Un urologo tramite esplorazione rettale

Buongiorno. Sono un ragazzo di 21 anni al quale, a seguito di disturbi urinari (soprattutto difficoltà nella minzione e gocciolamento finale), a seguito di leggera febbre persistente (37,2 massimo per tutto il giorno) che durava da più di una settimana e che mi portava debolezza e dolori al basso ventre destro, è stata diagnosticata una prostatite da curare con 14 gg di tavanic. In precedenza avevo effettuato esami delle urine , del sangue e ecografia dell'addome che erano risultati tutti negativi. Durante il ciclo di antibiotici e per i 10 gg successivi i sintomi erano spariti e pensavo poter essere guarito, ma poi tutto è ricominciato uguale, con gli stessi sintomi. E' possibile che gli antibiotici erano troppo pochi per eliminare l'infezione del tutto o sono in presenza di una probabile prostatite cronica?
ps:la prima prostatite mi era stata diagnosticata da un urologo tramite esplorazione rettale. Ora naturaslmente ho ripreso appuntamento conn il vostro collega ma volevo sapere un po da voi a che posso andare in contro.
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro utente andrebbe a questo putno fatta una spermiocoltura ed urinocoltura per verificare che tipo di batterio è presente e quale antibiotico è più efficace, in oltre va capito come mai è venuyta tale prostatite eventualmente integrando la visita con ecografia dell' appartao urinario

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Caro giovane, l'argomento "prostatite" è uno dei più gettonati dagli utenti di questo forum. In linea di massima, la prostata è una ghiandola che in ogni età della vita può andare incontro a processi infiammatori, molto spesso causati da batteri, altre volte per cause non sempre oggettivabili. Alla Sua età, i sintomi riferiti fanno pensare ad una prostatite batterica più che propriamente acuta (in quanto accompagnata da febbricola e non febbre elevata) , subacuta. La causa è spesso da attribuire a germi patogeni delle vie urinarie, oppure a germi sessuamente trasmessi come clamydiae e ureaplasmi. La terapia antibiotica deve essere sempre prolungata poichè i farmaci arrivano con difficoltà a concentrazioni utili all'interno della ghiandola. Nella Sua situazione, conviene aspettare ancora qualche giorno ed effettuare uno studio batteriologico urogenitale completo, cosa che senza meno Le verrà consigliata dal Suo urologo. Se vuole avere una panoramica sulle prostatiti può leggere il seguente articoletto divulgativo:

http://www.andrologiapertutti.com/index.php?option=com_content&view=article&id=65:prostatiti&catid=52:prostatiti&Itemid=72

Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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Utente
Utente
L'urinocoltura l'ho esegiuta stamattina e i risultati mi saranno consegnati domani pomeriggio. Ma lei, dottor Conti, pensa quindi che, potenzialmente, se avessi assunto antibiotici per un periodo di tempo più prolungato poteva passarmi del tutto questa infiammazione? Ed inoltre si può potenzialmente escludere che la prostatite sia cronica, soprattutto per il fatto che in passato, prima di un mese fa intendo, non avevo mai sofferto di prostata?
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Utente
Utente
Ah mi scusi ancora una cosa...anche la spermiocultura è necessaria o l'urinocultura è già sufficiente ad avere una panoramica del batterio che mi ha provocato l'infiammazione?
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
E' possibile con il senno di poi che una assunzione per maggior tempo avrebbe risolto il problema, ma è anche possibile che l'antibiotico non sia il più indicato. La cronicizzazione è al momento fuori discussione stia tranquillo. La spermiocoltura, l'urinocoltura e il tampone uretrale sono a questo punto irrinunciabili. Cordiali saluti ancora
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Utente
Utente
E' passata quasi una settimana ma tutti i sintomi restano. Mi sono recato dall'urologo con i risultati di un urinocoltura risultata negativa e analisi del sangue tutte normali e lui mi ha detto che la prostata era tornata nella norma, dandomi ancora dell'altro antibiotico per la febbre. Oggi sono al quinto giorno di antibiotico ma sia febbricola che debolezza che il gocciolio post minzione che il dolore al basso addome destro rimangono, anzi quest'ultimo, che prima era solo un fastidio, ora mi viene anche toccando un punto preciso che è situato per intenderci sul limitare dei peli pubici spostato sulla destra rispetto a un immaginario asse che collega ombelico e pene. Il mio dottore non sa che dire e l'urologo non mi ha diagnosticato niente in pratica, ma la febbricola e la debolezza sono insopportabili. La mia domanda non è che può essere perchè so che è impossibile fare delle diagnosi cosi, ma magari sapere più o meno a che può corrispondere quel dolore e se avete ipotesi su quello che ho per poi riferirle al mio medico e per sapere che nuovi accertamenti effettuare.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
L'ipotesi che si tratti di una infiammazione uro-seminale (prostatite per intenderci) è ancora valida. Ripeterei certamente gli accertamenti colturali ma a distanza dalla somministrazione degli antibiotici di almeno 2-3 settimane, altrimenti i falsi negativi sono assai probabili. Cordiali saluti ancora
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Utente
Utente
Il fatto è che la debolezza e questa febbricola sono molto insopportabili e interrompere ora l'antibiotico, che ha dato forse un leggerissimo solievo alla febbre, mi farebbe ripiombare in pieno in una situazione per me non gradevole. Stamattina ho eseguito la spermiocoltura e spero che qualcosa venga fuori, nonostante gli antibiotici. I risultati mi saranno consegnati domani pomeriggio. Nel frattempo per febbriccola e debolezza non posso fare nulla? perche leggo tanti post di persone affette da prostatite e non trovo nessuno che ha questa debolezza e febbre come me e non riesco a farla passare. Lei mi sa consigliare qualcosa?
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Nelle attuali condizioni non posso che concordare sulla necessità di continuare la terapia antibiotica, ma credo che il colturale dirà poco. Potrà sempre ripeterlo in seguito. Cordialità
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