Emorroidectomia e prostatite, quali conseguenze?
Buongiorno, ho 35 anni sono astemio e non fumatore, alto 1,82 per 68 kg
da febbraio 2011 (dopo un periodo personale molto stressante) soffro di patologia emorroidale con relativo e sistematico prolasso ad ogni evacuazione. Dopo circa due, tre mesi sono comparsi i sintomi di una prostatite che il mio urologo definisce essere indotta con tutta probabiltà dalle emorroidi; l'estate scorsa, nella fase più acuta, i sintomi erano i seguenti: disuria diurna e notturna (due volte a notte), bruciore e gonfiore sul glande, minzione ed ejaculazione dolorose. L'urologo mi prescrive DEPROX per tre mesi e UNIDROX per 10 giorni ( l'antibiotico non sortisce alcun effetto)
Da settembre ad oggi c'è un graduale miglioramento dei sintomi, sparisce l'ejac dolorosa anche se permane un po precoce rispetto a prima, sparita quasi completamente la disuria diurna, permane spesso una leggera disuria serale ( 2 minzioni di media dalle 20 alle 23 più una di notte). Il trattamento è proseguito con FER DOLL e da dicembre col PROSTAPLANT( che mi sembra avermi giovato di più degli altri due decongestionanti).
Purtroppo la situazione emorroidale non si è risolta; a novembre operato con elastopessia, dopo 2-3 giorni dall'intervento i cuscinetti emorroidali più grandi si seccano e corrisponde un veloce miglioramento della prostatite: sparisce la nocturia per 5 notti e diminuisce l'intensità e frequenza del bruciore al glande, che compare leggero solo alla sera, ma dopo qualche giorno si ripresenta il prolasso emorroidario (non tutti i cuscinetti si erano seccati) e i sintomi della prostatite tornano come prima. A fine febbraio ho subito un secondo intervento (proctopessi meccanica ATP) totalmente inutile poiché il prolasso rimane uguale a prima. La settimana scorsa sono stato dall'urologo che visitandomi mi ha detto che la prostata non è più congesta, è lievissimamente ingrossata e bella morbida (dopo il trattamento con PROSTAPLANT) e mi da una cura a base di PELVILEN FORTE 500 mg 2 volte al giorno. Nonostante il miglioramento emerso dalla visita i sintomi attualmente sono sempre uguali ossia; bruciore sul glande, che precede (anche di 30 minuti) accompagna e segue la minzione, un leggero gonfiore al glande ed ejaculazione precoce, un po di disuria serale-notturna specialmente dopo cena (2 volte dalle 20 alle 23 più una volta di notte).
Adesso sono in lista per un'emorroidectomia (che dovrebbe avvenire tra due mesetti) ma la cosa che mi ha lasciato perplesso è che l'urologo mi ha parzialmente sconsigliato quest'intervento dicendomi che le cose per la prostata potrebbero andar peggio.... e ora naturalmente non so che fare...cosa mi consigliate?
Premetto che questo medico (direttore di urologia di un importante ospedale della mia città) mi sembra competente e anche umanamente molto disponibile, però ho qualche perplessità:
Finora in questo iter mi ha prescritto due esami delle urine e urinocolture ( negativi) ma nessuna spermiocoltura e tampone uretrale, secondo voi sarebbe meglio fare anche questi esami?
Inoltre avendo ancora questo bruciore non sarebbe meglio continuare con un decongestionante insieme al PELVILEN FORTE?
Grazie per il vostro aiuto e il prezioso servizio che fornite
da febbraio 2011 (dopo un periodo personale molto stressante) soffro di patologia emorroidale con relativo e sistematico prolasso ad ogni evacuazione. Dopo circa due, tre mesi sono comparsi i sintomi di una prostatite che il mio urologo definisce essere indotta con tutta probabiltà dalle emorroidi; l'estate scorsa, nella fase più acuta, i sintomi erano i seguenti: disuria diurna e notturna (due volte a notte), bruciore e gonfiore sul glande, minzione ed ejaculazione dolorose. L'urologo mi prescrive DEPROX per tre mesi e UNIDROX per 10 giorni ( l'antibiotico non sortisce alcun effetto)
Da settembre ad oggi c'è un graduale miglioramento dei sintomi, sparisce l'ejac dolorosa anche se permane un po precoce rispetto a prima, sparita quasi completamente la disuria diurna, permane spesso una leggera disuria serale ( 2 minzioni di media dalle 20 alle 23 più una di notte). Il trattamento è proseguito con FER DOLL e da dicembre col PROSTAPLANT( che mi sembra avermi giovato di più degli altri due decongestionanti).
Purtroppo la situazione emorroidale non si è risolta; a novembre operato con elastopessia, dopo 2-3 giorni dall'intervento i cuscinetti emorroidali più grandi si seccano e corrisponde un veloce miglioramento della prostatite: sparisce la nocturia per 5 notti e diminuisce l'intensità e frequenza del bruciore al glande, che compare leggero solo alla sera, ma dopo qualche giorno si ripresenta il prolasso emorroidario (non tutti i cuscinetti si erano seccati) e i sintomi della prostatite tornano come prima. A fine febbraio ho subito un secondo intervento (proctopessi meccanica ATP) totalmente inutile poiché il prolasso rimane uguale a prima. La settimana scorsa sono stato dall'urologo che visitandomi mi ha detto che la prostata non è più congesta, è lievissimamente ingrossata e bella morbida (dopo il trattamento con PROSTAPLANT) e mi da una cura a base di PELVILEN FORTE 500 mg 2 volte al giorno. Nonostante il miglioramento emerso dalla visita i sintomi attualmente sono sempre uguali ossia; bruciore sul glande, che precede (anche di 30 minuti) accompagna e segue la minzione, un leggero gonfiore al glande ed ejaculazione precoce, un po di disuria serale-notturna specialmente dopo cena (2 volte dalle 20 alle 23 più una volta di notte).
Adesso sono in lista per un'emorroidectomia (che dovrebbe avvenire tra due mesetti) ma la cosa che mi ha lasciato perplesso è che l'urologo mi ha parzialmente sconsigliato quest'intervento dicendomi che le cose per la prostata potrebbero andar peggio.... e ora naturalmente non so che fare...cosa mi consigliate?
Premetto che questo medico (direttore di urologia di un importante ospedale della mia città) mi sembra competente e anche umanamente molto disponibile, però ho qualche perplessità:
Finora in questo iter mi ha prescritto due esami delle urine e urinocolture ( negativi) ma nessuna spermiocoltura e tampone uretrale, secondo voi sarebbe meglio fare anche questi esami?
Inoltre avendo ancora questo bruciore non sarebbe meglio continuare con un decongestionante insieme al PELVILEN FORTE?
Grazie per il vostro aiuto e il prezioso servizio che fornite
[#1]
caro utente sicuramente il collega che la segue ha il vantaggio rispetto a noi di averla visita, però personalmente le dico che le due cose sono molto legate in quanto se c'è un difetto di vuotamente intestinale legato alle emorroidi questa situazione può far infiammare la prostata
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
Utente
grazie della risposta;
purtroppo i proctologi che mi hanno visto pensano che le emorroidi mai e poi mai possono causare prostatite...mentre l'urologo (secondo me giustamente) ha individuato nell'emmorroidi la causa dell'infiammazione, però ora mi ha sconsigliato l'emorreidectomia perchè intervento indirettamente traumatico per la prostata.... quindi io non so più che pesci prendere..
purtroppo i proctologi che mi hanno visto pensano che le emorroidi mai e poi mai possono causare prostatite...mentre l'urologo (secondo me giustamente) ha individuato nell'emmorroidi la causa dell'infiammazione, però ora mi ha sconsigliato l'emorreidectomia perchè intervento indirettamente traumatico per la prostata.... quindi io non so più che pesci prendere..
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 16.1k visite dal 19/03/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.