Il medico ha valutato che la prostata ora è
Buonasera,
sono un ragazzo che da 10 mesi lamenta un fastidioso dolore perineale pressochè cronico, saltuari fastidi alle vie urinarie ed ematospermia. Subito dopo i primi sintomi, forse a seguito di un rapporto a rischio, ho intrapreso una serie di accertamenti (in ordine temporale: tampone uretrale, esame urine, urocoltura, spermiogramma, spermiocoltura, ecografia addominale, test di Maers-Stamey, oltre ai test ematici per mts) che non hanno dato alcun risultato. Alle prime due visite urologiche effettivamente i medici hanno riscontrato prostata soffice e dolente, con secreto prostatico che presentava germi poco sopra la media (15-20 GB per campo 400x), e mi hanno diagnosticato levofloxacina per un mese. Tutto come prima. Infine, all'ultima visita urologica il medico ha valutato che la prostata ora è in condizioni nella norma, e dal momento che non ho provato molto dolore alla digitopressione, ha concluso che i miei problemi siano di natura radicolare.
Nelle ultime settimane penso che si stia profilando anche un'infiammazione al glande: la porzione terminale attorno all'ingresso dell'uretra ha assunto una colorazione vistosamente più scura della norma. Che va a sommarsi ai problemi sopra elencati che comunque continuano a manifestarsi.
E' possibile che tutto ciò sia di natura radicolare?
Quali sono le possibili strade da intraprendere per capire meglio cause e possibili rimedi?
vi ringrazio fin d'ora per l'attenzione
cordiali saluti
sono un ragazzo che da 10 mesi lamenta un fastidioso dolore perineale pressochè cronico, saltuari fastidi alle vie urinarie ed ematospermia. Subito dopo i primi sintomi, forse a seguito di un rapporto a rischio, ho intrapreso una serie di accertamenti (in ordine temporale: tampone uretrale, esame urine, urocoltura, spermiogramma, spermiocoltura, ecografia addominale, test di Maers-Stamey, oltre ai test ematici per mts) che non hanno dato alcun risultato. Alle prime due visite urologiche effettivamente i medici hanno riscontrato prostata soffice e dolente, con secreto prostatico che presentava germi poco sopra la media (15-20 GB per campo 400x), e mi hanno diagnosticato levofloxacina per un mese. Tutto come prima. Infine, all'ultima visita urologica il medico ha valutato che la prostata ora è in condizioni nella norma, e dal momento che non ho provato molto dolore alla digitopressione, ha concluso che i miei problemi siano di natura radicolare.
Nelle ultime settimane penso che si stia profilando anche un'infiammazione al glande: la porzione terminale attorno all'ingresso dell'uretra ha assunto una colorazione vistosamente più scura della norma. Che va a sommarsi ai problemi sopra elencati che comunque continuano a manifestarsi.
E' possibile che tutto ciò sia di natura radicolare?
Quali sono le possibili strade da intraprendere per capire meglio cause e possibili rimedi?
vi ringrazio fin d'ora per l'attenzione
cordiali saluti
[#1]
Caro Utente,la visita digito rettale è negativa,gli esami batteriologici idem,non sarà un cambiamento cromatico della mucosa del glande a giustificare la persistenza di una prostatite...va da se che solo una visione diretta possa essere dirimente.Non credo ad una azione patogenetica di una radicolite.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
caro lettore,
il fatto di aver avuto disturbi minzionali, fenomeni di emospermia fa pensare ad un coinvolgimento della prostata-.vescicole seminali.
corretta la terapia antibiotica ma dire che non ci sia una infiammazione prostatico-vescicolare solo sulla base della esplorazione rettale mi sembra un po' semplice.
Certi sintomi possono persistere nel tempo anche dopo aver debellato l'infezione. La colorazione del meato uretrale non è sicuramente indicativa di infezioni uretrali ma comunque dovrebbe essere seguit nel tempo da un urologo. Una sintomatologia radicolare in un giovane mi convince poco
cari saluti
il fatto di aver avuto disturbi minzionali, fenomeni di emospermia fa pensare ad un coinvolgimento della prostata-.vescicole seminali.
corretta la terapia antibiotica ma dire che non ci sia una infiammazione prostatico-vescicolare solo sulla base della esplorazione rettale mi sembra un po' semplice.
Certi sintomi possono persistere nel tempo anche dopo aver debellato l'infezione. La colorazione del meato uretrale non è sicuramente indicativa di infezioni uretrali ma comunque dovrebbe essere seguit nel tempo da un urologo. Una sintomatologia radicolare in un giovane mi convince poco
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
Utente
Buonasera,
vi ringrazio per le celeri risposte.
La cura antibiotica è stata cinque mesi fa; ammesso che la terapia sia stata efficace, per quanto tempo si protrarranno ancora i dolori perineali, minzionali e all'inguine?
Non c'è dubbio che mi rivolgerò direttamente al medico per l'alterazione cromatica del meato uretrale.
Vi ringrazio nuovamente per l'interessamento
cordiali saluti
vi ringrazio per le celeri risposte.
La cura antibiotica è stata cinque mesi fa; ammesso che la terapia sia stata efficace, per quanto tempo si protrarranno ancora i dolori perineali, minzionali e all'inguine?
Non c'è dubbio che mi rivolgerò direttamente al medico per l'alterazione cromatica del meato uretrale.
Vi ringrazio nuovamente per l'interessamento
cordiali saluti
[#4]
Gentile lettore,
in alcuni casi i sintomi di una infiammazione delle vie seminali, come è una prostatite, possono perdurare per diversi mesi e quindi si armi di pazienza e continui a monitorare tutta la sua situazione clinica con il suo urologo.
Cordiali saluti.
in alcuni casi i sintomi di una infiammazione delle vie seminali, come è una prostatite, possono perdurare per diversi mesi e quindi si armi di pazienza e continui a monitorare tutta la sua situazione clinica con il suo urologo.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 16/02/2012.
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