Dilatazione calico pielica

Salve a tutti,
sono un maschio di 25 anni alla fine di gennaio ho avuto una sospetta colica renale di durata breve, circa 15-20 minuti, seppure di elevatà intensità. In seguito ad ecografia renale la diagnosi di colica è stata confermata in quanto visibile nel rene destro uno spot litiasico di circa 4 mm e lieve dilatazione calico pielica. L'esame delle urine non ha rilevato sedimenti di ossalato di calcio, ma erano presenti emazie, il resto dei valori del sangue erano nella norma. Ad una settimana dall'episodio ho effettuato una visita da un urologo che vedeva confermarmi la diagnosi di calcoli e richiedeva la ripetizione dell'eco renale. La seconda Eco, a distanza di circa 11 gg dala colica, dava questo referto :"L'indagine mostra una lieve retrostasi con ectasia calico pielica di primo grado e la pelvi che misura circa un centimentro, con associata riconoscibilità dell'uretere sottogiuntale che misura 4-5 mm, pur non dimostrandosi immagini di tipo litiasico". L'urologo mi suffer' di attendere prima di effetturare un esame più invasivo come la TAC con contrasto ed effettuare un ulteriore ECO a distanza di 40 gg. Ieri ho fatto l'ennesima ecografia renale, che conferma sostanzialmente quanto già visto nella precedente. Purtroppo il mio medico non è in città fino a fine marzo, benchè non abbia sintomatologia e stia provando a rassicurarmi alcune letture mi hanno allarmato. Volevo sapere un vostro parere e se cè effettivamente la probabilità che tale ectasia sia connesse ad una neoplasia.
Grazie in anticipo delle risposte e scusate le imprecisioni.
[#1]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Caro giovane, l'ipotesi di neoplasia è remota quanto la possibilità di essere colpiti da un meteorite nel Suo caso, quindi si tranquillizzi. La persistenza della lieve dilatazione renale e dell'uretere alto è invece indicativa di un calcolo non completamente ostruente (altrimenti la dilatazione sarebbe forse più marcata) ma che non riesce a essere espulso spontaneamente. Data la Sua giovane età e la storia di coliche, è sufficiente effettuare una TAC spirale senza mezzo di contrasto: ciò è senz'altro sufficiente per precisare sede e dimensioni del calcolo e per dare un'idea della morfologia anatomica delle vie urinarie, premessa indispensabile per un eventuale accesso ospedaliero per la rimozione del calcolo. Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

[#2]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

confermo la risposta del dottor Conti.
Forse la ricerca di una TAC Spirale nelle strutture pubbliche tramite CUP è più complessa di una "normale" Uro TAC con mdc, da effettuare con una certa sollecitudine
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#3]
Utente
Utente
Prima di tutto vorrei ringraziarvi per le vostre risposte, celeri ed esaurienti. In secondo luogo vorrei aggiungere un informazione: nelle ultime settimane sono tornato a correre, circa 25-30 minuti per sessione, ed ho notato che dopo aver corso le urine sono molto scure, direi rossastre. Ad eccezione di questi casi, bevendo molta acqua durante il giorno , le urine sono molto chiare, trasparenti.
L'ultima domanda che vorrei fare è per chiarire il perchè è suggerita "sollecitudine" e precisamente se ritiene che attendere la fine del mese sia un attesa troppo lunga e quali sarebbero i rischi connessi. Purtroppo, come avrete capito, sono una persona molto apprensiva in tema di salute, direi ipocondriaco, di conseguenze vivo con molta preoccupazione certe situazioni.
Grazie ancora
Saluti
[#4]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
In effetti c'è un esame semplice semplice che potrebbe essere in grado di dimostrare la sospetta calcolosi ureterale ,una rx diretta reni e vie urinarie.E' un esame non approfondito come la urotc ma che il più delle volte è in grado di dimostare un calcolo ureterale che sempre non è visibile alla ecografia .
Anche io sono della idea che non si dovrebbe trattare di nulla di più di una calcolosi specie poi se in famiglia esiste una storia di una calcolosi renale.
Cordialità

Dott.Roberto Mallus

[#5]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Riguardo alle Sue specifiche richieste Le dico: le urine scure dopo aver corso sono una ulteriore conferma indiretta della calcolosi: dopo la corsa vi è una lieve ematuria da "sballottamento " del calcolo in uretere. Riguardo alla sollecitudine, la mia posizione è un po' differente da quella del dottor Pozza. Una situazione come la Sua può andare avanti anche per mesi con basso rischio di complicazioni. Se non compaiono una infezione delle vie urinarie, coliche renali a ritmo serrato o una dilatazione importante, la calcolosi è da considerare non complicata e quindi non richiede provvedimenti urgenti.Insomma: fine mese và bene se non ci sono disavventure come quelle descritte innanzi. Per quanto riguarda l'urgenza di tipo psicologico (cioè il legittimo desiderio di star bene) il discorso è naturalmente individuale.
Torno infine sul discorso TAC, RX eccetera. La TAC spirale è uno standard diagnostico sempre più diffuso: con grande rapidità di esecuzione permette di localizzare con certezza TUTTI i calcoli anche piccoli ed in sedi difficilmente esplorabili con i normali "raggi" ( cosa ben nota che accade quando il calcolo si proietta contro l'osso pelvico o il sacro o banalmente quando è scarsamente o per nulla radiopaco) per di più senza la necessità del mezzo di contrasto che allunga i tempi dell'indagine, triplica l'esposizione del paziente alle radiazioni e richiede accertamenti ematici preliminari.
Tutto ciò non può comunque prescindere dalle personali abitudini e scelte dell'urologo che La segue e La consiglia, al quale compete in definitiva la responsabilità del paziente. Ancora cordiali saluti
[#6]
Utente
Utente
Ancora una volta GRAZIE. I vostri preziosi pareri mi aiuteranno ad attendere la fine del mese con maggiore serenità, potendo con buona probabilità escludere patologie "serie".
Saluti
[#7]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
in margine alle corrette indicazioni dei miei Colleghi, mi permetto di segnalarle questo articolo

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

dove vengono discusse situazioni quale quella che attualmente la infastidisce, augurandole una pronta risoluzione.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#8]
Utente
Utente
Gentili Dottori, spero di non abusare della vostra disponibilità e cortesia, vi scrivo per allegarvi i risultati dell'ultimo esame delle urine, effettuato ieri mattina su suggerimento del mio medico di base per indagare "meglio" sule ragioni del colore delle mie urine, infatti è successo che anche in assenza di attività fisica il colore delle urine fosse marroncino-rossastro (fatto verificatosi solo in due casi, quando per ragioni lavorative non sono stato in grado di bere la solita quantità di acqua, circa 3 litri al giorno.
Di seguito i risultati delle analisi
Densità: 1012
PH: 5
Leucociti: 25
Nitriti: negativo
Proteine: negativo
Glucosio: negativo
Acetone: negativo
Urobilina: negativo
Pigmenti biliari: negativo
Eritrociti: 250
Aspetto : Limpido
Colore: paglia
Sedimento: numerose emazie ben conservate, alcuni leucociti, alcune cellule epiteliali.

Ancora grazie in anticipo
Saluti
[#9]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
nel referto dell'esame urine riportato esiste una microematuria compatibile con una calcolosi uretrale.
Le consiglio di effettuare una semplice radiografia del rene e vie urinarie.
Cordiali saluti


[#10]
Utente
Utente
Ancora una volta grazie della risposta. Lunedì effettuerò la visita dal mio urologo. Speriamo bene.
Saluti
[#11]
Utente
Utente
Gentili Dottori, ancora una volta vi scrivo per avere un vostro parere. Come detto nei messaggi precedenti, ho prenotato e successivamente effettuato una TAC con mezzo di contrasto all'addome, il referto della TAC non ha evidenziato niente, non ci sono calcoli nell'uretere, non c'è dilatazione calico-pielica ed in generale nient'altro di rilevante a carico degli altri organi. Insomma la TAC ha dato esito negativo. Purtroppo però è capitato ancora di urinare rossastro (questa volta al contatto delle urine con l'acqua era chiaramente visibile il sangue), ho notato che oltre a succedere dopo aver corso (attività che ho cessato di svolgere in favore del nuoto libero, in quanto dopo qualche vasca in piscina non mi capita di avere tale sintomo) mi capita di urinare rosso quando bevo meno acqua,ad esempio se bevo meno non più di 1 lt.(diciamo che in media bevo 3 lt). La mia domanda è: tale sintomatologia potrebbe essere ricollegata al calcolo nel rene dx di cui ho fatto menzione nel primo messaggio, può un calcolo di circa 4mm provocare il sangue nelle urine ?
Inoltre il mio urologo mi ha detto di non preoccuparmi e che per fugare ogni dubbio dovrò fare un ulteriore esame delle urine con urinocoltura, ma che dati i risultati della TAC non cè niente di cui aver timore. Purtroppo io ho qualche timore e soprattutto non sono felice di avere una sintomo cosi emotivamente fastidioso e non aver ricevuto una diagnosi.
Grazie
Cordiali Saluti
[#12]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Gentile utente, le possibilità si restringono essenzialmente a 2 o 3. O la diagnosi di gennaio è stata inesatta in merito alla calcolosi o la TAC non ha permesso di vedere il calcolo (possibilità da tenere in conto se il calcolo è piccolo e le scansioni non sono sufficientemente ravvicinate) oppure il calcolo non c'è (più). In quest'ultimo caso il quadro si dovrebbe normalizzare sempre che i globuli rossi non si trovino nelle urine per altre ragioni. Un utile elemento per orientarsi potrebbe essere uno studio morfologico del sedimento urinario da parte di un esperto biologo o nefrologo, per capire se la origine dei globuli rossi è a partenza dalle vie urinarie o proprio dal rene (in quest'ultimo caso, gli aggregati di globuli rossi sono cilindrici ricalcando la forma dei dotti da cui provengono). Cordiali saluti ancora.
[#13]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
il manifestarsi di ematuria dopo sforzi fisici intensi, come la corsa a piedi o in bicicletta, è descritta come "ematuria cinematica", ma è piuttosto raro che queste situazioni arrivino all'attenzione dello specialista urologo. Nel suo caso, la situazione è stata - diciamo - probabilmente complicata dalle coliche renali presentatiesi tempo fa. Col "senno di poi" (ingrediente perlopiù inutile dell'armamentario medico ...) si potrebbe addirittura ipotizzare che un calcolo non ci sia mai stato e la transitoria ostruzione sia stata causata da piccoli coaguli di sangue. Ma questa considerazione ha ora solo un valore discorsivo.
Concordo anch'io sul fatto che qualche ulteriore precisazione si possa avere affidandosi ad un nefrologo, che potrà verosimilmente escludere l'origine patologica dell'ematuria. A quel punto, considerato che la perdita di sangue è comunque assolutamente modesta, sarà lei a poter scegliere in serenità tra il podismo ed il nuoto!

Saluti
[#14]
Utente
Utente
Gentili Dottori, ringraziandovi in anticipo per il tempo dedicatomi, vorrei però chiedervi ancora una cosa: stando che le analisi del sangue non hanno rilevato nulla di anomalo, la TAC allo stesso modo non ha rilevato niente di significativo e che ad oggi le uniche evidenze diagnostiche sono rappresentate dalla presenza di un piccolo calcolo di circa 4 mm nel rene destro (rilvato nelle tre Ecografie che ho fatto) e da un esame delle urine che segnala la presenza di emazie ben conservate (e quanto altro sopra riportato), mentre l'unico sintomo è rappresentato dalle urine scure (credo di poter dire da ematuria macroscopica quando bevo meno di 1lt al gg (e quando corro, anche se tale attività come detto non è stata più praticata e quindi non ho avuto modo di riconfermare la correlazione tra corsa ed ematuria macroscopica) l'ematuria potrebbe essere causata dal calcolo renale evidenziato dall'ecografia ? Se come avete ipotizzato si potrebbe pensare che l'ematuria non sia connessa alla calcolosi allora quale altri patologia potrebbero produrla ?
Scusate ma non riesco ad essere tranquillo senza una diagnosi, nonostante la TAC con mdc non abbia evidenziato nulla.
Grazie in anticipo
Cordiali Saluti
[#15]
Utente
Utente
Permettetemi di aggiungere una cosa se non sono stato sufficientemente chiaro, le urine scure o la presenza di sangue in essa diventa visibili solo raramente e in coincidenza degli episodi che vi ho descritto. In altre parole da fine Gennaio avrò urinato scuro non più di 8 volte quattro delle quali successivamente alla corsa e diciamo 4 altre quando non avevo bevuto meno acqua o per niente per qualche ora.
Mi rendo conto che la TAC con mdc sia un esame piuttosto approfondito e che un referto che non segnala nulla dovrebbe farmi stare tranquillo, ma come è facilmente intuibile non ècosi nel mio caso.
Ancora Grazie
Saluti
[#16]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
la TAC è oggi quanto di più preciso si abbia a disposizione per la valutazione dei calcoli delle vie urinarie. Come abbiamo avuto già più volte modo di spiegarle, in assenza di calcoli vi possono essere anche altre origini del sanguinamento, ma nel suo caso quasi tutte possono essere escluse con relativa certezza. Restano solo cause tipicamente "nefrologiche", che appunto le ho consigliato di approfondire per completezza d'indagine. Ma, come le ho detto, ci sono buone possibilità che nel suo caso si possa davvvero trattare di di semplice "ematuria da sforzo".

Saluti
[#17]
Utente
Utente
Premesso che sono davvero grato del tempo che mi avete dedicato e del servizio che svolgete, la mia insistenza è connessa al fatto che nonostante sia capitato di avere ematuria dopo la corsa, ma ad esempio no dopo altri tipi di sforzi o attività fisica, gli ultimi episodi si sono verificati in momenti "lontani" dallo sforzo fisico. Come detto ho notato che tale episodio si manifesta quando semplicemente quando bevo meno, a tal proposito mi domando come possa trattarsi di "ematuria da sforzo" quando sforzo non c'è.
In ogni caso grazie molte.
Cordiali saluti
[#18]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
esistono delle ematurie dette "essenziali" cioè la cui causa non è nota , ora prima di arrivare a tale diagnosi , qualche volta di comodo, è bene che rimanga in cura dal suo urologo di fiducia in quanto ,seguendola, potrebbe avere elementi di riferimento più chiari a Lu che a noi e raggiungere così con il tempo all'esatta diagnosi della patologia che cmq, considerati gli esami da lei eseguita è sicuramente non grave,
Ad esempio esiste una patologia l'ureterite cistica( malattia benevola)che può provocare ematurie difficili da diagnosticare, diagnostiscabile raramente con una UroTc e molto più chiaramente con una ureterorenoscopia , esame invasivo da praticarsi solo se se ne ha la necessità.
Ora penso che sia proprio il suo urologo che con l'evoluzione delle ematurie può arrivare ad una diagnosi non sempre semplice.
Cordiali saluti
[#19]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Potrebbe esserLe utile chiarire se la TAC che ha eseguito è stata fatta con un apparecchio di ultima generazione. Se è così le possibilità che l'indagine non abbia "visto" un calcolo (per quanto piccolo) sono pari a zero. Se invece la TAC è stata fatta a scansioni non sottili con apparecchiatura vecchia tale possibilità esiste, quindi un calcolo che "ballonzola" nel rene potrebbe esistere e causare ematuria.
Ammettiamo che la TAC sia stata eseguita correttamente: in tal caso la diagnosi ecografica di calcolosi perde di significato e comunque non è più attuale. Ogni sintomo o dimostrazione di macroematuria ha attualmente altra origine, verosimilmente renale, come ipoteticamente concordano tutti i colleghi intervenuti nella discussione. Ribadisco comunque che l'origine renale nell'ematuria può essere stabilita con un esame apposito (microscopco) del sedimento, la qual cosa potrebbe tornerLe utile. Ancora cordiali saluti
[#20]
Utente
Utente
Sono piuttosto sicuro che la Tac con contrasto che ho eseguito sia stata effettuata con un apparacchio di ultima generazione. Quindi se ho inteso correttamente oltre ad effettuare un analisi del sedimento dovrei rivolgermi ad un nefrologo ?
Come al solito un sentito grazie.
Cordiali Saluti
[#21]
Utente
Utente
Gentili Dottori, ancora una volta vi scrivo per avere un vostro parere. Come detto nei messaggi precedenti, ho prenotato e successivamente effettuato una TAC con mezzo di contrasto all'addome, il referto della TAC non ha evidenziato niente, non ci sono calcoli nell'uretere, non c'è dilatazione calico-pielica ed in generale nient'altro di rilevante a carico degli altri organi. Insomma la TAC ha dato esito negativo. Purtroppo però è capitato ancora di urinare rossastro (questa volta al contatto delle urine con l'acqua era chiaramente visibile il sangue), ho notato che oltre a succedere dopo aver corso (attività che ho cessato di svolgere in favore del nuoto libero, in quanto dopo qualche vasca in piscina non mi capita di avere tale sintomo) mi capita di urinare rosso quando bevo meno acqua,ad esempio se bevo meno non più di 1 lt.(diciamo che in media bevo 3 lt). La mia domanda è: tale sintomatologia potrebbe essere ricollegata al calcolo nel rene dx di cui ho fatto menzione nel primo messaggio, può un calcolo di circa 4mm provocare il sangue nelle urine ?
Inoltre il mio urologo mi ha detto di non preoccuparmi e che per fugare ogni dubbio dovrò fare un ulteriore esame delle urine con urinocoltura, ma che dati i risultati della TAC non cè niente di cui aver timore. Purtroppo io ho qualche timore e soprattutto non sono felice di avere una sintomo cosi emotivamente fastidioso e non aver ricevuto una diagnosi.
Grazie
Cordiali Saluti
[#22]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
giustamente Lei vuole una diagnosi ma altrettanto giustamente il suo urologo non la ha ancora identificata , ha cmq escluso qualsiasi causa importante e pericolosa.
Abbia pazienza perchè come Le dicevo non sempre è possibile fare diagnosi se non usando esami invasivi, che ovviamente il suo urologo non ha intenzione di farLe eseguire almeno al momento.
Penso di avere capito che il suo urologo è disponibile e coscienzioso, abbia quindi più fiducia in Lui.
Cordialità
[#23]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Relativamente alla diagnostica morfologica sul sedimento urinario, di solito se ne occupa un medico nefrologo, ma può essere anche effettuata da un biologo. Dipende dall'esperienza dei singoli centri. Conviene informarsi prima. Cordialità
[#24]
Utente
Utente
Gentili Dottori,
In attesa di un ulteriore visitaurologica vi comunico l'esito dei nuovi esami delle urine:
Densità: 1015
PH: 6,5
Leucociti: 25
Nitriti: negativo
Proteine: negativo
Glucosio: negativo
Acetone: negativo
Urobilina: negativo
Pigmenti biliari: negativo
Eritrociti: 250
Aspetto : Limpido
Colore: paglia
Sedimento tappeto di emazie ben conservate, qualche leucocita
Ps: anche questa settimana l unico giorno in cui ho diminuito il quantitativo di acqua assunto ce stata macro ematuria
Grazie
Saluti
[#25]
Utente
Utente
Ho dimenticato di dire che l'urino cultura è stata negativa e di conseguenze non è stato fatto l'antibiogramma.
Ancora Grazie
Saluti
[#26]
Utente
Utente
Buonasera Gentili Dottori,
torno a scrivere per completezza informativa.
Dopo i vostri suggerimenti mi sono recato da un medico neurologo il quale, dopo avere avanzato due ipotesi di diagnosi, rispettivamente la calcolosi urinaria ( giustificata dalla sintomatologia e dai referti delle precedenti analis) e una nefropatia da iga ( in virtù della microematuria recidivante e della macroematuria occasionale.
A questo proposito sono state prescritte le seguenti analisi co i seguenti risultati:
ESAMI DEL SAGNUE:
-proteina c reattiva risultato: minore di 3mg/l
-IgG risultato: 948 mg/dl
- IgA risultato: 122 mg/l
-IgM risultato: 116 mg/dl
-C3C risultato: 79.9 mg/dl
-C4 risultato: 14.7 mg/dl

ESAME URINE 24 H:
Urea risultato: 10.6 g/l
Sodio risultato: 56 mEq/l
Potassio risultato: 30 mEq/l
Cloruri risultato: 48 mEq/l
Calcio risultato: 143 mg/l
Fosforo risultato: 403 mg/l
Creatinina risultato: 0.7 g/l
Proteine risultato: < 0.07 g/l
Ossalati risultato: 5.5 mg/l
Ossalati risultato: 14.8 mg/24h
Diuresi risultato: 2700 ml/24

URINE MINZIONE.
Creatinina risultato: 0.93 g/l
Acido citrico risultato: 2.48 mM/l
Acido citrico/Creatinina risultato: 301 mM/M

ANALISI MORFOLOGICA DEGLI ERITROCITI URINIRE:
Il referto è molto lungo e dettagliato effettuato per altro su prime urine del mattina e su seconde urine del mattino. Di seguito i risultati

PRIME URINE DEL MATTINO
Peso specifico: 1010
pH: 6.5
proteine: assenti
glucosio: assente
emoglobina: presente

si rilevano circa 30-35 emazie/ HPF nel complesso ben conservate senza alterazioni grossolane di
membran omogenee per volume e dall,aspetto leggermente gonfio. Acantociti assenti, cilindri
assenti cellule epiteliali di i tipo squamosol-: 2/HpF.
L'esame a messo in evidenza su cento emazie contate la seguente proporzione
acantocit(celluleG 1): assenti
dacriociti 2:
stomatociti 2
emazie crenate con piccole spine regolari 11
emazie con contenuto emoglobinico non regolare 9:
discociti ben pigmentati 76

SECONDA MINZIONE

Pesos pecifico 1004
pH: 6.0
proteinea: Assenti
glucosioa: Assente
emoglobina presenti
Si rilevano circa 3-4 emazie /hpf ben conservate e omogenee per volume, cellule epiteliali e cilindri assenti. L'esame è sostanzialmente sovrapponibile con quello del primo campione.
In conclusione considerando che il paziente è microcitemico e il basso peso specifico delle urine sono del parere che le poche alterazioni da me riscontrate sono ascrivibili non tanto ad un danno di membrana quanto ad un danno di tipo osmotico. Il riscontro di ematuria isolata senza altri tipi cellulari e in assenza di proteinuria mi fanno propendere verso l'origine da diatesi Litiasica.


Dopo aver letto queste risultati il medico neurologo che mi ha in cura mi ha prescitto altre analisi, più precisamente.
Crosslinks urinari su campione delle 24h
Calcio e profilo tubolare più esame urine standard su urine del primo mattino.
Esami del sanguie: PTH, calcio, fosforo, RA test, hbsag, MCV, vitamina 25(oh)d3

Vorrei cortesemente un vostro parer. gli episodi di macroematuria si ripetono regolarmente circa ogni 20 gg, spesso dopo il nuoto, ma questa non è una condizione sempre verificata in quanto ho fatto sport anche sen avere macroematuria.
Cosa ne pensate??? mi sembra di non venire a capo di una soluzione.
GRAZIE
SALUTI
[#27]
Utente
Utente
Errata corrige: Chiaramente nella prima riga faccio riferimento al medico NEFROLOGO e non neurologo.
[#28]
Utente
Utente
Errata corrige: Chiaramente faccio riferimento al medico NEFROLOGO e non neurologo. Scusatemi per l'errore.
Grazie
[#29]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gentile uetnte,
la diagnosi è compatibile con gli esami riportati
[#30]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
alla luce degli accertamenti completi ed approfonditi, direi che fino a qualche tempo fa la situazione si sarebbe avviata ad una diagnosi di "ematuria idiopatica", ovvero senza causa documentabile ed a decorso benigno. La completa assenza di cristalli in tutti i sedimenti urinari certamente non avvalora molto il sospetto di "diatesi litiasica", resta quindi secondo me solo il dubbio di una fonte di sanguinamento "benigna" lungo le vie urinarie, non documentabile dalla TAC. Potrebbe essere un angioma, oppure una piccola varice, insomma una insignificante alterazione vascolare che da' segno di se' saltuariamente e sotto sforzo. L'unica possibilità di individuarla sarebbe tramite una cosiddetta pan-endoscopia, ovvero una valutazione completa, effettuata mediante vari tipi di strumento, ovviamente in anestesia, esplorando attentamente e metodicamente tutte le vie urinarie. Con gli strumenti flessibili è oggi possibile valutare anche le cavità del rene con grande precisione. Ovviamente, non c'è alcuna certezza di riuscire a trovare l'alterazione, pertanto c'è da chiedersi se valga la pena di eseguire un accertamento non rischioso, ma certamente abbastanza invasivo. Anche se non è così raro per me dover eseguire simili indagini, dire che nel suo caso le indicazioni non paiono di fatto così pressanti. Credo che solo chi l'ha in cura possa porre le indicazioni definitive, sulle quali, sappia, influisce anche molto l'impatto psicologico su di lei da parte di questa situazione e la relativa curiositá / volontá di arrivare alla diagnosi a tutti i costi.

Saluti
[#31]
Utente
Utente
Ringraziandovi moltissimo per l'esaustività delle vostre risposte aggiungere solo un ulteriore quesito: Siete d'accordo con l'idea di escludere la nefropatia da Iga tra le possibili cause ? e più i generale cause di natura nefrologica?
In effetti l'assenza di cristalli nel sedimento così come la "scomparsa" del calcolo visto in principio con le ecografie e poi non più visibile con la TAC, resta per così dire un buco nella diagnosi di calcolosi.
Per quanto riguarda la mia situazione emotiva, beh la lunghezza dell'ultimo messaggio credo che risponda adeguatamente.
Ancora grazie.
Cordiali Saluti
[#32]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
se le cause tipicamente "nefrologiche" sono state escluse dallo specialista competente, come parrebbe fino a questo punto, l'urologo non può che prenderne atto. Per quento rigurda il fugace sospetto di calcolosi, come già le ho accennato in un precedente contributo, l'ecografia non è in grado di differenziare con assoluta certezza una calcificazione da un piccolo coagulo di sangue, cosa che invece la TAC è in grado di fare. L'indagine endoscopica, posto che la si ritenga opportuna, sarebbe in grado di fornire elementi diagnostici accessori come: 1) escludere definitivamente ed al di là di ogni possibile dubbio la presenza di eventuali piccoli calcoli o calcificazioni; 2) anche in assenza di evidenti alterazioni visibili, permettere la raccolta separata delle urine dall'uno e dall'altro rene, per esame microscopico e citologico del sedimento; 3) escludere fonti di sanguinamento misconosciute a livello di collo vescicale e prostata (tutt'altro che inverosimili, anche in assenza di sintomi).
Comprendo ovviamente il suo coinvolgimento emotivo, ma mi sento in dovere di tranquillizzarla quanto possibile, le cause di motivata preoccupazione sono già state abbondantemente esorcizzate.

Saluti
[#33]
Utente
Utente
Grazie infinite per le rassicurazioni, nutrendo molta stima per il medico che mi segue e la struttura in cui mi riceve attenderò con pazienza il risolversi di questa situazione,
Grazie
Saluti
[#34]
Utente
Utente
Buonasera Gentili Dottori,
torno a scrivervi per fare un brevissimo aggiornamento:
ad oggi, ormai passato poco più di un anno dal primo episodio la mia ematuria, micro e macroscopica persiste e nessun medico ha saputo indicarmi con precisione le cause, il nefrologo ha ritenuto improbabile l'ipotesi di IgaN, in assenza di altri segni apprezzabili di malattia renale; cosi sono tornato da un urologo.
Secondo l'urologo che mi segue la momento la causa del sangunamento potrebbe verosimilmente avere origine nell uretere (risultando quest'ultimo lievemente dilatato), secondo lui potrebbe trattarsi di un piccolo calcolo radioinvisibile, di un angioma e....( vi scrivo prorpio per questo), Lui ritiene di non potere escludere al 100% un tumore, seppur ritenendo per vari fattori tale ipotesi improbabile.
Mi e VI domando, con tutti gli esami che ho fatto, lo scorso anno feci tac con contrasto in marzo, esame citologico in aprile, cistoscopia in maggio....a febbraio di quest'anno per escludere una rara patologia chiamata rene midollare a spugna ho fatto un urografia con mdc, non vi dico naturlamente che ho svolto esami del sangue ecografie etc etc.... Non è escludibile al 100% un tumore ?
Al momento mi richiedere di ripetere Tac con mdc e poi procedere con ureteroscopia.

Grazie
Saluti
[#35]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
quando in medicina si tratta di assumere una atteggiamento attivo, ovvero "fare" qualsiasi cosa (un intervento, od anche solo la prescrizione di un farmaco), si deve quasi sempre effettuare un bilancio tra i "pro" ed i "contro". Questo bilancio è ovviamente molto soggettivo non solo da parte del medico, ma coinvolge anche il paziente, poiché la sua "propensione", il suo atteggiamento deve essere considerato con il massimo riguardo. Nella nostra posizione di generica consulenza a distanza, ci pare di esserci già diffusamente espressi sul suo caso nei nostri contributi dello scorso anno, in particolare sulle modalità e le indicazioni ad eseguire un'indagine endoscopica. La decisione deve essere però ora presa tra lei ed il suo urologo di fiducia.

Saluti
[#36]
Utente
Utente
Nel ribadire la mia riconoscenza per la vostra disponibilità e professionalità, ci tengo a specificare il perchè del mio nuovo messaggio: da un lato ci tenevo ad informarmi, visto il relativo seguito che avevano avuto i mie messaggi circa l'evolversi della situazione, in secondo luogo volevo un parere professionale, non tanto sull'opportunità di effettuare l'esame endoscopico in questione, quanto sul dubbio e la preoccupazione sorta successivamente al parere espresso dall'urologo sull impossibilità di escludere al 100% un tumore. In particolare il quesito concerneva la possibilità di escludere tale ipotesi in virtù della negatività dell'esame citologico svolto l'anno scorso, della negatività della tac con mdc svolta l'anno scorso e della recente urografia, senza ribadire l'assenza di alterazioni negli esami del sangue. Tali risultanze alla luce della mia "ignoranza" professionale sembravano più che sufficenti a fugare tale dubbio, ma a quanto pare lo specialista non ritiene condivisibile tale pensiero, da qui la domanda posta ai professionisti del sito, specie in virtù del fatto che ci eravamo lasciati con un vostro messaggo che ribadiva che le "cause di motivata precoccupazione erano state abbondantemente esorcizzate"
Grazie
Saluti
[#37]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
rivedendo la sua storia clinica ed i contributi del vari Colleghi che si sono succeduti, pare evidente che il comune sentire sia stato quello di escludere la presenza di una neoplasia, considerata principalmente la sua età e la negatività di accertamenti approfonditi. Come già ripetutamente affermato, per queste situazioni di ematuria "idiopatica" senza causa apparente è oggi possibile passare ad un terzo livello di indagine con l'esecuzione di una endoscopia. Le possibilità che questa indagine, il cui maggiore impegno è quella di dover essere effettuata in anestesia, possa portare ad un risultato definitivo sono di fatto modeste. A questo punto però, ci pare evidente che il suo coinvolgimento emotivo sia tale per cui sia opportuno procedere, in accordo con il nostro Collega che la sta seguendo.
Ci faccia sapere, se lo desidera.

Saluti
[#38]
Utente
Utente
Gentilissimi Dottori,
ci tenevo ad informarvi che 3 giorni fa ho svolto l'ureteroscopia, l'esame/intervento è andato bene, è stato esplorato l'uretere dx e non è emerso nulla di significativo, ad eccezione della presenza di un piccolissimo calcolo nel calice inferiore, che non è stato bombardato. E' stato qui inserito uno stent doppio j e il catetere, quest'ultimo rimosso il giorno successivo, mentre il primo si prevede di rimuoverlo tra 15 gg.
Nel post operatorio ho sofferto di coliche molto forti, e durante le prime 24 ore oltre ad essere stato sottoposto a terapia antibiotica ho assunto toradal per via endovenosa.
Al momento, dopo le dimissioni dall'ospedale, sto assumendo ciproxin per 5 gg, antra x 5 gg e un antinfiammatorio di cui non ricordo il nome, il cui principio attivo è ketoprofene, sto anche applicando una crema sul pene.
Pur permanendo un dolore al fianco dx, le coliche sembrano passate e non sto assumendo antidolorifici, persiste invece un fastidio nel momento della minzione ed un importante ematuria, le urine sono rosso vivo e accennano a schiarirsi. Il medico mi ha tranquillizzato dicendo che è un fatto normale che potrà perdurare per diversi gg, e che al momento devo solo bere molto e cercare di rimanere tranquillo, spesso è lo stesso stent che puo provocare ematuria. Anche se non immaginavo e di avere episodi costanti di ematuria nel post operatorio specie dopo 3 gg e la cosa un po' mi turba, provo a rimanere sereno.
Per quanto riguarda invece la diagnosi, beh...nulla di certo è emerso. Pur avendo escluso in modo incontrovertibile la presenza di alcun tipo di formazione, non vi è certezze sulle cause alla base della mia ematuria, in via presuntiva si suppone che una tendenza alla calcolosi unitamente ad una fragilità delle pareti dell'uretere possano essere la causa, o ancora la presenza di un piccolo capillare superficiale particolarmente fragile, ma non è stata individuata una causa. Resta la certezza del medico urologo di escludere cause nefrologiche.
Vivendo quindi la gioia di aver escluso cause gravi, vivo la delusione di non veder risolto il problema, ed anzi paradossalmente aggravato dall'intervento visto che l'ematuria non accenna a diminuire col passare delle ore dall'ureteroscopia.

GRAZIE DI CUORE
Saluti
[#39]
Utente
Utente
Gentilissimi Dottori,
ci tenevo ad informarvi che 3 giorni fa ho svolto l'ureteroscopia, l'esame/intervento è andato bene, è stato esplorato l'uretere dx e non è emerso nulla di significativo, ad eccezione della presenza di un piccolissimo calcolo nel calice inferiore, che non è stato bombardato. E' stato qui inserito uno stent doppio j e il catetere, quest'ultimo rimosso il giorno successivo, mentre il primo si prevede di rimuoverlo tra 15 gg.
Nel post operatorio ho sofferto di coliche molto forti, e durante le prime 24 ore oltre ad essere stato sottoposto a terapia antibiotica ho assunto toradal per via endovenosa.
Al momento, dopo le dimissioni dall'ospedale, sto assumendo ciproxin per 5 gg, antra x 5 gg e un antinfiammatorio di cui non ricordo il nome, il cui principio attivo è ketoprofene, sto anche applicando una crema sul pene.
Pur permanendo un dolore al fianco dx, le coliche sembrano passate e non sto assumendo antidolorifici, persiste invece un fastidio nel momento della minzione ed un importante ematuria, le urine sono rosso vivo e accennano a schiarirsi. Il medico mi ha tranquillizzato dicendo che è un fatto normale che potrà perdurare per diversi gg, e che al momento devo solo bere molto e cercare di rimanere tranquillo, spesso è lo stesso stent che puo provocare ematuria. Anche se non immaginavo e di avere episodi costanti di ematuria nel post operatorio specie dopo 3 gg e la cosa un po' mi turba, provo a rimanere sereno.
Per quanto riguarda invece la diagnosi, beh...nulla di certo è emerso. Pur avendo escluso in modo incontrovertibile la presenza di alcun tipo di formazione, non vi è certezze sulle cause alla base della mia ematuria, in via presuntiva si suppone che una tendenza alla calcolosi unitamente ad una fragilità delle pareti dell'uretere possano essere la causa, o ancora la presenza di un piccolo capillare superficiale particolarmente fragile, ma non è stata individuata una causa. Resta la certezza del medico urologo di escludere cause nefrologiche.
Vivendo quindi la gioia di aver escluso cause gravi, vivo la delusione di non veder risolto il problema, ed anzi paradossalmente aggravato dall'intervento visto che l'ematuria non accenna a diminuire col passare delle ore dall'ureteroscopia.

GRAZIE DI CUORE
Saluti
[#40]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
delle possibilità che l'ureteroscopia dimostrasse un risultato significativo ne abbiamo già parlato. La sua situazione attuale è assolutamente transitoia e legata alla presenza dell'endoprotesi ureterale (stent). Questo "ospite", seppure di minimo calibro e costituito di materiale molto morbido viene tollerato in modo variabile, in genere proporzionale all'età (molto poco dai giovani maschi). Per questa ragione oggi si cerca di ridurre al minimo i tempi ed utilizzare endoprotesi dotate di sistemi che ne permettano la rimozione senza necessità di ulteriore endoscopia. Nel frattempo non resta che sopportare i doloretti e non badare al colore dele urine.

Saluti
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