Uretrite persistente
salve a tutti ,
è da quasi sei mesi che soffro a causa di un'uretrite che non riesco a curare con le cure antibiotiche.
premesso che i sintomi li ho avuti dopo un rapporto non protetto
vi elenco i seguenti batteri che mi sono stati riscontrati nelle urine tutti con terapia inifficace
-klebsiella 7 gg augumentin
-stafilococco epidermis 7gg bactrim
-stafilococco aureo 7gg rifadin
naturalmente ad ogni esame mi è stato riscontrato un nuovo batterio anche se non capisco perchè.
infine recentemente mi è comparsa una specie di spellamento del glande.
vi voleva chiedere un consiglio sui successivi esami da fare e se esistone test più specifici oltre al tampone e l'urinocoltura
è da quasi sei mesi che soffro a causa di un'uretrite che non riesco a curare con le cure antibiotiche.
premesso che i sintomi li ho avuti dopo un rapporto non protetto
vi elenco i seguenti batteri che mi sono stati riscontrati nelle urine tutti con terapia inifficace
-klebsiella 7 gg augumentin
-stafilococco epidermis 7gg bactrim
-stafilococco aureo 7gg rifadin
naturalmente ad ogni esame mi è stato riscontrato un nuovo batterio anche se non capisco perchè.
infine recentemente mi è comparsa una specie di spellamento del glande.
vi voleva chiedere un consiglio sui successivi esami da fare e se esistone test più specifici oltre al tampone e l'urinocoltura
[#1]
Gentile Signore,
purtroppo lei non ci segnala se, contemporaneamente al rilievo di urocoltura positiva, continuino ad esserci dei sintomi e di che tipo essi siano. Se la Klebsiella è un tipico batterio coinvolto nelle infezioni delle vie urinarie, così non è per lo Stafilococco che spesso si ritrova nell'urina solo come contaminazione ad origine cutanea o della mucosa genitale. A questo punto bisogna prestare molta attenzione nelle indicazioni alla terapia antibiotica. Urocoltura e tampone uretrale (in presenza di secrezione attiva) sono gli elementi della diagnostica di laboratorio, ma la clinica, ovvero l'interpretazione dei sintomi e l'esame obiettivo, spesso valgono molto di più.
Saluti
purtroppo lei non ci segnala se, contemporaneamente al rilievo di urocoltura positiva, continuino ad esserci dei sintomi e di che tipo essi siano. Se la Klebsiella è un tipico batterio coinvolto nelle infezioni delle vie urinarie, così non è per lo Stafilococco che spesso si ritrova nell'urina solo come contaminazione ad origine cutanea o della mucosa genitale. A questo punto bisogna prestare molta attenzione nelle indicazioni alla terapia antibiotica. Urocoltura e tampone uretrale (in presenza di secrezione attiva) sono gli elementi della diagnostica di laboratorio, ma la clinica, ovvero l'interpretazione dei sintomi e l'esame obiettivo, spesso valgono molto di più.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
![Attivo dal 2009 al 2012 Attivo dal 2009 al 2012](https://static.medicitalia.it/public/avatars-ready/uomo.webp)
Ex utente
grazie per la risposta dottore,
i sintomi che persistono sono bruciore alla minzione,difficoltà a urinare,la senzazione di avere un ago che punge dentro il canale uretrale(scusate ma non sapevo come spiegarlo) e infine bruciore intenso nella zona del prepuzio.però in tutto questa non ho secrezioni
i sintomi che persistono sono bruciore alla minzione,difficoltà a urinare,la senzazione di avere un ago che punge dentro il canale uretrale(scusate ma non sapevo come spiegarlo) e infine bruciore intenso nella zona del prepuzio.però in tutto questa non ho secrezioni
[#3]
Gentile Signore,
il fatto che il disturbo più intenso venga riferito alla parte terminale dell'uretra, in assenza di secrezioni attive, mi fa pensare che come molto spesso accade l'origine del problema non stia esattamente in quel tratto, ma il fastidio sia iradiato dalla prostata. Il sitomo "difficoltà" ad urinare potrebbe supportare ulteriormente quasta ipotesi. Che però solo ipotesi resta ... poichè ovviamente l'interpretazione oggettiva e la relativa ulteriore strategia sia diagnostica che terapeutica non possono che essere a carico del nostro Collega che la sta seguendo. Beva molta acqua, curi che la funzione intestinale si la più regolare possibile e segua scrupolosamente tutte le altre indicazioni che le vengono date.
Saluti
il fatto che il disturbo più intenso venga riferito alla parte terminale dell'uretra, in assenza di secrezioni attive, mi fa pensare che come molto spesso accade l'origine del problema non stia esattamente in quel tratto, ma il fastidio sia iradiato dalla prostata. Il sitomo "difficoltà" ad urinare potrebbe supportare ulteriormente quasta ipotesi. Che però solo ipotesi resta ... poichè ovviamente l'interpretazione oggettiva e la relativa ulteriore strategia sia diagnostica che terapeutica non possono che essere a carico del nostro Collega che la sta seguendo. Beva molta acqua, curi che la funzione intestinale si la più regolare possibile e segua scrupolosamente tutte le altre indicazioni che le vengono date.
Saluti
[#5]
Gentile Signore,
ovviamente l'urologo che la segue, o che la seguirà, si accerterà delle condizioni della prostata con l'esame obiettivo ed eventuali altri accertamenti, come l'ecografia. Definire ciò una "manovra" ha un suo perchè forse solo nella sanità militare!
Saluti
ovviamente l'urologo che la segue, o che la seguirà, si accerterà delle condizioni della prostata con l'esame obiettivo ed eventuali altri accertamenti, come l'ecografia. Definire ciò una "manovra" ha un suo perchè forse solo nella sanità militare!
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.7k visite dal 24/02/2012.
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