Strategia terapeutica per adenocarcinoma a cellule acinari bilaterali
Buonasera Signori Medici, riporto i dati su tutti i controlli effettuati da mio padre, un uomo di 72 anni che gode di ottima salute generale e che non ha mai subito interventi chirurgici.
Diagnosi della biopsia:
Adenocarcinoma a cellule acinari bilaterale. La neoplasia è presente in 16 su 28 cilindri.
Gleason score 8 (4+4). Presente invasione perineurale.
TPC: 10.21%
GPC: 100%
Il livello del PSA nel giorno della biopsia era di 47ng/mL.
Dati della scintigrafia:
L'esame è stato eseguito con 555MBq (15 mCi) di 99mTc-MDP impiengando una gamma camera total body.
Si dimostrano accumuli focali del tracciante a carico delle seguenti sedi:
- l'articolazione sacro-iliaca di sinistra;
- l'ischio di destra;
- l'ischio di sinistra;
- il pube di sinistra;
- il terzo distale del femore destro.
Il quadro scintigrafico è da riferire a lesioni di natura ripetitiva.
Dati della TC
L'indagine è stata eseguita mediante acquisizione volumetrica multifasica, senza e con la somministrazione endovenosa di MdC organoiodato.
Torace:
Normali i valori di attenuazione del parenchima polmonare; regolare il decorso dei vasi polmonari e delle prime dicotomie bronchiali. Non si rilevano lesioni parenchimali a focolaio. Assenti tumefazioni adenopatiche ilari e mediastiniche; non versamento nel cavo pleurico, bilateralmente.
Addome:
Il fegato presenta normali caratteri morfovolumetrici, margini lisci e regolari; nella norma i valori di attenuazione del suo parenchima, in condizioni basali. Non sono apprezzabili lesioni focali epatiche. Non dilatazione delle vie biliari intra e extraepatiche. Reni in sede, di normali dimensioni e spessore parenchimale. Non segni di idronefrosi. Nei limiti TDM appaiono milza, pancreas e surreni. Vescica repleta esente da lesioni parietali. Prostata a densità disomogenea, con dimensioni poco aumentate (cm 5 x 4 sul piano assiale). Vescicole seminali moderatamente tumefatte; conservato il tessuto adiposo dell'angolo vescico-prostatico. Non versamento peritoneale. Due linfonodi patologici, rispettivamente di cm 1.4 e cm 0.9 si riscontrano nel tessuto adiposo pararettale di destra; altro linfonodo patologico di cm 0.9 nel tessuto adiposo pararettale di sinistra, e altro ancora, di cm 0.9, in sede otturatoria sinistra. Lesione osteosclerotica di natura secondaria di cm 2.4 a carico dell'osso iliaco sinistro, a ridosso della sincondronsi sacro-iliaca; diffusa osteosclerosi di analogo significato a carico dell'osso pubico ed ischiatico dello stesso lato.
Minuta osteosclerosi della branca ischio-pubica di destra.
Abbiamo consultato due urologi che hanno indicato terapie differenti:
Il primo urologo:
-Silodyx 8mg capsule, una alla sera
-Disosfonal 100 fiale ogni 7gg
-Bicalutamide 150mg 1 capsula al dì
Il secondo dottore indica:
-Triptorelina 11.25mg una fiala ogni 90gg
-Flantadin 250 (questo è quello che capisco dalla calligrafia) una capsula per 3volte al giorno per 10 giorni.
Qual è la differenza tra queste strategie terapeutiche?
Diagnosi della biopsia:
Adenocarcinoma a cellule acinari bilaterale. La neoplasia è presente in 16 su 28 cilindri.
Gleason score 8 (4+4). Presente invasione perineurale.
TPC: 10.21%
GPC: 100%
Il livello del PSA nel giorno della biopsia era di 47ng/mL.
Dati della scintigrafia:
L'esame è stato eseguito con 555MBq (15 mCi) di 99mTc-MDP impiengando una gamma camera total body.
Si dimostrano accumuli focali del tracciante a carico delle seguenti sedi:
- l'articolazione sacro-iliaca di sinistra;
- l'ischio di destra;
- l'ischio di sinistra;
- il pube di sinistra;
- il terzo distale del femore destro.
Il quadro scintigrafico è da riferire a lesioni di natura ripetitiva.
Dati della TC
L'indagine è stata eseguita mediante acquisizione volumetrica multifasica, senza e con la somministrazione endovenosa di MdC organoiodato.
Torace:
Normali i valori di attenuazione del parenchima polmonare; regolare il decorso dei vasi polmonari e delle prime dicotomie bronchiali. Non si rilevano lesioni parenchimali a focolaio. Assenti tumefazioni adenopatiche ilari e mediastiniche; non versamento nel cavo pleurico, bilateralmente.
Addome:
Il fegato presenta normali caratteri morfovolumetrici, margini lisci e regolari; nella norma i valori di attenuazione del suo parenchima, in condizioni basali. Non sono apprezzabili lesioni focali epatiche. Non dilatazione delle vie biliari intra e extraepatiche. Reni in sede, di normali dimensioni e spessore parenchimale. Non segni di idronefrosi. Nei limiti TDM appaiono milza, pancreas e surreni. Vescica repleta esente da lesioni parietali. Prostata a densità disomogenea, con dimensioni poco aumentate (cm 5 x 4 sul piano assiale). Vescicole seminali moderatamente tumefatte; conservato il tessuto adiposo dell'angolo vescico-prostatico. Non versamento peritoneale. Due linfonodi patologici, rispettivamente di cm 1.4 e cm 0.9 si riscontrano nel tessuto adiposo pararettale di destra; altro linfonodo patologico di cm 0.9 nel tessuto adiposo pararettale di sinistra, e altro ancora, di cm 0.9, in sede otturatoria sinistra. Lesione osteosclerotica di natura secondaria di cm 2.4 a carico dell'osso iliaco sinistro, a ridosso della sincondronsi sacro-iliaca; diffusa osteosclerosi di analogo significato a carico dell'osso pubico ed ischiatico dello stesso lato.
Minuta osteosclerosi della branca ischio-pubica di destra.
Abbiamo consultato due urologi che hanno indicato terapie differenti:
Il primo urologo:
-Silodyx 8mg capsule, una alla sera
-Disosfonal 100 fiale ogni 7gg
-Bicalutamide 150mg 1 capsula al dì
Il secondo dottore indica:
-Triptorelina 11.25mg una fiala ogni 90gg
-Flantadin 250 (questo è quello che capisco dalla calligrafia) una capsula per 3volte al giorno per 10 giorni.
Qual è la differenza tra queste strategie terapeutiche?
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Gentile utente:
Sono approcci terapeutici differenti utilizzate nella diagnosi di carcinoma prostatico che non si beneficia di intervento chirurgico. Tale terapia si definisce "blocco androgenico" ed entrambe le terapie prescrittele hanno queste caratteristiche. Perciò in sintesi sarebbe necessario eseguire una delle due terapie. Ovviamente questa situazione necessita di stretto monitoraggio.
Sono approcci terapeutici differenti utilizzate nella diagnosi di carcinoma prostatico che non si beneficia di intervento chirurgico. Tale terapia si definisce "blocco androgenico" ed entrambe le terapie prescrittele hanno queste caratteristiche. Perciò in sintesi sarebbe necessario eseguire una delle due terapie. Ovviamente questa situazione necessita di stretto monitoraggio.
Cordiali saluti
Gino Scalese
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 17/04/2012.
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