Prostatite-epididimite

Buongiorno dottori, ringrazio anticipatamente chi darà un proprio parere. Ho 28 anni e da 2 anni e 3 mesi “lotto” con una infezione delle vie urinarie che mi ha costretto seduto su una sedia per buona parte del tempo. Diciamo che fino a qualche mese fa ero studente universitario e di conseguenza stare seduto a studiare era un piacere per me, ma adesso che la “scuola” è finita vorrei potermi muovere tranquillamente. Quindi ho fatto molta vita sedentaria in questi ultimi anni. All’inizio si parlava di epididimite ma gli ultimi 2 urologi che ho sentito hanno detto che quando c’è una infezione essa interessa tutto l’apparato urinario e principalmente la prostata. Quindi io dovrei avere una prostatite. I sintomi sono: dolore intenso (che con le cure di questi anni è diventato bruciore +/- forte) ai testicoli zona epididimo, ogni tanto quando eiaculo ho senso di bruciore alla punta del glande e certe volte sento bruciore quasi vicino all’ano. Urino regolarmente e senza bruciore e svuoto bene la vescica. In questi 2 anni ho fatto molte spermioculture ed usciva sempre l’Enterococco fecale e il Citrobacter freundii. In questi 2 anni e 3 mesi ho preso moltissimo antibiotico: noroxin, levoxacin, nebicina, oflocin, trozocina, nettacin, bactrim, oraxim, neofuradantin, actira. Il risultato è che da dolore fortissimo all’epididimo sinistro siamo passati a bruciore intenso. Gli altri sintomi non mi danno molto fastidio. Il problema per me non è risolto nonostante il mio medico di famiglia e mio papà dicono di non assumere più nulla perché ho preso troppo antibiotico e che il problema passerà da solo. L’ultimo urologo che ho sentito mi ha detto di fare una spermiocultura specifica per la Clamidia. Lascio a voi qualunque tipo di commento e/o suggerimento.
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
situazione complessa e complicata via internet in quanto la prima cosa sarebbe palpare quell' epididimo, a seguire fare un ecodoppler scrotale, uno spermiogramma (no coltura troppi falsi positivi), un test di stamey (esame urine su tre campioni prima e dopo massaggio prostatico), uno studio della pervietà delle vie urinarie (vedere se esiste o meno ostruzione) con ecografia ed uroflussometria. Assolutamente necessario regolarizzare il transito intestinale, evitare vita sedentaria, thè, caffè, alcoolici, piccanti, insaccati e fumo.
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Risposta utile
Attivo dal 2012 al 2016
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Grazie dei consigli...
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Attivo dal 2012 al 2016
Ex utente
Buongiorno urologi, vi scrivo perché finalmente siamo venuti a capo della mia situazione (dopo quasi 3 anni) e questa volta con dati oggettivi. La visita urologica e l’ecografia trans rettale che ho effettuato qualche giorno fa, indicano in maniera concorde la presenza di infiammazione alla prostata e alle vescicole seminali. Gli ultimi esami del liquido seminale mostrano assenza di batteri. Il medico mi ha detto di continuare ad utilizzare ciclicamente i farmaci che mi ha dato, cioè: Leviaprost e Kantef li prendo fissi e poi devo fare dei cicli di Topster da 20 giorni. Il Ciproxin mi ha detto di prenderlo solo se ho dolore molto forte. Volevo una parere: secondo voi è possibile mandare via definitivamente l’infiammazione e chiudere una volta per tutte questa faccenda oppure devo rassegnarmi a conviverci a vita con alti e bassi? Faccio questa domanda anche perché alla mia giovane età (28 anni) si devono fare scelte di vita importanti e un conto e fare delle scelte essendo “in salute” un conto e doverne fare altre sapendo di avere una prostatite che comunque comporta, nella mia specifica situazione, dei dolori sia al perineo sia a livello dei testicoli.
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