Prostato-vescicolite
Salve.Ho 29 anni e qualche tempo fa mi è stata diagnosticata dall'urologo una prostato-vescicolite cronica.In base all'ecografia e all'analisi rettale,oltre ai farmaci mi è stato consigliato di aumentare notevolmente il consumo di acqua e di eiaculare almeno una volta al giorno.Quest'ultimo rimendio mi lascia però un pò perplesso:se il problema è proprio sulle vescicole seminali non è dunque un controsenso eiaculare così spesso?non sarebbe meglio aumentare l'intervallo di tempo tra un eiaculata e l'altra?Grazie,F
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Caro lettore 5661,
in caso di una prostato-vescicolite le opinioni in merito alla opportunità di eiaculare frequentemente o raramente sono abbastanza controverse.
Io personalmente ritengo più opportuno eiaculaare con maggiopre frequenza allo scopo di eliminare all'esterno le secrezioni prostato-vescicolari se risultano sede di una infezione batterica.
E' chiaro che bisogfna avere una diagnosi corretta
cari saluti
in caso di una prostato-vescicolite le opinioni in merito alla opportunità di eiaculare frequentemente o raramente sono abbastanza controverse.
Io personalmente ritengo più opportuno eiaculaare con maggiopre frequenza allo scopo di eliminare all'esterno le secrezioni prostato-vescicolari se risultano sede di una infezione batterica.
E' chiaro che bisogfna avere una diagnosi corretta
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Gentile Utente,
concordo e condivido sulla necessità di un più frequente svuotamento delle vescicole seminali in caso di "accertata" vescicolite. Mi permetta, ovvia, una inevitabile battuta: per una più rapida guarigione non Le resta che sottoporsi purtroppo anche a questa "spiacevole" terapia!
Affettuosi auguri di pronta guarigione
Cordiali saluti
Prof. Giovanni MARTINO
concordo e condivido sulla necessità di un più frequente svuotamento delle vescicole seminali in caso di "accertata" vescicolite. Mi permetta, ovvia, una inevitabile battuta: per una più rapida guarigione non Le resta che sottoporsi purtroppo anche a questa "spiacevole" terapia!
Affettuosi auguri di pronta guarigione
Cordiali saluti
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#3]
concordo nella necessità di evitare una congestione delle ghiandole seminali con più facile persistenza delle infezioni: è come per fare un esempio la presenza di un residuo vescicale dopo minzione è sempre a rischio di infezioni
dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com
[#4]
Gentile utente,
penso che come capita a qualsiasi ghiandola infiammata, il riposo funzionale debba essere alla base di qualsiasi terapia.
Il problema è che il " riposo funzionale" non è facile!
Anzi proprio come capita è proprio quando non la si può avere che si desidera più!
Il decongestionare la ghiandola è propria dei farmaci antiinfiammatori e di alcune abitudini di via.
Anzi l'uso frequente può essere causa,in tali condizioni di emospermia (sangue nello sperma).
Infatti nei casi più resistenti è utile terapia con antiandrogeni.
Cordiali saluti.
penso che come capita a qualsiasi ghiandola infiammata, il riposo funzionale debba essere alla base di qualsiasi terapia.
Il problema è che il " riposo funzionale" non è facile!
Anzi proprio come capita è proprio quando non la si può avere che si desidera più!
Il decongestionare la ghiandola è propria dei farmaci antiinfiammatori e di alcune abitudini di via.
Anzi l'uso frequente può essere causa,in tali condizioni di emospermia (sangue nello sperma).
Infatti nei casi più resistenti è utile terapia con antiandrogeni.
Cordiali saluti.
Dott.Roberto Mallus
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 18.4k visite dal 04/05/2005.
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