Lieve bruciore all'uretra
Salve,
da circa 10 giorni ho questa strana sintomatologia: per brevi momenti avverto un leggero bruciore nel tratto finale dell'uretra. Il bruciore raramente si presenta durante la minzione, ma a volte si presenta dopo aver urinato.
Il bruciore si e' presentato di sera e ho avuto un po' di febbre (37.5 °C); nelle 12 successive la temperatura e' salita fino a 38.5-39°C, mantendosi in quest'intervallo per circa 24 ore (con un abbassamento nelle ore diurne). Ho poi preso un antipiretico (Tachidol 500). Nelle 24-48 ore successive, la temperatura si e' assestata intorno ai 37°C, per poi sparire al 4° giorno. Durante la febbre, ho assunto il tachidol circa 4 volte (solo per abbassare la febbre durante la notte).
Sapendo dell'esistenza dell'uretrite, gia' la mattina del primo giorno ho urinato in un vasetto trasparente, osservando la presenza di un buon numero di corpi filamentosi biancastri, che nei giorni successivi e' andato diminuendo.
Il mio medico di famiglia mi ha prescritto il tavanic 500, per 5 giorni (inizialmente, credendo fosse influenza).
L'ho preso al 4° giorno, quando la febbre era gia' praticamente scomparsa. Ho proseguito la terapia prescritta, visto che il bruciore "periodico" era sempre presente.
Durante la terapia, ho osservato uno "strano", fenomeno alla sera quando vado a letto: la temperatura scende a 36°C, con qualche brivido di freddo avvertito. Cio' e' avvenuto anche a distanza di 24 ore dall'ultima compressa di tavanic.
Il bruciore non e' scomparso (ripeto, e' in realta' molto tenue, spesso non avvertibile), e stamani riesaminado l'urina ho notato qualche raro corpo biancastro in sospensione.
Cosa mi consigliate di fare??
da circa 10 giorni ho questa strana sintomatologia: per brevi momenti avverto un leggero bruciore nel tratto finale dell'uretra. Il bruciore raramente si presenta durante la minzione, ma a volte si presenta dopo aver urinato.
Il bruciore si e' presentato di sera e ho avuto un po' di febbre (37.5 °C); nelle 12 successive la temperatura e' salita fino a 38.5-39°C, mantendosi in quest'intervallo per circa 24 ore (con un abbassamento nelle ore diurne). Ho poi preso un antipiretico (Tachidol 500). Nelle 24-48 ore successive, la temperatura si e' assestata intorno ai 37°C, per poi sparire al 4° giorno. Durante la febbre, ho assunto il tachidol circa 4 volte (solo per abbassare la febbre durante la notte).
Sapendo dell'esistenza dell'uretrite, gia' la mattina del primo giorno ho urinato in un vasetto trasparente, osservando la presenza di un buon numero di corpi filamentosi biancastri, che nei giorni successivi e' andato diminuendo.
Il mio medico di famiglia mi ha prescritto il tavanic 500, per 5 giorni (inizialmente, credendo fosse influenza).
L'ho preso al 4° giorno, quando la febbre era gia' praticamente scomparsa. Ho proseguito la terapia prescritta, visto che il bruciore "periodico" era sempre presente.
Durante la terapia, ho osservato uno "strano", fenomeno alla sera quando vado a letto: la temperatura scende a 36°C, con qualche brivido di freddo avvertito. Cio' e' avvenuto anche a distanza di 24 ore dall'ultima compressa di tavanic.
Il bruciore non e' scomparso (ripeto, e' in realta' molto tenue, spesso non avvertibile), e stamani riesaminado l'urina ho notato qualche raro corpo biancastro in sospensione.
Cosa mi consigliate di fare??
[#1]
Gentile Signore,
dagli elementi che ci fornisce, è probabile che lei abbia avuto una leggera infiammazione/infezione a livello della prostata, in via di risoluzione. Il bruciore che sente all'ultimo tratto dell'uretra è molto sovente irradiato dalla prostata verso l'avanti e nel punto dove si percepisce il disturbo non vi sono alterazioni. La comparsa di filamenti di muco nell'urina è anche compatibile con la situazione. E' molto probabile che la terapia eseguita sia stata sufficiente a "decapitare" la prostatite, d'ogni modo è assolutamente opportuno che si faccia visitare da un nostro Collega, anche se i disturbi dovessero scomparire del tutto.
Saluti
dagli elementi che ci fornisce, è probabile che lei abbia avuto una leggera infiammazione/infezione a livello della prostata, in via di risoluzione. Il bruciore che sente all'ultimo tratto dell'uretra è molto sovente irradiato dalla prostata verso l'avanti e nel punto dove si percepisce il disturbo non vi sono alterazioni. La comparsa di filamenti di muco nell'urina è anche compatibile con la situazione. E' molto probabile che la terapia eseguita sia stata sufficiente a "decapitare" la prostatite, d'ogni modo è assolutamente opportuno che si faccia visitare da un nostro Collega, anche se i disturbi dovessero scomparire del tutto.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio Dottore.
Avrei ancora qualche domanda da porre.
L'attivita' sessuale puo' incidere su una prostatite?
La mia attivita' sessuale negli ultimi 2-3 anni si e' molto ridotta; mi e' capitato di leggere che le eiaculazioni forniscono un certo grado di "protezione". E' vero??
Il mio grande timore/paura (sono un po' ipocondriaco) e' avere qualcosa di molto piu' serio, es. un tumore, anche se nella mia famiglia non ci sono mai stati casi di tumore, tranne mia nonna paterna a cui le fu diagnosticato un tumore al pancreas dopo gli 80 anni.
Consapevole che e' necessaria una visita "fisica" (e non un consulto via web) per togliermi questa paura, lei ritiene che sintomi come il mio possono comunque escludere un quadro clinico peggiore di una "semplice" prostatite??
La stitichezza puo' incidere?
grazie ancora
Avrei ancora qualche domanda da porre.
L'attivita' sessuale puo' incidere su una prostatite?
La mia attivita' sessuale negli ultimi 2-3 anni si e' molto ridotta; mi e' capitato di leggere che le eiaculazioni forniscono un certo grado di "protezione". E' vero??
Il mio grande timore/paura (sono un po' ipocondriaco) e' avere qualcosa di molto piu' serio, es. un tumore, anche se nella mia famiglia non ci sono mai stati casi di tumore, tranne mia nonna paterna a cui le fu diagnosticato un tumore al pancreas dopo gli 80 anni.
Consapevole che e' necessaria una visita "fisica" (e non un consulto via web) per togliermi questa paura, lei ritiene che sintomi come il mio possono comunque escludere un quadro clinico peggiore di una "semplice" prostatite??
La stitichezza puo' incidere?
grazie ancora
[#3]
Gentile Signore,
alla sua verde età di 33 anni, un tumore della prostata è tanto raro da risultare inverosimile e, in ogni caso, i suoi disturbi sono tipicamente irritativi, del tutto compatibili con una situazione infiammatoria, peraltro di modesta entità e probabilmente già in via di risoluzione. Per il resto, una attività sessuale normalmente frequente è d'aiuto per una buona funzionalità della prostata, una ghiandola la cui secrezione "diluisce" il liquido seminale. Una prolungata astinenza "può" in alcuni casi essere la causa di una congestione della ghiandola, che a sua volta "può" predisporre a situzioni infiammatorie. Come le ho voluto evidenziare, si tratta solo di possibilità e la reale evoluzione dei fatti è molto variabile da caso a caso e soggetta a molte altre variabili. Tra queste variabili, le principali sono certamente la sedentarietà e, per venire alla sua ultima domanda, anche la regolarità intestinale. La prostata e l'ultimo tratto dell'intestino (il retto) sono assolutamente vicini, tanto che una migrazione di germi dall'intestino è una delle possibili cause di molte infezioni delle basse vie urinarie e genitali. Curare la funzione intestinali ed aumentare l'assunzione di acqua sono i primi provvedimenti da consigliare in casi come il suo. D'ogni modo, le confermo che, senza affanno, è opportuno che si faccia valutare direttamente da un nostro Collega.
Saluti
alla sua verde età di 33 anni, un tumore della prostata è tanto raro da risultare inverosimile e, in ogni caso, i suoi disturbi sono tipicamente irritativi, del tutto compatibili con una situazione infiammatoria, peraltro di modesta entità e probabilmente già in via di risoluzione. Per il resto, una attività sessuale normalmente frequente è d'aiuto per una buona funzionalità della prostata, una ghiandola la cui secrezione "diluisce" il liquido seminale. Una prolungata astinenza "può" in alcuni casi essere la causa di una congestione della ghiandola, che a sua volta "può" predisporre a situzioni infiammatorie. Come le ho voluto evidenziare, si tratta solo di possibilità e la reale evoluzione dei fatti è molto variabile da caso a caso e soggetta a molte altre variabili. Tra queste variabili, le principali sono certamente la sedentarietà e, per venire alla sua ultima domanda, anche la regolarità intestinale. La prostata e l'ultimo tratto dell'intestino (il retto) sono assolutamente vicini, tanto che una migrazione di germi dall'intestino è una delle possibili cause di molte infezioni delle basse vie urinarie e genitali. Curare la funzione intestinali ed aumentare l'assunzione di acqua sono i primi provvedimenti da consigliare in casi come il suo. D'ogni modo, le confermo che, senza affanno, è opportuno che si faccia valutare direttamente da un nostro Collega.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 53.5k visite dal 13/03/2012.
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