Diverticolo uretrale
buonasera, sono una signora di 44 anni e da una visita ginecologica il medico ha notato un rigonfiamento in vagina!Premendo questa tumefazione ha notato che esce pus dall'uretra e quindi mi ha mandato da un urologo! Ho fatto la visita dall'urologo che ha sospettato un diverticolo uretrale e mi ha prescritto la cistouretrografia che dovrò fare tra qualche settimana!Però leggendo in internet i vari sintomi di diverticolo uretrale non corrispondono ai miei ...io non accuso bruciori dolori alla minzione ,perdite di urine ecc. ...l'unico mio sintomo è questo pus che esce dall'uretra e un dolore costante alla schiena zona lombare! Ora volevo chiedere gentilmente ad un urologo di voi ma questo diverticolo se verrà confermato e dovrò operarlo sarà un operazione complicata?...dopo ritornerò anatomicamente come prima?...e inoltre ho letto che questi diverticoli possono essere anche tumori maligni, quali sintomi porta un tumore all'uretra?...che tipo di anestesia comporta l'intervento?...grazie mille a chi vorrà rispondermi
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Gentile Signora,
oltre alla presenza di un diverticolo, segni e sintomi come quelli che lei presenta potrebbero essere dovuti all'infezione di una ghiandola peri-uretrale o di una ghiandola di Skene. Si tratta di strutture anatomiche prive normalmente di alcun significato, ma che in rari casi possono infettarsi od infiammarsi, causando una situazione simile a quella che lei ci riferisce. La cistografia potrebbe dare un aiuto nella diagnosi, come anche una ecografia trans- vaginale. Per li diverticolo, se confermato, saranno da valutare le eventuali indicazioni chirurgiche, ovviamente quando si sarà completamente risolta la fase infiammatoria con opportuna terapia. L'intervento chirurgico non è certamente complesso (eseguiile in anestesia periferica), ma deve comunque essere eseguito da uno specialista che abbia consuetudine agli interventi di uro-ginecologia. Invece, l'infiammazione di una ghiandola peri-uretrale si risolve in genere con la sola terapia antibiotica ed è molto raro che debba necessitare un intervento chirurgico.
oltre alla presenza di un diverticolo, segni e sintomi come quelli che lei presenta potrebbero essere dovuti all'infezione di una ghiandola peri-uretrale o di una ghiandola di Skene. Si tratta di strutture anatomiche prive normalmente di alcun significato, ma che in rari casi possono infettarsi od infiammarsi, causando una situazione simile a quella che lei ci riferisce. La cistografia potrebbe dare un aiuto nella diagnosi, come anche una ecografia trans- vaginale. Per li diverticolo, se confermato, saranno da valutare le eventuali indicazioni chirurgiche, ovviamente quando si sarà completamente risolta la fase infiammatoria con opportuna terapia. L'intervento chirurgico non è certamente complesso (eseguiile in anestesia periferica), ma deve comunque essere eseguito da uno specialista che abbia consuetudine agli interventi di uro-ginecologia. Invece, l'infiammazione di una ghiandola peri-uretrale si risolve in genere con la sola terapia antibiotica ed è molto raro che debba necessitare un intervento chirurgico.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
grazie per la risposta dott.Piana può gentilmente spiegarmi per filo e per segno come avviene l'intervento di diverticolo?...quanto è difficoltoso??...cosa dovrò affrontare nel post intervento??...sono preoccupata perchè eseguirò l'intervento nella sezione universitaria e spero che non mettano mani gli specializzandi visto che quando ho fatto l'uretrografia un medico urologo specializzando mi ha sbagliato a mettere il catetere... l'ha messo in vagina invece che nell'uretra...devo riferire la cosa al primario??....grazie
[#3]
Gentile Signora,
innanzi tutto le devo dire che in una struttura universitaria è assolutamente normale che gli interventi vengano eseguiti anche dagli specialisti in formazione, ovviamente sotto il controllo diretto e continuo di un Collega esperto. Questo garantisce la sicurezza e la qualità del risultato per il paziente, ma offre ovviamente anche ai giovani la possibilità di imparare gradualmente per diventare i bravi specialisti di domani, che ci dovranno sostituire prima o poi!
Mi stupisco forse un poco che in una struttura universitaria lei non sia stata informata dettagliatamente sulla natura e le modalità dell'intervento. Chi la sta curando dispone di tutti i dettagli diagnostici che a noi qui ovviamente mancano. Pertanto le nostre indicazioni sono da considerare assolutamente indicative e di massima. Non sia dunque timida e chieda ai suoi medici tutte le informazioni che desidera, vedrà che la soddisferanno con chiarezza e professionalità.
Comunque, se è stato programmato un intervento, dedurrei che sia stata fatta diagnosi definitiva di diverticolo uretrale. Nella femmina l'uretra è molto breve (3-4 cm) e facilmente raggiungibile attraverso la parete anteriore della vagina. L'intervento consiste appunto in una piccola incisione vaginale, attraverso la quale si va ad isolare l'uretra (previo inserimento di un catetere) ed il diverticolo. Quest'ultimo possiede in genere una piccola comunicazione con il canale dell'uretra, a questo livello viene sezionato ed asportato. Il canale viene quindi suturato e così la parete della vagina, utilizzando suture riassorbibili. Viene lasciato un tampone medicato in vagina ed un catetere in vescica. Il primo viene rimosso dopo 1-2 giorni, il catetere viene lasciato invece per alcuni giorni, direi una settimana. Pertanto è probabile che lei venga dimessa con il catetere, che verrà poi rimosso ambulatorialmente alla data prefissata.
Questo "percorso" potrà comunque essere variato, in base alle abitudini del chirurgo e alla situazione incontrata durante l'intervento.
In conclusione, si tratta di un intervento certamente non complesso nè pericoloso, presumendo che lei sarà operata da un'equipe con competenza ed esperienza negli interventi uro-ginecologici eseguiti per via vaginale.
Saluti
innanzi tutto le devo dire che in una struttura universitaria è assolutamente normale che gli interventi vengano eseguiti anche dagli specialisti in formazione, ovviamente sotto il controllo diretto e continuo di un Collega esperto. Questo garantisce la sicurezza e la qualità del risultato per il paziente, ma offre ovviamente anche ai giovani la possibilità di imparare gradualmente per diventare i bravi specialisti di domani, che ci dovranno sostituire prima o poi!
Mi stupisco forse un poco che in una struttura universitaria lei non sia stata informata dettagliatamente sulla natura e le modalità dell'intervento. Chi la sta curando dispone di tutti i dettagli diagnostici che a noi qui ovviamente mancano. Pertanto le nostre indicazioni sono da considerare assolutamente indicative e di massima. Non sia dunque timida e chieda ai suoi medici tutte le informazioni che desidera, vedrà che la soddisferanno con chiarezza e professionalità.
Comunque, se è stato programmato un intervento, dedurrei che sia stata fatta diagnosi definitiva di diverticolo uretrale. Nella femmina l'uretra è molto breve (3-4 cm) e facilmente raggiungibile attraverso la parete anteriore della vagina. L'intervento consiste appunto in una piccola incisione vaginale, attraverso la quale si va ad isolare l'uretra (previo inserimento di un catetere) ed il diverticolo. Quest'ultimo possiede in genere una piccola comunicazione con il canale dell'uretra, a questo livello viene sezionato ed asportato. Il canale viene quindi suturato e così la parete della vagina, utilizzando suture riassorbibili. Viene lasciato un tampone medicato in vagina ed un catetere in vescica. Il primo viene rimosso dopo 1-2 giorni, il catetere viene lasciato invece per alcuni giorni, direi una settimana. Pertanto è probabile che lei venga dimessa con il catetere, che verrà poi rimosso ambulatorialmente alla data prefissata.
Questo "percorso" potrà comunque essere variato, in base alle abitudini del chirurgo e alla situazione incontrata durante l'intervento.
In conclusione, si tratta di un intervento certamente non complesso nè pericoloso, presumendo che lei sarà operata da un'equipe con competenza ed esperienza negli interventi uro-ginecologici eseguiti per via vaginale.
Saluti
[#4]
Utente
Buonasera mi trovo qui di nuovo a chiedere un consulto! Il 2 maggio come scritto sopra ho fatto questo piccolo intervento all'uretra,,,si pensava fosse diverticolo ma in sede intraoperatoria il medico che mi ha operato ha detto che era una ghiandola-cisti? che suppurava....io in anestesia spinale ho visto che l'intervento è durato poco forse 20 minuti??...sentivo aspirare con un qualche strumento quindi presumo che mi abbiano solo pulito dal pus...ora non è passato nemmeno 1 mese dall'intervento e stamattina mettendo un dito in vagina di nuovo sento quella strana protuberanza e di nuovo premendo questa è uscito nuovamente pus dall'uretra!!.....a questo punto cosa è andato storto?...o meglio cosa non è stato fatto correttamente??...dovrò ripetere l'intervento??....posso fare una nuova anestesia??...di nuovo catetere?? zaffo vaginale??...non mi provocheranno altre infezioni??....vi prego sono veramente demoralizzata pensavo di aver risolto il problema e invece di nuovo punto e a capo!.....vorrei sentire il parere di più urologi...grazie a chi vorrà occuparsi di me...saluti
[#5]
Gent.le utente,
Le consiglòio di rivolgersi alla struttura dove è stata operata.
Lei riferisce che inizialmente premendo sulla parete vaginale anteriore notava la fuoriuscita di pus dal meato uretrale e qs sta in maniera inconfutibile con la presenza di un diverticolo uretrale infiammato.Doppo di ciò ci dice che non si trattava di un diverticolo ed allora sorge spontanea la domanda : è certa che spingendo dalla vagina il pus fuoriuscisse priprio dal meato uretrale, il pus non potrebbe essere scolata sino al meato uretrale interno?
Cmq da qs tastiera non si può e non è nostra intenzione potere fare diagnosi da ciò la necessità di una visita che Le consiglio di eseguire al più presto.
Cordialmente
Le consiglòio di rivolgersi alla struttura dove è stata operata.
Lei riferisce che inizialmente premendo sulla parete vaginale anteriore notava la fuoriuscita di pus dal meato uretrale e qs sta in maniera inconfutibile con la presenza di un diverticolo uretrale infiammato.Doppo di ciò ci dice che non si trattava di un diverticolo ed allora sorge spontanea la domanda : è certa che spingendo dalla vagina il pus fuoriuscisse priprio dal meato uretrale, il pus non potrebbe essere scolata sino al meato uretrale interno?
Cmq da qs tastiera non si può e non è nostra intenzione potere fare diagnosi da ciò la necessità di una visita che Le consiglio di eseguire al più presto.
Cordialmente
Dott.Roberto Mallus
[#6]
Utente
Gentile dott. Mallus innanzitutto grazie per aver risposato al mio consulto!...allora a dire che esce pus dall'uretra non sono stata io ma tutti gli urologi a cui mi sono rivolta prima di eseguire l'intervento........io posso solo constatare che effettivamente premendo questo rigonfiamento all'imbocco della vagina esce pus più sopra proprio dall'uretra che si vede benissimo perche dopo vari cateteri l'orifizio è più visibile .....ho la visita di controllo il 5 giugno dal medico stesso che mi ha operata...quello che mi premeva sapere era cosa potrebbe fare il medico adesso??....ripetere l'operazione??.....e poi inrtervenire 2 volte in così poco tempo cosa può comportare??.....inoltre il pus è ben differenziabile dalle perdite vaginali perchè è di colore quasi giallo bruno come se fosse misto a sangue....sembrava una cosa banale risolvibile in poco tempo ma adesso mi preoccupo che sia qualcosa di più grave tipo tumore??.....grazie e saluti
[#7]
Gent.le utente,
un diverticolo uretrale per quanto non impegnativo dal punto di vista terapeutico, non è sempre cosa da poco.Come Le consigliava il collega che mi ha preceduto cmq quando esso è infiammato non se ne può eseguire l'asportazione, Le consiglio di non aspettare il 5 giugno e farsi rivedere dai colleghi che l'hanno in cura.
un diverticolo uretrale per quanto non impegnativo dal punto di vista terapeutico, non è sempre cosa da poco.Come Le consigliava il collega che mi ha preceduto cmq quando esso è infiammato non se ne può eseguire l'asportazione, Le consiglio di non aspettare il 5 giugno e farsi rivedere dai colleghi che l'hanno in cura.
[#8]
Gentile Signora,
senz'altro le confermo che la cosa più opportuna da fare in questo momento è rivolgersi direttamente ed al più presto a chi ha eseguito l'intervento. In base al parere espresso dal Collega ed alle sue indicazioni, lei potrà poi decidere in tutta libertà come proseguire le eventuali cure. In ogni caso, credo che ogni decisone sarà da prendere dopo la ripezione di una terapia farmacologica, antibiotica ed anti-infiammatoria.
Saluti
senz'altro le confermo che la cosa più opportuna da fare in questo momento è rivolgersi direttamente ed al più presto a chi ha eseguito l'intervento. In base al parere espresso dal Collega ed alle sue indicazioni, lei potrà poi decidere in tutta libertà come proseguire le eventuali cure. In ogni caso, credo che ogni decisone sarà da prendere dopo la ripezione di una terapia farmacologica, antibiotica ed anti-infiammatoria.
Saluti
[#9]
Utente
Grazie per le risposte ma purtroppo il 5 giugno è la prima data disponibile per il medico per visitarmi ......cosa rischio aspettando??........nel caso il medico non dovesse soddisfarmi su quello da fare volevo chiedere in Italia conoscete un centro o qualche medico in particolare che faccia interventi sull'uretra femminile visto che sono interventi abbastanza delicati!...grazie
[#10]
Gentile Signora,
il suo caso certamente non è così urgente, ma la normale deontologia medica rende opportuno che le situazioni "non risolte" (almeno apparentemente) vengano considerate nel modo più sollecito possibile.
Noi non siamo ovviamente in grado di consigliarle alternative di cura (qualora lei desiderasse prenderle in considerazione), in questi casi la cosa più opportuna è parlarne eventualmente con il suo Medico Curante che conosce molto meglio la realtà e le alternative locali.
Saluti
il suo caso certamente non è così urgente, ma la normale deontologia medica rende opportuno che le situazioni "non risolte" (almeno apparentemente) vengano considerate nel modo più sollecito possibile.
Noi non siamo ovviamente in grado di consigliarle alternative di cura (qualora lei desiderasse prenderle in considerazione), in questi casi la cosa più opportuna è parlarne eventualmente con il suo Medico Curante che conosce molto meglio la realtà e le alternative locali.
Saluti
[#11]
Utente
Gentili dottori,dopo aver fatto la visita di controllo dall'urologo che mi ha operato vi racconto le cose come stanno!..Allora il prof,. mi ha detto che lui non ha tolto nessun diverticolo ma ha pulito con una piccola incisione tutto il pus da questa ghiandolina, non ha messo punti di sutura,ora lui visitandomi non ha notato niente, dice che spreme ma non esce niente!...adesso a distanza di 1 mese dal controllo io stamattina ho voluto riprovare a premere in vagina e vedere se usciva pus , e purtroppo esce di nuovo pus,meno di prima dell'intervento ma esce!....cosa devo fare??....potete indicarmi un bravo uroginecologo anche se non è della mia regione Puglia ...sono stanca vorrei definire questa cosa e sopratutto ho paura che degeneri in qualcosa di grave!....vi prego apritemi una via non so come muovermi,che visite, esami ,devo fare?...rispondetemi vi prego
[#12]
Gentile Signora,
ci spiace che la situazione sia ancora irrisolta e comprendiamo il suo stato d'animo, ma come già le abbiamo risposto il 29 Maggio scorso, non è possibile nè corretto per noi indirizzarla ad un altro specialista da cui farsi seguire. Come le abbiamo detto, probabilmente il suo Medico Curante è la persiona più adatta a a consigliarla in questo senso. Più in generale, prima di pensare ad ulteriori interventi, forse potrebbe essere opportuno ripetere ora un'ecografia pelvica trans-vaginale.
Saluti
ci spiace che la situazione sia ancora irrisolta e comprendiamo il suo stato d'animo, ma come già le abbiamo risposto il 29 Maggio scorso, non è possibile nè corretto per noi indirizzarla ad un altro specialista da cui farsi seguire. Come le abbiamo detto, probabilmente il suo Medico Curante è la persiona più adatta a a consigliarla in questo senso. Più in generale, prima di pensare ad ulteriori interventi, forse potrebbe essere opportuno ripetere ora un'ecografia pelvica trans-vaginale.
Saluti
[#13]
Utente
Gentile dott.Piana la ringrazio per avermi risposto!...Purtroppo il mio medico curante ha detto che non conosce nessun bravo urologo nei nostri dintorni, ...io sono stata operata a Foggia perchè mi sconsigliarono l'urologia di San Giovanni Rotondo Casa Sollievo dellla sofferenza che era vicina al mio paese!...quindi come vede qui al sud abbiamo poco e niente!...è giusto quello che dice lei sull'indirizzarmi ad uno specialista ,ma vorrei almeno chiederle lei che iter seguirebbe , che tipo di indagini andrebbero fatte?..inoltre vorrei chiederle se era il caso stavolta di interpellare un ginecologo ,pensa che sia competente su queste ghiandole?...vi dico questo perchè mi è venuto il dubbio che tutti gli urologi a cui mi sono rivolta forse erano più specializzati in malattie dell'uretra maschile,quindi lei pensa che potrei interpellare un ginecologo??.......grazie per la pazienza e saluti...spero in una vostra ulteriore risposta
[#14]
Gentile Signora,
come già le ho detto, le possibilità di ulteriori accertamenti sono abbastanza scarse, poiché in questi casi sono proprio la visita e l'esame obiettivo a definire la situazione. Posso ipotizzare che una ecografia pelvica trans-vaginale potrebbe fornire qualche elemento in più, varrebbe quindi la pena di eseguirla.
Sulle competenze specialistiche nel suo caso in effetti, più che discorsi "di campanile", vale l'esperienza specifica. Credo che ad occuparsi in particolare di uro-ginecologia esistano sia ottimi urologi che altrettanto ottimi ginecologi. Pertanto, se lo desidera, è assolutamente lecito che lei senta una seconda opinione di un ginecologo, dotato di una comprovata esperienza uro-ginecologica (in termini pratici, che esegua correntemente interventi per incontinenza urinaria).
Saluti
come già le ho detto, le possibilità di ulteriori accertamenti sono abbastanza scarse, poiché in questi casi sono proprio la visita e l'esame obiettivo a definire la situazione. Posso ipotizzare che una ecografia pelvica trans-vaginale potrebbe fornire qualche elemento in più, varrebbe quindi la pena di eseguirla.
Sulle competenze specialistiche nel suo caso in effetti, più che discorsi "di campanile", vale l'esperienza specifica. Credo che ad occuparsi in particolare di uro-ginecologia esistano sia ottimi urologi che altrettanto ottimi ginecologi. Pertanto, se lo desidera, è assolutamente lecito che lei senta una seconda opinione di un ginecologo, dotato di una comprovata esperienza uro-ginecologica (in termini pratici, che esegua correntemente interventi per incontinenza urinaria).
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 19.3k visite dal 16/04/2012.
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