Infiammazione alla prostata.
gentili dottori/professori,
mi sono sottoposto alla fine dello scorso anno ad un intervento di ipb con l'utilizzo del laser tullio. Per circa due mesi ho avuto un grande giovamento tornando perfettamente a vita normale. Ma all'inizio del 2008 improvvisamente il flusso si è affievolito, sono comparsi dolori e disturbi che mi hanno rifatto precipitare nella situazione pre-intervento con conseguente "abbattimento psicologico".
Il chirurgo che ha eseguito l'intervento mi ha diagnosticato una forte infiammazione della prostata (probabilmente dovuta all'intervento ovvero ad una infezione della ferita non completamente rimarginata) e mi ha prescritto cure antibiotiche e antinfiammatorie.
Dopo oltre 20 gg. la sintomatologia dolorosa è quasi sparita ed il flusso è tornato nei limiti della norma (nelle varie flussometrie eseguite varia nel valore max da 16 a 19 ml/s lontano comunque da quel 36 ml/s raggiunto nei due mesi post operatori). Inoltre noto che l'urina della mattina e quantitativamente molto scarsa e di colore giallo carico che comunque scompare non appena inizio a bere i circa l. 2 giornqlieri (da notare che non mi alzo la notte ad urinare ne penso di non svuotare la vescica).
E'possibile che questa oliguria sia legata agli antinfiammatori che prendo da circa 20 gg. quali ORUDIS 100 cp.?
Ho nel contempo eseguito analisi del sangue e urine in tal senso compreso una ecografia renale ma con esiti negativi.
Ciò però non allevia una certa preoccupazione che si somma a quella di una insorgenza di una stenosi del collo vescicale che potrebbe portarmi a ripetere l'intervento.
Grazie per i Vs gentili pareri sulla problematica.
mi sono sottoposto alla fine dello scorso anno ad un intervento di ipb con l'utilizzo del laser tullio. Per circa due mesi ho avuto un grande giovamento tornando perfettamente a vita normale. Ma all'inizio del 2008 improvvisamente il flusso si è affievolito, sono comparsi dolori e disturbi che mi hanno rifatto precipitare nella situazione pre-intervento con conseguente "abbattimento psicologico".
Il chirurgo che ha eseguito l'intervento mi ha diagnosticato una forte infiammazione della prostata (probabilmente dovuta all'intervento ovvero ad una infezione della ferita non completamente rimarginata) e mi ha prescritto cure antibiotiche e antinfiammatorie.
Dopo oltre 20 gg. la sintomatologia dolorosa è quasi sparita ed il flusso è tornato nei limiti della norma (nelle varie flussometrie eseguite varia nel valore max da 16 a 19 ml/s lontano comunque da quel 36 ml/s raggiunto nei due mesi post operatori). Inoltre noto che l'urina della mattina e quantitativamente molto scarsa e di colore giallo carico che comunque scompare non appena inizio a bere i circa l. 2 giornqlieri (da notare che non mi alzo la notte ad urinare ne penso di non svuotare la vescica).
E'possibile che questa oliguria sia legata agli antinfiammatori che prendo da circa 20 gg. quali ORUDIS 100 cp.?
Ho nel contempo eseguito analisi del sangue e urine in tal senso compreso una ecografia renale ma con esiti negativi.
Ciò però non allevia una certa preoccupazione che si somma a quella di una insorgenza di una stenosi del collo vescicale che potrebbe portarmi a ripetere l'intervento.
Grazie per i Vs gentili pareri sulla problematica.
[#1]
caro utente,
la cosa migliore è seguire le indicazioni del collega che l'ha operata.
cordiali saluti
dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com
la cosa migliore è seguire le indicazioni del collega che l'ha operata.
cordiali saluti
dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
Gentile Utente,
in base a quanto riferisce, per essere sicuri che al momento la sua condizione sia compatibile con un normale stato post-disostruzione prostatica, dovrebbe eseguire un esame video-urodinamico o, in caso di difficoltà di accesso a tale metodica, almeno ad un esame urodinamco ed una cistografia minzionale eseguiti separatamente. Chieda lumi al suo specialista o al suo medico di medicina generale su dove eseguirli.
Cordiali saliti,
Francesco Pesce
in base a quanto riferisce, per essere sicuri che al momento la sua condizione sia compatibile con un normale stato post-disostruzione prostatica, dovrebbe eseguire un esame video-urodinamico o, in caso di difficoltà di accesso a tale metodica, almeno ad un esame urodinamco ed una cistografia minzionale eseguiti separatamente. Chieda lumi al suo specialista o al suo medico di medicina generale su dove eseguirli.
Cordiali saliti,
Francesco Pesce
Prof. Francesco Pesce
Specialista in Urologia e in Neurologia
Perfezionato in Andrologia e Sessuologia
www.dr-francescopesce.it
[#4]
Caro lettore ,
se il disturbo permane, bisogna rifare una attenta valutazione con l'urologo che l'ha operata ed eventualmente, su sua indicazione, fare una valutazione urodinamica post-chirurgica.
Un cordiale saluto .
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
se il disturbo permane, bisogna rifare una attenta valutazione con l'urologo che l'ha operata ed eventualmente, su sua indicazione, fare una valutazione urodinamica post-chirurgica.
Un cordiale saluto .
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#5]
caro Utente,
in considerazione della sparizione della sintomatologia infiammatoria, proverei a sospendere l'assunzione di Orudis, che come tutti gli analgesici della famiglia dei FANS, può provocare una riduzione della diuresi
Cordiali saluti,
mauro Seveso
in considerazione della sparizione della sintomatologia infiammatoria, proverei a sospendere l'assunzione di Orudis, che come tutti gli analgesici della famiglia dei FANS, può provocare una riduzione della diuresi
Cordiali saluti,
mauro Seveso
Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano
[#7]
Ex utente
gentili dott/prof. vi ringrazio per le VS risposte.
Sto provvedendo ad eseguire gli esami consigliati.
Il mio pensiero è che soffrendo di prostatite cronica ante intervento, quest'ultimo avrebbe avuto un carattere risolutivo, oltre che per l'ostruzione dovuta alla ipb, anche per stessa prostatite (o quanto meno rappresentando le patologie le "le facce della stessa medaglia" una forte riduzione della sintomatologia dolorosa).
Ora sono "disorientato" anche se ripongo la massima fiducia nel chirurgo che ha eseguito l'intervento.
Ringrazio ancora.
Sto provvedendo ad eseguire gli esami consigliati.
Il mio pensiero è che soffrendo di prostatite cronica ante intervento, quest'ultimo avrebbe avuto un carattere risolutivo, oltre che per l'ostruzione dovuta alla ipb, anche per stessa prostatite (o quanto meno rappresentando le patologie le "le facce della stessa medaglia" una forte riduzione della sintomatologia dolorosa).
Ora sono "disorientato" anche se ripongo la massima fiducia nel chirurgo che ha eseguito l'intervento.
Ringrazio ancora.
[#8]
Caro lettore,
cerchi di non perdere il giusto "orizzonte" , in questo senso risentire il suo chirurgo potrebbe essere una iniziativa saggia .
Un cordiale saluto .
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
cerchi di non perdere il giusto "orizzonte" , in questo senso risentire il suo chirurgo potrebbe essere una iniziativa saggia .
Un cordiale saluto .
Giovanni Beretta
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Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 5.6k visite dal 02/02/2008.
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