Stenosi collo vescicale congenito
Salve,
dopo 4 anni di sofferenze a livello delle base vie urinarie, finalmente mi sono sottoposto a Ferrara ad una uretrocistoscopia che ha evidenziato una stenosi del collo vescicale e a detta del primario di Urologia che ha eseguito l'intervento congenita.
La mia perplessità sul fatto che la stenosi sia congenita, è data dal fatto che fino a 18 anni, non ho avevo nessunissimo problemi alle vie urinarie, poi di punto in bianco si è presentato il problema, ovvero urgenze di minzione e portata debole e sgocciolio (a volte e soprattutto nella prima urina del mattino), bruciori perineali e fastidio durante l'eiaculazione, possibile con un problema congenito del genere possa presentarsi di punto in bianco?
Dopo quattro giorni dall'intervento ancora provo bruciore ad urinare, soprattutto dopo il primo mitto ed in generale verso la fine, ma questo credo che sia normale a causa dell'uretocistoscopia effettuata. Mi è stato prescritto il ciproxin per 8gg (una compressa al giorno), e omnic per 30gg (una compressa al giorno), esami alle urine e spermiocultura fra 30gg.
Ho compreso che l'omnic è un farmaco che cura soltanto i sintomi ma non il problema, e che l'unica soluzione sarebbe un TUIP o meglio TULIP. Il problema è che tale intervento, da quello che ho capito, può portare ad una eiaculazione retrograda, oppure il riformarsi della stenosi.
A 22 anni, una eiaculazione retrograda non è una cosa molto facile da mandare giù, ma è anche vero che il dolore non è affatto gestibile, e soprattutto l'urgenza (il dover sempre toccare i genitali per calmare il dolore), rende la mia vita sociale un cruccio.
Non esistono altre procedure diverse dalla TULIP, magari sperimentali, che possano risolvere la stenosi senza intaccare l'eiaculazione?
Grazie dell'attenzione
dopo 4 anni di sofferenze a livello delle base vie urinarie, finalmente mi sono sottoposto a Ferrara ad una uretrocistoscopia che ha evidenziato una stenosi del collo vescicale e a detta del primario di Urologia che ha eseguito l'intervento congenita.
La mia perplessità sul fatto che la stenosi sia congenita, è data dal fatto che fino a 18 anni, non ho avevo nessunissimo problemi alle vie urinarie, poi di punto in bianco si è presentato il problema, ovvero urgenze di minzione e portata debole e sgocciolio (a volte e soprattutto nella prima urina del mattino), bruciori perineali e fastidio durante l'eiaculazione, possibile con un problema congenito del genere possa presentarsi di punto in bianco?
Dopo quattro giorni dall'intervento ancora provo bruciore ad urinare, soprattutto dopo il primo mitto ed in generale verso la fine, ma questo credo che sia normale a causa dell'uretocistoscopia effettuata. Mi è stato prescritto il ciproxin per 8gg (una compressa al giorno), e omnic per 30gg (una compressa al giorno), esami alle urine e spermiocultura fra 30gg.
Ho compreso che l'omnic è un farmaco che cura soltanto i sintomi ma non il problema, e che l'unica soluzione sarebbe un TUIP o meglio TULIP. Il problema è che tale intervento, da quello che ho capito, può portare ad una eiaculazione retrograda, oppure il riformarsi della stenosi.
A 22 anni, una eiaculazione retrograda non è una cosa molto facile da mandare giù, ma è anche vero che il dolore non è affatto gestibile, e soprattutto l'urgenza (il dover sempre toccare i genitali per calmare il dolore), rende la mia vita sociale un cruccio.
Non esistono altre procedure diverse dalla TULIP, magari sperimentali, che possano risolvere la stenosi senza intaccare l'eiaculazione?
Grazie dell'attenzione
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caro signore, prima di intraprendere strane procedure, le consiglio di seguire i consigli dei colleghi che la stanno seguendo
cordiali saluti
dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com
cordiali saluti
dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
Ciò che lei riferisce circa le terapie è assolutamente corretto.
Sebbene gli alfa litici siano solo dei farmaci sintomatici per i pazienti giovani affetti da malattia del collo vescicale è opportuno continuare ad assumerli finchè l'equilibrio urinario è buono. Una manovra endoscopica tipo una TUIP o una BNI mette a rischio le sue capacità riproduttive a causa dell'elevato tasso di retroeiaculazione postchirurgica dovuta all'allentamento dello sfintere interno.
Si faccia guidare da un bravo urologo nella sua zona.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Sebbene gli alfa litici siano solo dei farmaci sintomatici per i pazienti giovani affetti da malattia del collo vescicale è opportuno continuare ad assumerli finchè l'equilibrio urinario è buono. Una manovra endoscopica tipo una TUIP o una BNI mette a rischio le sue capacità riproduttive a causa dell'elevato tasso di retroeiaculazione postchirurgica dovuta all'allentamento dello sfintere interno.
Si faccia guidare da un bravo urologo nella sua zona.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#3]
Caro utente,
spesso la malattia del collo vescicale si presenta alla sua età senza essere preceduta da disturbi minzionali nel periodo infantile.
Per quanto riguarda la terapia, sono in accordo con i colleghi curanti.
Il rischio di eiaculazione retrograda pur presente, è molto remoto.Purtroppo, attualmente l'incisione ednoscopica rimane la metodica terapeutica migliore.
Cordiali saluti
Mauro Seveso
spesso la malattia del collo vescicale si presenta alla sua età senza essere preceduta da disturbi minzionali nel periodo infantile.
Per quanto riguarda la terapia, sono in accordo con i colleghi curanti.
Il rischio di eiaculazione retrograda pur presente, è molto remoto.Purtroppo, attualmente l'incisione ednoscopica rimane la metodica terapeutica migliore.
Cordiali saluti
Mauro Seveso
Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.5k visite dal 29/01/2008.
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