Uretritomia interna

Gentili Dottori, ho 54 anni e devo effettuare un intervento di uretrotomia interna, per stenosi uretrale conseguente a TURP. Domando se esistono farmaci, ( visto che ho letto di studi che fanno riferimento a cortisonici, coxib, antiaggreganti ecc. ), o comportamenti che possano ridurre la probabilità di recidiva. Inoltre è vero che per migliorare l'efficacia dell'uretrotomia è utile fare cicli di dilatazioni uretrali dopo l'intervento? Infine quanto è consigliabile tenere il catetere al fine sempre di ridurre l'incidenza di complicanze?
Grazie e cordiali saluti.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
la stenosi uretrale conseguente probabilmente alla cateterizzazione post TURP, se è di una certa entità abbisogna di uretrotomia sec Sachs, come d'altronde consigliatoLe dal curante,
Riguardo all'uso di cortisonici o altro non mi risulta possano essere efficaci nel ridurre la possibilità di recidiva.A mio avviso comp'letamente sconsigliate le dilatazioni che provocano lesioni uretrali non controllate , riguardo poi al periodo di catetrizzazione post uretrotomia qs dipende dall'entità della stenosi e dall'esperienza di chi la opera ( in caso di modeste uretrotomie non necessita nemmeno di cateterizzazione !)
cmq qs è una domanda da porre al collega che la opererà-
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore

la TURP puà determinare delle reazioni infiammatorie a carico del canale uretrale che possono tendere a cicatrizzare determinando dei restringimenti stenotici.
Il taglio di tali anelli stenotici con l'uretrotomo di Sachs è una specifica indicazione.
Il fatto di procedere successivamente a sondaggi uretrali dilatativi è una procedura che alcuni urologi ritengono opportuna, altri no.
Io la ritengo utile e, se possibile, la consiglio
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
Innanzitutto Vi ringrazio per l vostra attenzione e tempestività nella risposta. Devo tuttavia constatare con un pò di amarezza che i consigli sulle dilatazioni procedono su vedute diametralmente opposte. Ma è possibile che provvedimenti che possono condizionare le recidive di stenosi uretrali e di conseguenza la qualità di vita di un paziente non siano dettati da linee guida internazionali, basate su report obiettivi e condivisi a livello scientifico e siano ancora confinate nella sfera dell'opinabile e dell'esperienza del singolo?
Grazie
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

al di là delle linee guida che in genere riguardano aspetti terapeutici più importanti, non mi sembra che la procedura di una eventuale introduzione di un dilatatore uretrale possa essere vista come un qualcosa di aborrire o temere.
E' un atto molto semplice e, a mio parere, utile
comunque ne parli con il suo specialista
cari saluti