Sintomi da sospetta cisto prostatite persistentî
Buongiorno dottori,
Lo scorso Gennaio, in seguito ad una serie di sintomi (marcato fastidio pelvico, stimolo ad urinare anche con vescica vuota, bruciore all'uretra ed al prepuzio, vaga pesantezza perianale), mi era stata diagnosticata una sospetta Cisto-prostatite.
Il commento associato fu: nessun apprezzabile coinvolgimento ai reni osservabile in ecografia. Non epididimite. All'esplorazione rettale la prostata appare dolente (anche se durante l'esplorazione era più un fastidio che un dolore...).
La terapia assegnata è stata: dieta bianca, ciprofloxacina per 10gg totali, 3 giorni di Nimesulide. Al termine dei 10gg, con risultati positivi apprezzabili proseguire con 14gg di Bactrim forte.
10gg dopo il termine della cura la situazione sembrava migliorata marcatamente. Ho eseguito esame delle urine, del sangue ed urinocoltura (richiesto anche eventuale antibiogramma ma non eseguito perchè urinocoltura negativa).
Tutti i valori sono nella norma a parte una lieve carenza di ferro nel sangue (ho provveduto assumendo un integratore alimentare semplice ed aumentando il consumo di carne).
Da una settimana purtroppo i sintomi si sono ripresentati anche se in maniera, devo ammettere, meno marcata rispetto al primo episodio.
Premetto che sono sportivo, non consumo alcool in eccesso, ed assumo almeno 3 litri di liquidi al giorno (in prevalenza acqua).
Ho prenotato una seconda visita urologica tra 7 giorni (con un secondo urologo: purtroppo, nel bene e nel male, siamo tutti persone, ed il primo medico non mi ha convinto: più per l'atteggiamento che per la diagnosi. Poco male).
Da ultimo aggiungo che non ho mai avuto alcuna perdita uretrale, ma continuo ad avere la "sensazione" di perdita che in realtà non avviene.
Ultimamente poi noto (magari solo una mia idea) la tendenza del testitcolo destro a "risalire" lungo il condotto. Questo mi capita soprattutto in bicicletta.
Anni fa accusai un dolore allo stesso testicolo e da un'ecografia esclusero che lui stesso ne fosse la causa, adducendo la responsabilità ad una nevralgia del pudendo (legata all'intensa attività sportiva).
Ho notato anche un acutizzarsi dei sintomi se assumo alcool (ai pasti e senza eccedere: vino o birra), caffè, ed insaccati. Ma magari questa è solo una mia sensazione.
Vi ringrazio come sempre in anticipo per l'attenzione che vorrete dedicare al mio caso (o caos).
Saluti cordiali.
Lo scorso Gennaio, in seguito ad una serie di sintomi (marcato fastidio pelvico, stimolo ad urinare anche con vescica vuota, bruciore all'uretra ed al prepuzio, vaga pesantezza perianale), mi era stata diagnosticata una sospetta Cisto-prostatite.
Il commento associato fu: nessun apprezzabile coinvolgimento ai reni osservabile in ecografia. Non epididimite. All'esplorazione rettale la prostata appare dolente (anche se durante l'esplorazione era più un fastidio che un dolore...).
La terapia assegnata è stata: dieta bianca, ciprofloxacina per 10gg totali, 3 giorni di Nimesulide. Al termine dei 10gg, con risultati positivi apprezzabili proseguire con 14gg di Bactrim forte.
10gg dopo il termine della cura la situazione sembrava migliorata marcatamente. Ho eseguito esame delle urine, del sangue ed urinocoltura (richiesto anche eventuale antibiogramma ma non eseguito perchè urinocoltura negativa).
Tutti i valori sono nella norma a parte una lieve carenza di ferro nel sangue (ho provveduto assumendo un integratore alimentare semplice ed aumentando il consumo di carne).
Da una settimana purtroppo i sintomi si sono ripresentati anche se in maniera, devo ammettere, meno marcata rispetto al primo episodio.
Premetto che sono sportivo, non consumo alcool in eccesso, ed assumo almeno 3 litri di liquidi al giorno (in prevalenza acqua).
Ho prenotato una seconda visita urologica tra 7 giorni (con un secondo urologo: purtroppo, nel bene e nel male, siamo tutti persone, ed il primo medico non mi ha convinto: più per l'atteggiamento che per la diagnosi. Poco male).
Da ultimo aggiungo che non ho mai avuto alcuna perdita uretrale, ma continuo ad avere la "sensazione" di perdita che in realtà non avviene.
Ultimamente poi noto (magari solo una mia idea) la tendenza del testitcolo destro a "risalire" lungo il condotto. Questo mi capita soprattutto in bicicletta.
Anni fa accusai un dolore allo stesso testicolo e da un'ecografia esclusero che lui stesso ne fosse la causa, adducendo la responsabilità ad una nevralgia del pudendo (legata all'intensa attività sportiva).
Ho notato anche un acutizzarsi dei sintomi se assumo alcool (ai pasti e senza eccedere: vino o birra), caffè, ed insaccati. Ma magari questa è solo una mia sensazione.
Vi ringrazio come sempre in anticipo per l'attenzione che vorrete dedicare al mio caso (o caos).
Saluti cordiali.
[#1]
Caro signore,
come ha ben notato non si assumono alcool, caffè, thè, insaccati, piccanti ed alcoolici o fumo. Detto questo le prostititi possono recidicare anche se ben curate, ed il testicolo retrattile potrebbe entrarci nulla, se non come corollario: stimolo doloroso/fastidiuoso che aumenta la contrattilità dei muscoli che avvolgono il testicolo. Detto questo non vedo la necesssità di allarmarsi più di tanto., che la sua appare, almeno di qua, una modesta recidiva. Sentiamo il controllo fra 7 giorni, tenga presente che anche in presenza di apparente guarigione è sempre meglio farsi visitare dopo terapia ad evitare il fenomeno di infiammazxioni residue dormienti che poi si risvegliano. ,
come ha ben notato non si assumono alcool, caffè, thè, insaccati, piccanti ed alcoolici o fumo. Detto questo le prostititi possono recidicare anche se ben curate, ed il testicolo retrattile potrebbe entrarci nulla, se non come corollario: stimolo doloroso/fastidiuoso che aumenta la contrattilità dei muscoli che avvolgono il testicolo. Detto questo non vedo la necesssità di allarmarsi più di tanto., che la sua appare, almeno di qua, una modesta recidiva. Sentiamo il controllo fra 7 giorni, tenga presente che anche in presenza di apparente guarigione è sempre meglio farsi visitare dopo terapia ad evitare il fenomeno di infiammazxioni residue dormienti che poi si risvegliano. ,
[#2]
Utente
Grazie dottore,
purtroppo mi pare di avere capito che le infiammazioni della prostata sono spesso lunghe a guarire e non sia cosi facile per un farmaco "raggiungere" il sito a causa della scarsa irrorazione.
Per quanto sia possibile dare una risposta sulla base dei dati di cui sopra, ci potrebbe vedere una relazione con una MST non diagnosticata contratta prima del primo episodio?
purtroppo mi pare di avere capito che le infiammazioni della prostata sono spesso lunghe a guarire e non sia cosi facile per un farmaco "raggiungere" il sito a causa della scarsa irrorazione.
Per quanto sia possibile dare una risposta sulla base dei dati di cui sopra, ci potrebbe vedere una relazione con una MST non diagnosticata contratta prima del primo episodio?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.4k visite dal 12/04/2012.
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Approfondimento su Prostatite
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