Minzione dolorosa e dolore basso addome

Buonasera a tutti.
Ho un grosso problema con mio marito che dura da ormai tre anni, e dopo innumerevoli visite e analisi effettuate in mezza Toscana, non siamo venuti a capo di niente.

Soffre di dolori al basso addome, accompagnati a difficoltà nella minzione. Quando va al bagno, fatica a fare uscire l'urina, e quando ci riesce (dopo numerose spinte addominali), si trova ad avere un flusso sottile e non costante. Immediatamente dopo la dolorosa minzione, trova sollievo ai dolori addominali, che però tornano dopo pochi istanti. Sente dolore anche se manualmente effettua una pressione sotto l'ombelico.

Visto che ce lo hanno chiesto in tutte le visite che abbiamo fatto, vi preciso che non soffre di minzione frequente, nemmeno di notte. Il suo problema principale è il dolore al basso ventre e la difficoltà ad urinare.

Ha fatto esami delle urine, urinoculture, spermioculture, risonanze magnetiche, ecografie alla vescica, cistoscopia e esame video-urodinamico (oltre alle più svariate analisi del sangue anche con controllo del PSA). Tutti hanno sempre dato esiti negativi, non evidenziando problemi particolari. Solo nell'esame video-urodinamico, vennero visti dei quasi totali inesistenti movimenti del muscolo detrusore durante la minzione (peraltro non riuscita), che sembrava avvenire principalmente attraverso delle spinte addominali.

A mio marito hanno parlato di vescica iperattiva o di dolori associati a crisi di nervi.

Inutile dirvi che sono state fatte abbondanti cure farmacologiche per entrambi i sospetti (pur sembrandoci strano che potesse trattarsi di nervi dal momento in cui la nostra vita è regolare e tranquilla). Ed infatti nessuna cura ha guarito mio marito.

Vi preciso inoltre che la sua alimentazione è sicuramente squilibrata e irregolare. Non beve molti alcolici ma fuma circa un pacchetto di sigarette al giorno.

Spero che possiate aiutarci, perchè davvero non sappiamo più dove sbattere la testa.

Grazie.
[#1]
Dr. Mirco Castiglioni Urologo, Andrologo 775 45
L'assena di contrazione del detrusore contrasta con la diagnosi di vescica iperattiva: sqarebbe utilie che lei riportasse fedelmente il referto dell'esame uodinamico

Dr Mirco Castiglioni
Specialista in Urologia
Andrologo

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottore, intanto la ringrazio per la veloce risposta.
L'esito dell'esame video-urodinamico è il seguente:

FLUSSOMETRIA
Tracciato con riduzione dei valori di flusso massimo e medio. All'introduzione del catetere vescicale dedicato RPM 100 ml.

STUDIO PRESSIONE/FLUSSO
FASE DI RIEMPIMENTO
Percezione del primo stimolo minzionale ad un riempimento di 50 ml, assenza di contrazioni detrusoriali disinibite anche dopo prove di attivazione. Compliance nella norma. Capacità cistometrica massima 330 ml.
FASE DI SVUOTAMENTO
Nel tentativo minzionale, peraltro senza esito, le pressioni vescicali sono sostenute prevalentemente da spinte addominali con ridotto e discontinuo contributo del detrusore. Dopo rimozione del c.v. dedicato e tentativo in separata sede, RPM non significativo.

FLUSSOMETRIA (in seguito a riempimento indotto)
Tracciato di morfologica sovrapponibile al precedente, con parametri ai limiti inferiori. RPM non significativo.

UPP STATICO
PMCU > 200 cm H2O

CISTOGRAFIA
La vescica presenta profili parietali regolari. Assenza di reflusso vescico-uretrale bilateralmente. In clinostasi e in condizioni di riposo parziale beanza del collo vescicale. In fase minzionale buona apertura del collo vescicale con incompleto rilasciamento dello sfintere uretrale esterno. Nella seconda parte della minzione diviene più evidente l'utilizzo del torchio addominale. RPM non significativo.

CONCLUSIONI
Vescica ipersensibile, stabile, di normale compliance, capacità modicamente ridotta, ipocontrattile. Ipertono dello sfintere uretrale esterno.

Spero che possa essere utile per farle avere un'idea delle possibili cure.
Grazie ancora.
[#3]
Dr. Mirco Castiglioni Urologo, Andrologo 775 45
la ipocontrattilità del detrusore associata a mancato rilasciamento dello sfintere volontario potrebbe insieme essere la causa dei suoi disturbi; la prima cosa da fare sarebbe identificare una possibile causa midollare del disturbo eventualmente con una RMN del rachide Lomo Sacrale tuttavia anche questa potrebbe non dare esito a repeti significativi. A volte puo' essere utile un trattamento con benzodiazepina per rilascire lo sfintere striato, ovviamente con prescrizione medica;
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