Fitta rene dx

Buona sera,
Domenica scorsa (18/3) verso le 7.00 ho accusato forti dolori alle costole sul lato destro, attibuendo la cosa ad un vecchio problema di costola incrinata sono andato al Pronto Soccorso per un controllo. Appena arrivato ho ricevuto il codice giallo a causa di un eccessivo pallore del viso e delle labbra. EGC, RX torace, Emogas ok, invece l'esame del sangue ricontrava alti globuli bianchi e leucociti. Il dolore era molto aumentato facendomi tremare i piedi.
Non essendoci altre anomalie sono stato dimesso classificando il problema come influenza (nel frattempo in effetti era comparsa la febbre a 38˚). Nel proseguimento della giornata la febbre é salita a 39.4˚.
Matedí mattina la febbre é scomparsa, nel mentre ho notato che le urine erano rossicce, color the.
Alle 10.30 sono stato scosso da fitte che si localizzavano nell'area fra fegato e rene, e la zona era fortemente contratta. Ho chiamato il mio medico di base che mi ha visitato verso le 11.40 consigliandomi di tornare al pronto soccorso.
Gli esami del sangue presentavano ancora globuli bianchi alti e leucociti quasi raddoppiati rispetto a Domenica.
L'ecografia all'addome non ha rilevato nulla di significativo, la visita urologica nemmeno (peró il campione delle urine era sempre color the, ma lo stick non ha rilevato anomalie).
Quando avró raccolto il campione per UCA dovró iniziare una cura di Ciproxin 500 2 pastiglie al dí per 7 gg
Dopo essere stato a casa un'ora sono ritornate fitte forti, questa volta davvero in corrispondenza del rene dx. Torno al pronto soccorso e non posso nemmeno sdraiarmi in barella; dopo circa mezz'ora il dolore si calma e mentre aspetto la visita medica prelevo il campione per l'UCA, ancora di aspetto color the.
Gli esami del giorno successivo sono negativi: i RX tuttavia sono stati eseguiti senza alcuna preparazione, la vista urologica non evidenzia problemi e il campione ha una colorazione praticamente normale.
Il medico di base consiglia di seguire la terapia datami in ospedale, bere molto (2l d'acqua) e se possibile raccogliere le urine in un catino facendole decantare di volta in volta.
Nel pomeriggio ho ancora male in corrispondenza del rene, specialmente quando tossisco sono delle vere coltellate. Il medico mi prescrive Toradol.
Venerdí l'esito dell'UCA é negativo, non posso crederci. Alle 22.00 inizio a raccogliere le urine nel catino e sono nuovamente color the e torbide. Il mattino seguente le osservo alla luce del giorno e noto che pur essendo passate quasi 12 h la schiuma é come quando sono state emesse (quasi gelificata), sono presenti come delle "nuvole" nel liquido. Versando via il liquido il fondo del catino di plastica presenta dei sedimenti come polvere di mattone che che vanno via con difficoltá.
Da quel momento comunque le urine sono progressivamente tornate del colore corretto.
Oggi dimuendo il Toradol il dolore é tornato forte. Ho prenotato una visita con il primario di urologia del mio ospedale, ma sará fra tre gg. Suggerimenti?
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,
è una situazione di dubbia interpretazione soprattutto non è chiaro se il problema sia o meno di tipo urologico. Normalmente in regime di pronto soccorso di esegue uno stick delle urine che comunque è molto approssimativo. Nella sua descrizione non si comprende bene se ha eseguito un classico esame delle urine prelevato quando notava un colore anomalo della urine oltre che la urinocoltura.

Cordiali saluti
Gino Scalese

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Utente
Utente
Buon giorno,
grazie per l'interessamento molto celere, no non ho mai eseguito alcun esame delle urine, solo la urinocultura.
Quindi immagino che questo esame sarebbe da fare prima della visita.
Mi chiedevo se potesse aver senso sottopormi a una ecografia con mezzo di contrasto (urografia?), magari eseguita privatamente viste le ristrettezze di tempo.
Se il problema non fosse di tipo urologico dovrei rivolgermi ad un nefrologo?

grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Gentile Signore,
certamente un semplice e convenzionale esame delle urine potrebbe fornire qualche elemento in più per valutare una situazione piuttosto controversa. La negatività dell'ecografia di per sè non spingerebbe ad eseguire ulteriori indagini, ovvero una TAC (oggi di solito preferita all'urografia). Per contro, la persistenza dei sintomi ed una franca anomalia nelle caratteristiche delle urine inducono senza dubbio alla ricerca di maggiore chiarezza. Tutto sommato, penso che in attesa della visita urologica programmata sarebbe una cosa saggia eseguire davvero un esame delle urine e continuare comunque a valutarle attentamente "ad occhio" come ha già fatto. Se invece i sintomi dovessero ritornare ad essere importanti e molto fastidiosi, non esiti a tornare ancora in Pronto Soccorso.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie per la risposta, cercheró di fare l'esame. Nel frattempo oggi le urine stanno scurendosi ancora, speriamo esca qualcosa ... il mio medico di base é convinto si tratti renella, peró sono passati 8 gg dalla prima crisi, non avrebbe dovuto risolversi nel frattempo?
Faró sapere aggiornamenti.
Grazie.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
gent.le utente,
socuramente giusta la esecuzione di un esame urine, tenga conto anche però che bevendo pochissimo le urine diventano di un giallo sempre più carico per la inevitabile concentrazione urinaria.

Dott.Roberto Mallus

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Utente
Utente
Grazie per la risposta: la visita urologica é stata anticipata a domani pomeriggio, per avere gli esiti dell'esame delle urine lo faró eseguire privatamente.
Da mercoledí scorso sto bevendo 2l d'acqua al giorno perció non dovrei ricadere nel caso di scarsa idratazione.
Faró sapere aggiornamenti.
Grazie.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,
in relazione al suo quesito, se il problema dovesse persistere e si esclude la causa urologica la problematica potrebbe essere di pertinenza della medicia interna. In ogni modo necessità di una diagnosi differenziale.
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Utente
Utente
Grazie ancora, terró presente.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Prego! Anche a nome dei colleghi.