I calcoli renali, ma non
Buongiorno a tutti i gentilissimi dottori.
Sono una ragazza di 18 anni. A novembre sono stata operata per i calcoli renali, ma non con un bombardamento, ma i medici sono entrati direttamente con una sonda per frantumare il calcolo, e poi successivamente asportarmelo.
A fine operazione mi hanno detto che mi avevano lasciato dentro uno stens (non so come si scrive) in poche parole sarebbe un tubicino, che mi hanno lasciato dentro, e che mi avrebbero tolto dopo un mese. Oggi questo tubicino ce l'ho ancora dentro, e appena ricevo una chiamata dall'ospedale per darmi appuntamento, lo vado a togliere in day hospital.
La mia domanda che vi propongo é: a volte ho dei dolori all'altezza del rene, ma questo dolore è dovuto al tubicino che ho dentro? Oppure no? Nel senso, è una conseguenza, e poi una volta asportato non mi farà più male? Perché la cosa mi preoccupa un pochino. Grazie mille a chi mi risponderà, e mi scuso per il disturbo!
Distinti saluti!
Sono una ragazza di 18 anni. A novembre sono stata operata per i calcoli renali, ma non con un bombardamento, ma i medici sono entrati direttamente con una sonda per frantumare il calcolo, e poi successivamente asportarmelo.
A fine operazione mi hanno detto che mi avevano lasciato dentro uno stens (non so come si scrive) in poche parole sarebbe un tubicino, che mi hanno lasciato dentro, e che mi avrebbero tolto dopo un mese. Oggi questo tubicino ce l'ho ancora dentro, e appena ricevo una chiamata dall'ospedale per darmi appuntamento, lo vado a togliere in day hospital.
La mia domanda che vi propongo é: a volte ho dei dolori all'altezza del rene, ma questo dolore è dovuto al tubicino che ho dentro? Oppure no? Nel senso, è una conseguenza, e poi una volta asportato non mi farà più male? Perché la cosa mi preoccupa un pochino. Grazie mille a chi mi risponderà, e mi scuso per il disturbo!
Distinti saluti!
[#1]
Gentile lettrice,
i sintomi che lei lamenta possono essere legati ai problemi sempre da lei accennati ma ora, visto il tempo trascorso dall'intervento, si mobiliti e risenta il suo urologo per eventualmente rimuovere anche lo stent.
Cordiali saluti.
i sintomi che lei lamenta possono essere legati ai problemi sempre da lei accennati ma ora, visto il tempo trascorso dall'intervento, si mobiliti e risenta il suo urologo per eventualmente rimuovere anche lo stent.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#3]
Gentile Signorina,
questo tubicino, chamato "stent" oppure "endoprotesi ureterale" viene inserito quasi sempre dopo aver eseguito interventi endoscopici al rene o all'uretere, per calcoli renali od altre ragioni. Il motivo è la necessita di offrire una temporanea protesione all'ureter, una struttura anatomica molto sottile e delicata che comunque soffre un poco dopo il passaggio di strumenti, per quanto sottili, flessibili ed adoperati con la massima perizia ed attenzione. Se non si inserisse l'endoprotesi, si andrebbe più facilmente incontro al rischio di insorgenza di coliche dovute appunto all'irritazione dell'uretere, specie nelle prime 24-48 ore dall'intervento. L'endoprotesi è una struttura molto morbida e flessibile, ma l'organismo la percepesce comunque come un corpo estraneo, manifestando vari tipi di fastidi di intensità molto variabile da persona a persona, in base alla sensibilità, la soglia del dolore e ... la pazienza! Il disturbo più comune è un'irritazione vescicale, con frequente stimolo ad urinare, che ha quindi una causa meccanica e non infettiva. In alternativa, si possono percepire dei dolori a livello inguinale, addominale ed al fianco. Abbastanza tipico è il dolore al fianco che si può scatenare mentre si urina, poichè una piccola quantità di liquido risale il tubicino verso il rene, aumentando instantaneamente la pressione nelle sue cavità, cosa che viene percepita come molto dolorosa.
In conclusione, abbia ancora un po' di pazienza, vedrà che appena rimossa l'endoprotesi, i disturbi spariranno.
Saluti
questo tubicino, chamato "stent" oppure "endoprotesi ureterale" viene inserito quasi sempre dopo aver eseguito interventi endoscopici al rene o all'uretere, per calcoli renali od altre ragioni. Il motivo è la necessita di offrire una temporanea protesione all'ureter, una struttura anatomica molto sottile e delicata che comunque soffre un poco dopo il passaggio di strumenti, per quanto sottili, flessibili ed adoperati con la massima perizia ed attenzione. Se non si inserisse l'endoprotesi, si andrebbe più facilmente incontro al rischio di insorgenza di coliche dovute appunto all'irritazione dell'uretere, specie nelle prime 24-48 ore dall'intervento. L'endoprotesi è una struttura molto morbida e flessibile, ma l'organismo la percepesce comunque come un corpo estraneo, manifestando vari tipi di fastidi di intensità molto variabile da persona a persona, in base alla sensibilità, la soglia del dolore e ... la pazienza! Il disturbo più comune è un'irritazione vescicale, con frequente stimolo ad urinare, che ha quindi una causa meccanica e non infettiva. In alternativa, si possono percepire dei dolori a livello inguinale, addominale ed al fianco. Abbastanza tipico è il dolore al fianco che si può scatenare mentre si urina, poichè una piccola quantità di liquido risale il tubicino verso il rene, aumentando instantaneamente la pressione nelle sue cavità, cosa che viene percepita come molto dolorosa.
In conclusione, abbia ancora un po' di pazienza, vedrà che appena rimossa l'endoprotesi, i disturbi spariranno.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#7]
Utente
Buonasera gentilissimi Dottori. Oggi finalmente sono andata all'ospedale per rimuovere il famoso stent, e devo dire che va molto molto meglio. I dolori sono quasi del tutto spariti, a parte i piccoli fastidi che sento al rene dx, perché come mi ha spiegato il medico che mi ha operato oggi, avendo fatto l'operazione col mezzo di contrasto, sento un po' di dolore, perché il rene ora è un pochino infiammato. E quindi devo solo avere pazienza. Come cura mi ha detto di seguite per cinque giorni un antibiotico.
Il tachidol, nel caso ho dolore. E poi il Petrase per un mese due pastiglie al giorno.
Quanta pazienza per questi calcoli!
Ecco, una cosa che volevo chiederVi: Voi sapreste consigliarmi qualche acqua specifica per evitare i calcoli renali? Qualche marca intendo.... E poi dite che l'aloe vera può aiutare a non far formare più questo calcoli?
Grazie mille in anticipo e distinti saluti.
Il tachidol, nel caso ho dolore. E poi il Petrase per un mese due pastiglie al giorno.
Quanta pazienza per questi calcoli!
Ecco, una cosa che volevo chiederVi: Voi sapreste consigliarmi qualche acqua specifica per evitare i calcoli renali? Qualche marca intendo.... E poi dite che l'aloe vera può aiutare a non far formare più questo calcoli?
Grazie mille in anticipo e distinti saluti.
[#8]
Gentile Signorina,
per quanto riguarda il ruolo dell'acqua nella prevenzione dei calcoli, le propongo di leggere questo articolo, che spero le potrà chiarire qualche dubbio:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Sull'aloe vera non so dirle niente di preciso, ma mi sto accorgendo che sta guadagnando una certa popolarità tra i miei pazienti.
Saluti
per quanto riguarda il ruolo dell'acqua nella prevenzione dei calcoli, le propongo di leggere questo articolo, che spero le potrà chiarire qualche dubbio:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Sull'aloe vera non so dirle niente di preciso, ma mi sto accorgendo che sta guadagnando una certa popolarità tra i miei pazienti.
Saluti
[#9]
Gentile lettrice,
l'importante è bere acqua; se poi vogliamo essere proprio precisi si dovrebbe consumare preferibilmente acqua oligominerale.
Sull'aloe invece non ci sono ancora studi sufficientemente seri che ci possono aiutare ad indicargliela come un prodotto utile a tale scopo.
Ancora cordiale saluti.
l'importante è bere acqua; se poi vogliamo essere proprio precisi si dovrebbe consumare preferibilmente acqua oligominerale.
Sull'aloe invece non ci sono ancora studi sufficientemente seri che ci possono aiutare ad indicargliela come un prodotto utile a tale scopo.
Ancora cordiale saluti.
[#10]
Utente
Siete stati molto gentili davvero, ora provvederò a leggere l'articolo e cercherò di bere molta acqua! È quello l'importante. Mentre per far si che non compaiono calcoli renali ci sono delle diete da fare? Devo evitare qualche cibo in particolare?
Vi ringrazio ancora, e perdonate la mia insistenza e il mio disturbo.
Distinti saluti.
Vi ringrazio ancora, e perdonate la mia insistenza e il mio disturbo.
Distinti saluti.
[#11]
Gentile lettrice,
oggi si dà molta importanza a mantenere una buona idratazione, cioè a bere come indicato correttamente anche dal collega Piana nel suo articolo.
Sulle diete esiste ancora qualche controversia e comunque le indicazioni partono dopo aver fatto l'esame fisico-chimico del calcolo o dei calcoli in questione.
Un cordiale saluto.
oggi si dà molta importanza a mantenere una buona idratazione, cioè a bere come indicato correttamente anche dal collega Piana nel suo articolo.
Sulle diete esiste ancora qualche controversia e comunque le indicazioni partono dopo aver fatto l'esame fisico-chimico del calcolo o dei calcoli in questione.
Un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 6.6k visite dal 14/02/2012.
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