Ora sono sotto terapia con il permixon, e dalle ultime analisi microbiologiche risulta ancora una

Salve, sono un ragazzo di 22 anni, da quasi un anno combatto con sintomi urinari che all'inizio il mio urologo diagnosticò come cistite e uretrite (dalle analisi risultarono S.aureus e E.Faecalis). Tuttavia dopo 2 cicli di levofloxacina i sintomi (frequenza, urgenza, getto discontinuo) continuarono, allora feci una flussimetria che suggerì una ostruzione. Dopo una cistoscopia, una ecografia vescicale e una trans-rettale mi è stata finalmente diagnosticata una prostatite cronica e con tutta onestà il medico mi ha detto che dovrò controllare la dieta, i rapporti sessuali, l'attività sportiva (faccio arti marziali agonisticamente) per tutta la vita.Ora sono sotto terapia con il Permixon, e dalle ultime analisi microbiologiche risulta ancora una piccola carica di S.aureus sia dal tampone uretrale che dalla spermiocoltura per i quali mi è stato prescritto un ciclo di antibiotico. Inoltre sono uno studente universitario, ed ora sembra sub-entrata anche l'ansia ad amplificare la necessità di urinare mentre vado all'università, durante le lezioni e durante gli esami. come potete ben immaginare è un problema molto fastidioso. Le mie domande sono le seguenti: è possibile che la cronicità non faccia sparire più i sintomi? E questa condizione può causarmi problemi di ansia-angoscia? A chi devo rivolgermi, visto che il mio urologo mi ha detto che più di questo non può fare? Capite bene che a 22 anni è difficile accettare e processare psicologicamente una situazione patologica che modifica così radicalmente lo stile di vita. Ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

la cronicizzazione di una tale problematica infiammatoria può mantenere presenti, anche se in modo attenuato e modesto, i sintomi da lei lamentati.

Alla seconda domanda le rispondo con un chiaro sì mentre all'ultima questione le posso dire di provare a sentire un andrologo oppure un urologo con chiare competenze andrologiche.

Se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
La ringrazio per il celere consulto, provvederò a prenotare una visita specialistica andrologica presso il campus bio-medico di Roma; inoltre chiederò al mio medico di famiglia di indicarmi uno psicologo per cercare di capire se questi sintomi sono collegati all'ansia che provo in situazioni nelle quali so di non poter utilizzare un bagno (lezioni universitarie, mezzi pubblici, guida in automobile) e come riuscire a superarla. La ringrazio ancora e le farò sapere.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Bene, qua siamo e mi aggiorni, se lo desidera.
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