Un dolore ad entrambi i testicoli

Salve, ho 37 anni, avverto un dolore ad entrambi i testicoli da più di un anno, quando faccio sforzi. Ho il testicolo dx ipoatrofico e il dolore fortissimo ed invalidante è iniziato dopo uno sforzo eccessivo in una posizione con le gambe aperte.
Ho iniziato la solita agonia delle visite senza alcun risultato. Visitato da: Urologo, neurologo, chirurgo, ortopedico. Risultato: intossicazione da farmaci. Ogni visita mi ha peggiorato le cose in seguito alla palpazione. Provato cure antibiotiche con Unidrox e Levoxacin associati ad antinfiammatori Ananase e Flaminase insieme ad impacchi caldo-umido. Sono finito in ospedale perché gli antibiotici hanno causato orticaria e sono stato curato con cortisone. Uno di questi medici ha presuntuosamente stabilito che fosse Torsione dell’idatide del Morgagni e che dopo gli antibiotici ero guarito.
Preciso che i testicoli non hanno mai avuto rigonfiamenti al di fuori del normale e sono stati sempre nella sacca.
Dalla palpazione e dalle ecografie non è emerso nulla. Dalla TAC senza contrasto è emerso quanto segue: “Protrusione circonferenziale del disco intersomatico di L4-L5 e di L5-S1 che improntano il sacco durale senza evidenti segni di conflitto disco-radicolari. Avvallamento delle limitanti disco-somatiche con tendenza alla formazione di ernie intraspongiose di Shmorl”.
Con il neurologo abbiamo provato Alanerv per vedere se dipendesse dai nervi, ma niente.
Le analisi del sangue e delle urine erano buone prima dell’allergia, solo quelle di un mese fa presentano rare emazie.
Conseguenza delle cure farmacologiche sono l’insorgenza di un’ infezione all’inguine, la tigna, e un fastidio al glande che secondo il mio medico è da imputare alla flora batterica, che sto cercando di stimolare con Zirfos.
Oggi posso camminare ma non sollevare pesi, ho paura di fare altre visite per non peggiorare la cosa, e non vi nascondo che ho i nervi a pezzi, non riesco a svolgere una vita normale. Vivo in Calabria e conoscete tutti l’inefficienza della sanità, confido in un vostro consiglio. Grazie.
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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro signore ovviamente ha tutta la mia comprensione per la sua situazione clinica non risolta e per le sofferenze dolorose che sta sopportando suo malgrado. Tuttavia sono turbato da sentir parlare solo con la forza della disperazione: ciò che è stato fatto per lei dato l'alto numero delle visite, la diversità degli specialisti interessati ecc...rappresenta probabilmente il massimo che si può fare per lei. La sua situazione è alquanto complicata e gravata anche da notevole "sorte". Al momento posso dirle che con buona probabilità (e senza azzardare ipotesi) che lei è affetto da dolore pelvico-perineale cronico, testimoniato anche dalle lesioni scheletriche alla colonna vertebrale.
Dunque il suo inquadramento, anche per i migliori specialisti sarebbe difficile ovunque: da Pizzo Calabro a Houston!
Cerchi di affidarsi, come consiglio fraterno, soltanto ad 1 o 2 specialisti per evitare inutili giri e cambi di pareri continui.
Con cordialità,
dott Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
Caro lettore,

come già affermato dal collega Masala, non occorre spostarsi dalla calabria per poter essere seguiti inn maniera adeguata per una sintomatologia come quella da lei decritta se si lascia al medico il tempo di vedere i risultati delle terapie prescritte e se non si cambia in continuazione Curante ponendo ogni volta domande nuove che inducono a far effettuare una serie di indagini inutili, costose per il paziente e per la sanità regionale e fuorvianti al fine della terapia
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#3]
Utente
Utente
Salve, purtroppo il mio problema non è ancora risolto, e dopo aver rifiutato ogni cura farmacologica mi sono sottoposto a risonanza magnetica nella zona addome superiore e pelvi, di cui allego il referto.

Fegato nei limiti dimensionali della norma, a struttura omogenea, senza evidenti alterazioni focali del segnale nel contesto se si eccettua la presenza di minuta immagine similcistica subcentimetrica a carico del seg. II – III . Colecisti distesa, a pareti regolari ed a contenuto di segnale sostanzialmente omogenea; via biliari intra- ed extraepatiche nei limiti della norma; visualizzato il WIRSUNG. Pancreas e milza nei limiti dimensionali, a struttura sostanzialmente omogenea, senza evidenti lesioni occupanti spazio nel loro contesto. Reni in sede, a buona differenzazione cortico-midollare, senza evidenti segni di stasi urinaria bilateralmente; piccola formazione a contenuto fluido si apprezza in sede parapielica sinistra. Non evidenza di espansi suirrenalici. Non apprezzabili formazioni linfoadenomegaliche in sede addominale. Vescica modicamente distesa, a pereti regolari ed contenuto omogeneo. Prostasta nei limiti dimensionali della norma, a struttura sostanzialmente omogenea, senza evidenti alterazioni del segnale nel suo contesto. Vescichette seminali nei limiti per dimensioni ed intensità di segnale.

Vorrei cortesemente sapere il significato della formazione di contenuto fluido ai reni, se ciò può causare il dolore ai testicoli e se la presenza di minuta immagine similcistica al fegato merita approfondimenti.
Grazie, saluti
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