Arrossamento e dolore del pene
Salve, sono un ragazzo di 25 anni che da circa un mese presenta fastidi al pene. Va specificato che tale situazione è cominciata ad inizio gennaio, dopo un paio di giorni da un rapporto sessuale non completo con una partner occasionale (specifico: nè penetrazione, nè orale, solo masturbazione con le mani da parte di questa partner occasionale). E' cominciato con un rossore alla punta del glande (meato urinario) fastidioso. A questo punto, preoccupato, vado dal mio medico di base e spiegata la situazione mi prescrive crema antifunghina Pevisone. Non passa, quindi decido di consultare un dermatologo e anche un urologo. Il dermatologo ,solo osservando, mi ha tranquillizzato e mi ha detto che si trattava di un problema a livello di pelle e non una malattia sessualmente trasmissibile (ordinandomi una pomata Elocon al 50% con Proxera olio spray). Poi vado dall'urologo alla fine di gennaio e anche lui mi dice che non ho niente. Applicando la crema il rossore e bruciore sembrava sparire, ma succede che da circa 15 giorni ci sia stata un'involuzione negativa del problema. La pelle del corpo del pene è diventata meno elastica quasi sfibrata in alcuni punti, il meato urinario appare leggermente infiammato (non in modo costante, certi giorni di più altri di meno), e le vene del corpo del pene mi si sono ingrossate parecchio e mi procurano dolore (comunque sopportabile) anche al contatto. La pelle che ricopre il pene è arrossata (anche se va detto che il rossore non è sempre presente con la stessa intensità) L'erezione mi fa abbastanza male e la evito. A volte urinare mi brucia un po’. Detto ciò in aggiunta a questo problema, denoto un dolore al fianco destro da circa un mese (con soventi scariche di diarrea). Il medico di base presume che si tratti di colite, e per 5 gironi mi fa prendere un’antibiotico (Tavanic compresse).Lunedì ho fatto esami sangue, urine e coprocoltura. Vorrei avere un vostro parere, anche se credo che andrò al più presto ancora dall'urologo perché il problema persiste (se non anche aumenta). Stavo valutando anche l’ipotesi di presentarmi al Pronto Soccorso, ma forse sarebbe eccessivo.. grazie
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Ritengo, Genitle utente, che in virtù del suo quadro clinico, non vincolantemente compatibile con una balanopostite batterioc-micotica, sia necessario il consulto specialistico Veneroelogico (con l'esperto di cute e mucose genitali) al fine di chiarire questa situazione, senza ovviamente eslcudere altre cuase fondanti di questa sua situazione.
programmi la visita con fiducia e se vorrà ci tenga pure aggiornati della situazione: nel frattempo il personale consiglio è quello di sospendere tutte le terapie che ha condotto e che sta forse ancora conducendo (mi sembra senza una diagnosi precisa e senza comunque miglioramenti significativi) per il rischio di offuscamento del quadro clinico per chi dovrà interpretarlo.
Cari saluti
programmi la visita con fiducia e se vorrà ci tenga pure aggiornati della situazione: nel frattempo il personale consiglio è quello di sospendere tutte le terapie che ha condotto e che sta forse ancora conducendo (mi sembra senza una diagnosi precisa e senza comunque miglioramenti significativi) per il rischio di offuscamento del quadro clinico per chi dovrà interpretarlo.
Cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
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Sembrerebbe opportuna una visita urologica per fare un po' il punto della situazione sulle varie problematiche da lei esposte.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
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Ex utente
Grazie per le risposte, nel frattempo ho fissato alcune visite specialistiche (chirurgo per il mal di pancia e urologo per il problema al pene). Mi sono arrivati gli esami del sangue (tutti i valori sono a posto, nemmeno un asterisco) e anche la urocoltura e delle feci (tutto esito negativo). Il problema del pene rimane, anche se non da grosso fastidio. Il meato urinario non è praticamente più infiammato, rimane in particolare il problema al corpo del pene, dove in un punto particolare sono arrossato (con i capillari ben visibili e mi sembra con delle vene ingrossate, che danno un pò fastido). Tra una decina di giorni ho la visita urologica, vedremo se si riuscirà a capire la natura di codesto problema che si protrae da più di un mese. Una domanda: potrebbe essere che il problema che ho al pene sia stato dovuto ad una pressione troppo forte esercitata con la mano dalla partner? Anche se il problema è sorto dopo diversi giorni da codesta masturbazione?cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 35.9k visite dal 15/02/2008.
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