Biopsia prostata
Buongiorno chiedo un consulto per mio papà 63 anni
Dal 2002 valori di psa alti superiori a 10 nel 2004 e nel 2007 biopsie risultate negative.
Nel 2010 il psa è ancora elevato attorno ai 13 quindi l'urologo decide sia il caso di fare una nuova biopsia.
Andiamo a Roma ed eseguiamo una RM della prostata multiparametrica che evidenzia ghiandola prostatica a 53 mm x 45 x 42, con adenoma bilobato che determina compressione a carico del pavimento pelvico.
Lo studio del spettroscopio ha evidenziato alcuni voxel con alterato rapporto metabolico a sx a livello del terzo medio in sede posteriore (ore 4/5) con incremento della creatina.
Lo studio dinamico ha documentato alterazione di pattern di vascolarizzazione a dx a livello medio apicale in sede postero-laterale tra ore 7/8 come documentabile dalle curve di elaborazione I/T che presentano andamento bordline con tendenza a malignità.
Ipertrofia colonnare delle pareti della vescica urinaria.
Dopo questo esito abbiamo fatto una biopsia mirata. Con assenza di neoplasia e presenza di microascessi.
E la diagnosi era: Iperplasia fibroadenomiomatosa con marcata flogosi cronica talora con aspetti microascessuali e foci di iperplasia a cellule basali.
Volevo sapere cosa significasse, e se è per questo motivo che il psa è sempre alto.
Ora hanno prescritto una cura con Unidrox
Oltre a tenere sempre sotto controllo il psa c'è qualche altra cosa che possiamo fare per avere la situazione sotto controllo?
Vi ringrazio
Dal 2002 valori di psa alti superiori a 10 nel 2004 e nel 2007 biopsie risultate negative.
Nel 2010 il psa è ancora elevato attorno ai 13 quindi l'urologo decide sia il caso di fare una nuova biopsia.
Andiamo a Roma ed eseguiamo una RM della prostata multiparametrica che evidenzia ghiandola prostatica a 53 mm x 45 x 42, con adenoma bilobato che determina compressione a carico del pavimento pelvico.
Lo studio del spettroscopio ha evidenziato alcuni voxel con alterato rapporto metabolico a sx a livello del terzo medio in sede posteriore (ore 4/5) con incremento della creatina.
Lo studio dinamico ha documentato alterazione di pattern di vascolarizzazione a dx a livello medio apicale in sede postero-laterale tra ore 7/8 come documentabile dalle curve di elaborazione I/T che presentano andamento bordline con tendenza a malignità.
Ipertrofia colonnare delle pareti della vescica urinaria.
Dopo questo esito abbiamo fatto una biopsia mirata. Con assenza di neoplasia e presenza di microascessi.
E la diagnosi era: Iperplasia fibroadenomiomatosa con marcata flogosi cronica talora con aspetti microascessuali e foci di iperplasia a cellule basali.
Volevo sapere cosa significasse, e se è per questo motivo che il psa è sempre alto.
Ora hanno prescritto una cura con Unidrox
Oltre a tenere sempre sotto controllo il psa c'è qualche altra cosa che possiamo fare per avere la situazione sotto controllo?
Vi ringrazio
[#1]
Cara signora,
sono raccolte acsessuale piccole e multiple frequenti nella prostata che possono alzare il PSA e per le quali è stata prescritta terapia veramente congrua e che nulla hanno a che fare con tumore. Dormite tranquilli.
sono raccolte acsessuale piccole e multiple frequenti nella prostata che possono alzare il PSA e per le quali è stata prescritta terapia veramente congrua e che nulla hanno a che fare con tumore. Dormite tranquilli.
[#2]
Gent.le utente,
il PSA ( Antigene prostato specifico) non è esenzialmente un marker tumorale .
Le biopsie ,penso ecoguidate, che sono state eseguite dimostrano una infiammazione prostatica già presente nel 2002 , considerati i valori di allora e la non evolutività che certamente avrebbe avuto una malattia eteroplastica fanno pensare a nulla di importante.
Cmq considerato che le biopsie per quanto ecoguidate sono solo dei frammneti prostatici non eteroplastici,
penso che non sia male l'iidea di eseguire i controlli già previsti dal curante.
Cordialilità
il PSA ( Antigene prostato specifico) non è esenzialmente un marker tumorale .
Le biopsie ,penso ecoguidate, che sono state eseguite dimostrano una infiammazione prostatica già presente nel 2002 , considerati i valori di allora e la non evolutività che certamente avrebbe avuto una malattia eteroplastica fanno pensare a nulla di importante.
Cmq considerato che le biopsie per quanto ecoguidate sono solo dei frammneti prostatici non eteroplastici,
penso che non sia male l'iidea di eseguire i controlli già previsti dal curante.
Cordialilità
Dott.Roberto Mallus
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 03/04/2012.
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