Tac addome
A seguito di ematuria e colica renale ho effettuato TC Addome completo S+MDC:
A livello renale sn, si segnala la presenza di dilatazione calico-pielica di I grado per la presenza di calcolo di circa 5x4mm incuneato al giunto. Piccola formazione cistica corticale semplice in sede mesorenale. Regolare l'effetto nefro-urografico.Rallentata fase di eliminazione del MdC omolateralmente.
A carico del rene dx, due puntiformi formazioni a densità calcica a carico dei calici medi e inferiori senza segni di calico-pielico-utereronefrosi omolateralmente. Regolare l'effetto nefro-urografico.
Non alterazioni tomodensitometriche focali a carico di fegato, milza, pancreas e surreni.
Prostata di dimensioni aumentate, con diametri di circa 50 x 37 mm.
Millimetrici linfonodi in sede celiaca, alla radice mesenterica e paraortici.
Chiedo il vs. parere per quanto riguarda l'ingrossamento della prostata e la presenza dei linfonodi. Il dosaggio del PSA a giugno 2011 era 0,5.
Sono preoccupato, il mio urologo è in ferie e chiedo il vs. parere.
Grazie in anticipo
A livello renale sn, si segnala la presenza di dilatazione calico-pielica di I grado per la presenza di calcolo di circa 5x4mm incuneato al giunto. Piccola formazione cistica corticale semplice in sede mesorenale. Regolare l'effetto nefro-urografico.Rallentata fase di eliminazione del MdC omolateralmente.
A carico del rene dx, due puntiformi formazioni a densità calcica a carico dei calici medi e inferiori senza segni di calico-pielico-utereronefrosi omolateralmente. Regolare l'effetto nefro-urografico.
Non alterazioni tomodensitometriche focali a carico di fegato, milza, pancreas e surreni.
Prostata di dimensioni aumentate, con diametri di circa 50 x 37 mm.
Millimetrici linfonodi in sede celiaca, alla radice mesenterica e paraortici.
Chiedo il vs. parere per quanto riguarda l'ingrossamento della prostata e la presenza dei linfonodi. Il dosaggio del PSA a giugno 2011 era 0,5.
Sono preoccupato, il mio urologo è in ferie e chiedo il vs. parere.
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile Signore,
1) a 48 anni, la prostata può iniziare ad aumentare di volume. Questo fenomeno , molto frequente, può associarsi a disturbi della minzione . Una volta che il PSA è normale, è sufficiente una regolare visita annuale dal proprio specialista urologo che dopo una visita ed un esame obiettivo della prostata mediante esplorazione rettale, potrà o monitorare la situazione nel tempo o in caso di presenza di disturbi , indicarLe la terapia farmacologica idonea
2) la presenza di linfonodi millimetrici non è di di per sè indice di patologie specifiche come anche eesere conseguenza di uno stato infiammatorio intestinale
3) il problema attuale più importante è a mio parere, la presenza del calcolo nel giunto , che ha determinato la sintomatologia colica e la dilatazione del rene. In questo caso sarebbe meglio prendere immediatamente provvedimenti teraputici ( litotrissia extracorporea) per bonificare le vie urinarie
1) a 48 anni, la prostata può iniziare ad aumentare di volume. Questo fenomeno , molto frequente, può associarsi a disturbi della minzione . Una volta che il PSA è normale, è sufficiente una regolare visita annuale dal proprio specialista urologo che dopo una visita ed un esame obiettivo della prostata mediante esplorazione rettale, potrà o monitorare la situazione nel tempo o in caso di presenza di disturbi , indicarLe la terapia farmacologica idonea
2) la presenza di linfonodi millimetrici non è di di per sè indice di patologie specifiche come anche eesere conseguenza di uno stato infiammatorio intestinale
3) il problema attuale più importante è a mio parere, la presenza del calcolo nel giunto , che ha determinato la sintomatologia colica e la dilatazione del rene. In questo caso sarebbe meglio prendere immediatamente provvedimenti teraputici ( litotrissia extracorporea) per bonificare le vie urinarie
Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano
[#2]
Ex utente
Grazie dottor Seveso per la tempestiva risposta. I Suoi consigli sono sicuramente preziosi e, al tempo stesso, mi sollevano. Avevo accantonato, mentalmente, il problema del calcolo, non perchè non lo ritenessi importante (e doloroso....) ma perchè le altre "cose" emerse dalla TC mi avevano fatto temere qualcosa di più pericoloso.
Ancora grazie per la Sua risposta e grazie per il servizio che erogate su qiesto portale.
Ancora grazie per la Sua risposta e grazie per il servizio che erogate su qiesto portale.
[#3]
Gentile Signore,
i diametri della sua prostata sono leggermente aumentati per la sua età, ma in assenza di disturbi alle basse vie urinarie e con un PSA molto basso, direi che non c'è da avere alcuna preoccupazione. Anche il rilievo dei "millimetrici" linfonodi non ha alcun significato particolare, può essere eventualmente messo in relazione con qualche dettaglio sulla sua storia sanitaria, anche remota, che ora non conosciamo.
Ma il rilievo più evidente di questa TAC che deve invece sollevare molta attenzione è il calcolo visto al giunto pielo-ureterale, ovvero al passaggio tra le cavitàdel rene e l'inizio della sua via di scarico. Il calcolo ha quindi appena intrapreso il percorso che, teoricamente, potrebbe portarlo verso la vescica e poi all'esterno. Purtroppo, questo è uno dei tre punti già normalmente meno compiacenti dell'uretere e infatti qui molti calcoli vedono interrotto il loro percorso. Le dimensioni del suo calcolo sono tali per cui il passaggio lungo l'uretere può ancora possibile, ma certamente dovrebbe essere aiutato con una idonea terapia. Le propongo di leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
dove viene illustrato il mio punto di vista sul trattamento di una situazione come la sua. Se il suo urologo di fiducia non sarà reperibile ancora a lungo, le consiglierei di farsi vedere comunque da un altro nostro Collega, che le possa dare i consigli più opportuni.
Saluti
i diametri della sua prostata sono leggermente aumentati per la sua età, ma in assenza di disturbi alle basse vie urinarie e con un PSA molto basso, direi che non c'è da avere alcuna preoccupazione. Anche il rilievo dei "millimetrici" linfonodi non ha alcun significato particolare, può essere eventualmente messo in relazione con qualche dettaglio sulla sua storia sanitaria, anche remota, che ora non conosciamo.
Ma il rilievo più evidente di questa TAC che deve invece sollevare molta attenzione è il calcolo visto al giunto pielo-ureterale, ovvero al passaggio tra le cavitàdel rene e l'inizio della sua via di scarico. Il calcolo ha quindi appena intrapreso il percorso che, teoricamente, potrebbe portarlo verso la vescica e poi all'esterno. Purtroppo, questo è uno dei tre punti già normalmente meno compiacenti dell'uretere e infatti qui molti calcoli vedono interrotto il loro percorso. Le dimensioni del suo calcolo sono tali per cui il passaggio lungo l'uretere può ancora possibile, ma certamente dovrebbe essere aiutato con una idonea terapia. Le propongo di leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
dove viene illustrato il mio punto di vista sul trattamento di una situazione come la sua. Se il suo urologo di fiducia non sarà reperibile ancora a lungo, le consiglierei di farsi vedere comunque da un altro nostro Collega, che le possa dare i consigli più opportuni.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#5]
Ex utente
Ancora buongiorno e ringrazio anticipatamente tutti:
Allora, il calcolo è rxtrasparente e non si vede nè da rx nè da ecografia.
Mi è stato prescritto di assumere 2 Lithos Retard al giorno x 40gg e 1 Ciproxin 500 al giorno, per tre giorni ogni dieci.
Tac addome senza mc tra 15/20 gg
Chiedo conforto sul percorso terapeutico e pongo 2 quesiti:
1) E' molto alto il rischio di infezioni, anche gravi, nella mia attuale condizione?
2) Non ho più avuto coliche, ma avverto un lieve fastidio al fianco sinistro, maggiormente irradiato verso la schiena, che si accentua se, ad esempio, cammino in salita, faccio scale, etc. E' compatibile con la presenza dello sgradito "ospite"?
Grazie ancora.
Allora, il calcolo è rxtrasparente e non si vede nè da rx nè da ecografia.
Mi è stato prescritto di assumere 2 Lithos Retard al giorno x 40gg e 1 Ciproxin 500 al giorno, per tre giorni ogni dieci.
Tac addome senza mc tra 15/20 gg
Chiedo conforto sul percorso terapeutico e pongo 2 quesiti:
1) E' molto alto il rischio di infezioni, anche gravi, nella mia attuale condizione?
2) Non ho più avuto coliche, ma avverto un lieve fastidio al fianco sinistro, maggiormente irradiato verso la schiena, che si accentua se, ad esempio, cammino in salita, faccio scale, etc. E' compatibile con la presenza dello sgradito "ospite"?
Grazie ancora.
[#6]
Gentile Signore,
se i segni indiretti indicano che il calcolo possa essere di acido urico, direi che la terapia alcalinizzante (ovvero che tende a rendere le urine meno acide) è giustificata, a patto che il quadro sia completamente asintomatico e, trattandosi di calcolo dell'uretere, il rene a monte non sia significativamente dilatato. Se così non è, ovviamente l'attesa della ipotetica dissoluzione del calcolo potrebbe portare a delle complicazioni quali quelle cui lei ha accennato. Considerando la sua situazione, ovviamente solo in base ai dati che ci ha riferito, direi che i margini per una terapia alcalinizzante esistano, seppure in modo piuttosto marginale. Ritengo sia opportuno valutare anche prima dei 40 giorni almeno la dilatazione renale.
Saluti
se i segni indiretti indicano che il calcolo possa essere di acido urico, direi che la terapia alcalinizzante (ovvero che tende a rendere le urine meno acide) è giustificata, a patto che il quadro sia completamente asintomatico e, trattandosi di calcolo dell'uretere, il rene a monte non sia significativamente dilatato. Se così non è, ovviamente l'attesa della ipotetica dissoluzione del calcolo potrebbe portare a delle complicazioni quali quelle cui lei ha accennato. Considerando la sua situazione, ovviamente solo in base ai dati che ci ha riferito, direi che i margini per una terapia alcalinizzante esistano, seppure in modo piuttosto marginale. Ritengo sia opportuno valutare anche prima dei 40 giorni almeno la dilatazione renale.
Saluti
[#7]
Ex utente
Grazie Dr.Piana per la sua celere risposta. Prima di prescrivermi la cura, l'urologo mi ha sottoposto ad un'ecografia, della quale non ho referto, da cui non è riuscito a visualizzare il calcolo, ma mi ha parlato di una leggera dilatazione del rene.
Cosa si intende esattamente con "quadro completamente asintomatico"? Lo chiedo in riferimento al fatto che, come dicevo nel precedente intervento, non ho forti dolori, ma un senso di fastidio/indolenzimento/pesantezza alla schiena all'altezza del fianco, specialmente durante/dopo cammino in salita.
Quale percorso curativo alternativo all'attesa con terapia alcalinizzante potrebbe essere preso in considerazione?
Grazie ancora per la vostra disponibilità e per il prezioso servizio.
Cosa si intende esattamente con "quadro completamente asintomatico"? Lo chiedo in riferimento al fatto che, come dicevo nel precedente intervento, non ho forti dolori, ma un senso di fastidio/indolenzimento/pesantezza alla schiena all'altezza del fianco, specialmente durante/dopo cammino in salita.
Quale percorso curativo alternativo all'attesa con terapia alcalinizzante potrebbe essere preso in considerazione?
Grazie ancora per la vostra disponibilità e per il prezioso servizio.
[#8]
Gentile Signore,
la mia personale opinione sul trattamento delle coliche renali e dei calcoli dell'uretere è contenuta nell'articolo che le ho già segnalato. In sintesi, tutte le soluzioni "conservative", ovvero in cui si cerca di evitare un intervento, presuppongono l'assenza di sintomi fastidiosi ed il rischio di gravi complicazioni. Ovviamente, sulla "fastidiosità" dei suoi sintomi solo lei può giudicare. L'alternativa è ovviamente la rimozione del calcolo, indipendentemente dalla sua composizione, per via endoscopica.
Saluti
la mia personale opinione sul trattamento delle coliche renali e dei calcoli dell'uretere è contenuta nell'articolo che le ho già segnalato. In sintesi, tutte le soluzioni "conservative", ovvero in cui si cerca di evitare un intervento, presuppongono l'assenza di sintomi fastidiosi ed il rischio di gravi complicazioni. Ovviamente, sulla "fastidiosità" dei suoi sintomi solo lei può giudicare. L'alternativa è ovviamente la rimozione del calcolo, indipendentemente dalla sua composizione, per via endoscopica.
Saluti
[#12]
Ex utente
Grazie Dr.Piana. Tempestivo ed esaustivo, come al solito. Sto continuando la terapia con il lithos retard. Oggi ho fatto un'ecografia dalla quale il calcolo risulta ancora posizionato dov'era. Sinceramente vorrei evitare di sottopormi ad una altra tac a breve, a suo avviso può l'ecografia essere sufficientemente suggestiva della situazione o la tac è indispensabile?
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 5.6k visite dal 18/02/2012.
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