Smegma e irritazione: comparsa di fimosi progressiva acquisita in 12 ore ?
Buongiorni egr.i dottori,
sono un uomo di 33 anni.
Non ho mai avuto problemi o malattie nella zona del pene tranne una leggera sensibilità del glande durante la penetrazione, ma, ripeto, semplice sensibilità nei periodi di intensa attività sessuale (che ho portato avanti da quando avevo 14 anni senza problemi), fino a 1 giorno fa.
Queste settimane, per una lunga convalescenza post influenza, sono stato a letto, e ho sicuramente trascurato la normale igiene del pene.
Ieri sera mi sono masturbato e ho sentito dolore, soprattutto al momento finale: allora ho fatto scendere il prepuzio fin giù, e c'era molto smegma tutt'intorno alla radice del glande (solamente sotto, all'interno, non sopra il glande che invece era perfettamente pulito e di colore sano; nessuna chiazza o pustolina).
Ho pulito e mi sono messo a letto. Sentivo pizzicore, il prepuzio era apparentemente normale, come nei miei precedenti 33 anni.
Dopo qualche ora, al risveglio, vado a controllare, ed il prepuzio si era accartocciato, arrossato, come una corona, e provando a far uscire il glande, sentivo il prepuzio appiccicato al glande; con difficoltà e dolore sono riuscito a farlo uscire tutto fuori, e sulle pareti interne del prepuzio notavo rossori a venuzze (forse microlacerazioni), ed ancora un po'di smegma sotto il glande (non so se non lo avevo tolto tutto prima di addormentarmi).
Al che ho fatto un bidé caldo con infasil finché ogni traccia di smegma si è tolta. Ho lasciato a riposo. Poi ho riprovato dopo 3 ore: il prepuzio era serrato, come nelle foto della fimosi serrata (tutto questo a 16 ore dalla prima irritazione). Ho provato a far uscire il glande, con molto dolore. Non c'era più smegma (e non si è mai più presentato).
Adesso sono passate altre 8 ore, quindi esattamente 24 ore dalla prima irritazione (prima della quale il mio prepuzio era normale, di mezzo centimetro più lungo del glande sì, ma largo, elastico, liscio, e mi permetteva una perfetta erezione senza che il glande fosse minimamente coperto, solamente il frenulo era leggermente corto, ma ha funzionato per decenni).
Ora il prepuzio se non lo tocco per qualche ora si serra, se lo sblocco, resta comunque allungato e un po' a corona (è come se la carne fosse cresciuta e avvizzita) e il glande, che non si è infettato né ha avuto pustole o smegma attorno, a volte mi prude .
Ho chiamato l'urologo che, domani mi vedrà: dice di non mettere nulla e domani mi esaminerà, e che sicuramente dovrò mettere del Fimosin per pulire e lubrificare e che dovrò sottopormi a circoncisione se voglio che il disagio passi, e di cominciare a pensarci perché anche qui da noi la fanno.
Davvero in 24 ore sono passato a questa condizione a causa di mancata pulizia ?
L'urologo dice che una volta che la fimosi arriva, qualsiasi pasticca io voglia prendere, il prepuzio non torna mai indietro, caso mai peggiora, ed i rapporti sessuali andranno a peggiorare, soprattuto nel caso di un giovane che ha rapporti intensi.
E' davvero così, sempre ?
sono un uomo di 33 anni.
Non ho mai avuto problemi o malattie nella zona del pene tranne una leggera sensibilità del glande durante la penetrazione, ma, ripeto, semplice sensibilità nei periodi di intensa attività sessuale (che ho portato avanti da quando avevo 14 anni senza problemi), fino a 1 giorno fa.
Queste settimane, per una lunga convalescenza post influenza, sono stato a letto, e ho sicuramente trascurato la normale igiene del pene.
Ieri sera mi sono masturbato e ho sentito dolore, soprattutto al momento finale: allora ho fatto scendere il prepuzio fin giù, e c'era molto smegma tutt'intorno alla radice del glande (solamente sotto, all'interno, non sopra il glande che invece era perfettamente pulito e di colore sano; nessuna chiazza o pustolina).
Ho pulito e mi sono messo a letto. Sentivo pizzicore, il prepuzio era apparentemente normale, come nei miei precedenti 33 anni.
Dopo qualche ora, al risveglio, vado a controllare, ed il prepuzio si era accartocciato, arrossato, come una corona, e provando a far uscire il glande, sentivo il prepuzio appiccicato al glande; con difficoltà e dolore sono riuscito a farlo uscire tutto fuori, e sulle pareti interne del prepuzio notavo rossori a venuzze (forse microlacerazioni), ed ancora un po'di smegma sotto il glande (non so se non lo avevo tolto tutto prima di addormentarmi).
Al che ho fatto un bidé caldo con infasil finché ogni traccia di smegma si è tolta. Ho lasciato a riposo. Poi ho riprovato dopo 3 ore: il prepuzio era serrato, come nelle foto della fimosi serrata (tutto questo a 16 ore dalla prima irritazione). Ho provato a far uscire il glande, con molto dolore. Non c'era più smegma (e non si è mai più presentato).
Adesso sono passate altre 8 ore, quindi esattamente 24 ore dalla prima irritazione (prima della quale il mio prepuzio era normale, di mezzo centimetro più lungo del glande sì, ma largo, elastico, liscio, e mi permetteva una perfetta erezione senza che il glande fosse minimamente coperto, solamente il frenulo era leggermente corto, ma ha funzionato per decenni).
Ora il prepuzio se non lo tocco per qualche ora si serra, se lo sblocco, resta comunque allungato e un po' a corona (è come se la carne fosse cresciuta e avvizzita) e il glande, che non si è infettato né ha avuto pustole o smegma attorno, a volte mi prude .
Ho chiamato l'urologo che, domani mi vedrà: dice di non mettere nulla e domani mi esaminerà, e che sicuramente dovrò mettere del Fimosin per pulire e lubrificare e che dovrò sottopormi a circoncisione se voglio che il disagio passi, e di cominciare a pensarci perché anche qui da noi la fanno.
Davvero in 24 ore sono passato a questa condizione a causa di mancata pulizia ?
L'urologo dice che una volta che la fimosi arriva, qualsiasi pasticca io voglia prendere, il prepuzio non torna mai indietro, caso mai peggiora, ed i rapporti sessuali andranno a peggiorare, soprattuto nel caso di un giovane che ha rapporti intensi.
E' davvero così, sempre ?
[#1]
Caro Utente,
ha assunto dei farmaci antipretici, antinfiammatori e/o antibiotici nell'ultima settimana?
Ho la sensazione che il problema riferito sia da attribuirsi ad una reazione locale ai farmaci.
Cordialità.
ha assunto dei farmaci antipretici, antinfiammatori e/o antibiotici nell'ultima settimana?
Ho la sensazione che il problema riferito sia da attribuirsi ad una reazione locale ai farmaci.
Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Egr.o dottor Izzo, grazie della riposta lampo.
Come ha fatto a ricollegarla ad antibiotici ?
Io prendo Bassado 1 compressa al giorno da mesi perché ho dovuto curare una rosacea oculare che mi aveva portato a blefarite iperemica (me l'ha "guarita" -so che è cronica e che può sempre tornare, ma diciamo guarita e comunque non ci interessa qui -, forse avrei dovuto sospendere bassado appena sgonfiati gli occhi).
Comunque sì, la mia pelle è poco lipidica ovunque (feci anche il Roaccutan due anni fa, che mi ha reso la pelle più asciutta e più sensibile), a volte ho dissenteria, nonché insorte intolleranze alimentari (mi procurano dissenteria) al latte e derivati, alla pizza, alle pesche ed altro ma non pensavo fosse collegabile al prepuzio.
Comunque sì, ho assunto bassado per mesi, ed ho trascurato un po' la pulizia del glande queste settimane, e per natura ho il frenulo che leggermente tira, ma non avevo assolutamente un prepuzio che stringesse, si apriva, per decenni, totalmente ed in modo elastico scoprendo tutto il glande.
Non avevo fimosi fino a 26 ore fa.
Nella Sua esperienza dottore Lei sa che può scoppiare una fimosi così ? Senza recupero in qualche giorno ?
Che la causa sia il bassado o la scarsa igiene, visto che non ho avuto precedenti infezioni al pene, in 24h dall'esplosione del fenomeno non c'è possibilità di riavere un prepuzio elastico ?
Come ha fatto a ricollegarla ad antibiotici ?
Io prendo Bassado 1 compressa al giorno da mesi perché ho dovuto curare una rosacea oculare che mi aveva portato a blefarite iperemica (me l'ha "guarita" -so che è cronica e che può sempre tornare, ma diciamo guarita e comunque non ci interessa qui -, forse avrei dovuto sospendere bassado appena sgonfiati gli occhi).
Comunque sì, la mia pelle è poco lipidica ovunque (feci anche il Roaccutan due anni fa, che mi ha reso la pelle più asciutta e più sensibile), a volte ho dissenteria, nonché insorte intolleranze alimentari (mi procurano dissenteria) al latte e derivati, alla pizza, alle pesche ed altro ma non pensavo fosse collegabile al prepuzio.
Comunque sì, ho assunto bassado per mesi, ed ho trascurato un po' la pulizia del glande queste settimane, e per natura ho il frenulo che leggermente tira, ma non avevo assolutamente un prepuzio che stringesse, si apriva, per decenni, totalmente ed in modo elastico scoprendo tutto il glande.
Non avevo fimosi fino a 26 ore fa.
Nella Sua esperienza dottore Lei sa che può scoppiare una fimosi così ? Senza recupero in qualche giorno ?
Che la causa sia il bassado o la scarsa igiene, visto che non ho avuto precedenti infezioni al pene, in 24h dall'esplosione del fenomeno non c'è possibilità di riavere un prepuzio elastico ?
[#4]
Utente
buonasera egr.ii dottori,
aggiorno la mia situazione, che è peggiorata.
Il 7 febbraio 2012 , in séguito a sintomi di bruciore e restringimento del prepuzio come descritti dal mio primo messaggio, fui visitato dall' urologo dell'ospedale della mia città, che mi disse che avevo un anello fimotico (alla mia domanda "come può essermi venuto visto che non ce l'ho mai avuto in 33 anni anni?" non rispose con una causa, disse che ormai c'era) anello che, con l'erezione che avevo avuto due sere prima, aveva provocato una microlesione del prepuzio , visibile sull'asta.
Mi disse che il prepuzio si sarebbe rimarginato da solo e poi sgonfiato, e che non dovevo prendere nulla per os né mettere topici medicinali, bensì mi diede il sapone balanil per lavarmi e l'olio lubrificante vea per far scorrere il glande (da fare mattina e sera), ribadendo (dietro mie ripetute domande) che il glande era sano, roseo, pulito (il giorno prima mi si era raccomandato di non mettere alcun topico e di non fare il bidè per 24 ore in modo che durante la visita potesse vedere il pene per quello che era, purulento o meno; e infatti andai senza farmi il bidè: il glande era pulito, non aveva più smegma e non aveva chiazze). Per cui, a quella data, risultavo un semplice caso di anello fimotico da lubrificare senza alcuna infezione.
Così feci i lavaggi e l'idratazione. Ma, probabilmente per reazione allergica all'olio vea o non so per quale altro motivo, qualcosa non è andato, e dopo una settimana il glande si gonfiò, la punta mi dava fastidio anche solo camminando, era rosso (ma non c'erano macchiette rosse sulla superficie, era solo arrossato), avevo dolore durante la minzione.
Andai perciò il 22 Febbraio presso l'urologia del centro ospedaliero della capoluogo della mia regione, e il medico urologo mi diagnosticò una balanopostite (nata forse per l'olio vea), evidente dal fatto che sotto il glande c'era deposito bianco che era non smegma ma infezione, da curare per i primi 15gg con lavaggi di amuchina 5% diluita in 1 litro d'acqua e con copertura dell'intero glande con Gentalyn (non beta, niente cortisone), mattina e sera; e, per i 15gg successivi, lavaggi con acqua di rubinetto (non più amuchina) e sempre Gentalyn , sempre mattina e sera.
Questa cura, fatta per 1 mese, quindi conclusa 10 gg fa, effettivamente ha sgonfiato il prepuzio e il glande, e ha migliorato notevolmente il prepuzio che non è apparso più chiuso (mentre la paura era l'insorgere di una fimosi; ora sì è rimasto l'anello, ma il prepuzio almeno scorre).
Soltanto che il frenulo si è ormai accorciato, e il glande, appena sospeso il Gentalyn, sì è seccato, poi spellato e cosparso di macchioline rosse che andavano e venivano, e di micropuntini rossi in rilievo; in questa situazione, avere un rapporto sessuale o una masturbazione era molto doloroso, il pene diventava viola dopo 1 minuto di erezione.
Ma la cosa grave è sopraggiunta qualche giorno fa quando l'apertura uretrale si è divaricata e infiammata, lì ho avuto dolori alla minzione, ostacolo totale all'erezione (e il glande ancora costantemente rinsecchito e cosparso alternativamente di miacchioline rossee puntini) , ebbi così il sospetto che si trattasse ormai di uretrite.
Così ieri, 30 marzo, sono andato a fare i tamponi presso il reparto urologia del'ospedale della mia città (2 siringoni, dolorosissimi, tanto che per poter urinare dopo mi hanno fatto mettere nefluan dentro l'uretra) avrò i risultati dopodomani, e sempre dopodomani avrò i risultati del prelievo del sangue per la glicemia (invece i risultati per l'herpes li dànno dopo 10gg).
Dopodomani quindi avrò i risultati dei tamponi e della glicemia. Con la mia solita sfortuna, saranno sicuramente negativi (come per la maggioranza degli utenti che Vi hanno, stesse sorti), la speranza è ovviamente che il tampone sia positivo a qualcosa e rilevi la causa e mi possano così dare l'antibiotico mirato, ma sarebbe troppo facile (tra l'altro leggo qui di utenti cui, pur risultati positivi a un tampone, è stato prescritto un antibiotico, poi un altro, poi un altro senza poter guarire) .
La cosa che mi ha colpito è che l'urologo che mi ha fatto i 2 siringoni di tamponi, davanti alla mia domanda sul perché io ora abbia il glande totalmente spellato e corsparso di puntini rossi e chiazzette rosse, non ha saputo rispondere. Oggi, ho visitato un altro urologo, cui ho raccontato tutto questo, e che mi ha fatto notare che la mia dissenteria che porto avanti da molto tempo è probabilmente collegata all'uretra e quindi l'uretrite è subentrata alla balanopostite, e mi ha dato fermentici lattici e vitamina A, in attesa di sapere il responso dei tamponi dopodomani.
Alla mia domanda "e se sono negativi ? " mi ha risposto "li rifacciamo all'ospedale dove sto io" . La mia domanda a Voi -visto che chi mi ha visitato non ha risposto- è: è possibile che l'uso di Gentalyn crema mattina e sera per 30 gg mi abbia spellato il glande che, sensibilizzato, ha prodotto puntini e chiazzette rosse ? E' una reazione tipica?
Io soffro da 3 anni di pelle secca su tutto il corpo e il viso, secchezza dovuta a cure di eritrosi facciale. Oppure questi spellamento + puntini + chiazzette rosse sono più probabilmente i sintomi dell'infezione che ho in corso e che mi ha causato l'uretrite ?
Cordiali saluti
aggiorno la mia situazione, che è peggiorata.
Il 7 febbraio 2012 , in séguito a sintomi di bruciore e restringimento del prepuzio come descritti dal mio primo messaggio, fui visitato dall' urologo dell'ospedale della mia città, che mi disse che avevo un anello fimotico (alla mia domanda "come può essermi venuto visto che non ce l'ho mai avuto in 33 anni anni?" non rispose con una causa, disse che ormai c'era) anello che, con l'erezione che avevo avuto due sere prima, aveva provocato una microlesione del prepuzio , visibile sull'asta.
Mi disse che il prepuzio si sarebbe rimarginato da solo e poi sgonfiato, e che non dovevo prendere nulla per os né mettere topici medicinali, bensì mi diede il sapone balanil per lavarmi e l'olio lubrificante vea per far scorrere il glande (da fare mattina e sera), ribadendo (dietro mie ripetute domande) che il glande era sano, roseo, pulito (il giorno prima mi si era raccomandato di non mettere alcun topico e di non fare il bidè per 24 ore in modo che durante la visita potesse vedere il pene per quello che era, purulento o meno; e infatti andai senza farmi il bidè: il glande era pulito, non aveva più smegma e non aveva chiazze). Per cui, a quella data, risultavo un semplice caso di anello fimotico da lubrificare senza alcuna infezione.
Così feci i lavaggi e l'idratazione. Ma, probabilmente per reazione allergica all'olio vea o non so per quale altro motivo, qualcosa non è andato, e dopo una settimana il glande si gonfiò, la punta mi dava fastidio anche solo camminando, era rosso (ma non c'erano macchiette rosse sulla superficie, era solo arrossato), avevo dolore durante la minzione.
Andai perciò il 22 Febbraio presso l'urologia del centro ospedaliero della capoluogo della mia regione, e il medico urologo mi diagnosticò una balanopostite (nata forse per l'olio vea), evidente dal fatto che sotto il glande c'era deposito bianco che era non smegma ma infezione, da curare per i primi 15gg con lavaggi di amuchina 5% diluita in 1 litro d'acqua e con copertura dell'intero glande con Gentalyn (non beta, niente cortisone), mattina e sera; e, per i 15gg successivi, lavaggi con acqua di rubinetto (non più amuchina) e sempre Gentalyn , sempre mattina e sera.
Questa cura, fatta per 1 mese, quindi conclusa 10 gg fa, effettivamente ha sgonfiato il prepuzio e il glande, e ha migliorato notevolmente il prepuzio che non è apparso più chiuso (mentre la paura era l'insorgere di una fimosi; ora sì è rimasto l'anello, ma il prepuzio almeno scorre).
Soltanto che il frenulo si è ormai accorciato, e il glande, appena sospeso il Gentalyn, sì è seccato, poi spellato e cosparso di macchioline rosse che andavano e venivano, e di micropuntini rossi in rilievo; in questa situazione, avere un rapporto sessuale o una masturbazione era molto doloroso, il pene diventava viola dopo 1 minuto di erezione.
Ma la cosa grave è sopraggiunta qualche giorno fa quando l'apertura uretrale si è divaricata e infiammata, lì ho avuto dolori alla minzione, ostacolo totale all'erezione (e il glande ancora costantemente rinsecchito e cosparso alternativamente di miacchioline rossee puntini) , ebbi così il sospetto che si trattasse ormai di uretrite.
Così ieri, 30 marzo, sono andato a fare i tamponi presso il reparto urologia del'ospedale della mia città (2 siringoni, dolorosissimi, tanto che per poter urinare dopo mi hanno fatto mettere nefluan dentro l'uretra) avrò i risultati dopodomani, e sempre dopodomani avrò i risultati del prelievo del sangue per la glicemia (invece i risultati per l'herpes li dànno dopo 10gg).
Dopodomani quindi avrò i risultati dei tamponi e della glicemia. Con la mia solita sfortuna, saranno sicuramente negativi (come per la maggioranza degli utenti che Vi hanno, stesse sorti), la speranza è ovviamente che il tampone sia positivo a qualcosa e rilevi la causa e mi possano così dare l'antibiotico mirato, ma sarebbe troppo facile (tra l'altro leggo qui di utenti cui, pur risultati positivi a un tampone, è stato prescritto un antibiotico, poi un altro, poi un altro senza poter guarire) .
La cosa che mi ha colpito è che l'urologo che mi ha fatto i 2 siringoni di tamponi, davanti alla mia domanda sul perché io ora abbia il glande totalmente spellato e corsparso di puntini rossi e chiazzette rosse, non ha saputo rispondere. Oggi, ho visitato un altro urologo, cui ho raccontato tutto questo, e che mi ha fatto notare che la mia dissenteria che porto avanti da molto tempo è probabilmente collegata all'uretra e quindi l'uretrite è subentrata alla balanopostite, e mi ha dato fermentici lattici e vitamina A, in attesa di sapere il responso dei tamponi dopodomani.
Alla mia domanda "e se sono negativi ? " mi ha risposto "li rifacciamo all'ospedale dove sto io" . La mia domanda a Voi -visto che chi mi ha visitato non ha risposto- è: è possibile che l'uso di Gentalyn crema mattina e sera per 30 gg mi abbia spellato il glande che, sensibilizzato, ha prodotto puntini e chiazzette rosse ? E' una reazione tipica?
Io soffro da 3 anni di pelle secca su tutto il corpo e il viso, secchezza dovuta a cure di eritrosi facciale. Oppure questi spellamento + puntini + chiazzette rosse sono più probabilmente i sintomi dell'infezione che ho in corso e che mi ha causato l'uretrite ?
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Biongiorno dottore e grazie per la pronta risposta.
In questi 33 anni non ho mai avuto psoriasi; la mia pelle, di fototipo chiarissimo per natura (occhi azzurri e capelli biondo-rosso), non prende sole da anni (mi scotto e voglio prevenire tumori della pelle, mi padre ne ebbe uno) è biachissima sia in viso che su tutto il corpo, compresa la pelle esterna dei genitali, è tutta bianca; non ci sono chiazze rosse o squamate o argeentate o a gocce d'acqua e le mie unghie sono perfette; gomiti e ginocchia stanno apposto, è generalmente la pelle ad essere in questo periodo (che in effetti coincide con l'esplodere del glande secco riportato nel mio primo messaggio) ad essere, dicevo, secca sopratutto sul viso. La mia fronte e il naso sono le zone più secche, metto in continuazione la crema (semplice idratante calmante allo zinco) dermalibour, e la pelle se la beve. E' la stessa condizione che avevo quando ero sotto roaccutan (usato per 4 mesi e sospeso due anni fa) o il bassado (usato per qualche mese e sospeso 2 mesi fa, cioè la settimana prima della presentazione del glande secco), per curare l'eritrosi facciale, rimasta un pochino solo sul naso. Fatto sta che io da 2 mesi non assumo nulla per os (tranne integratori omega3 omega6), ma la mia pelle continua ad essere secca e in effetti, prima di infettarsi, anche il glande tendeva a essere un po' più asciutto del solito (con sensibilizzione durante i rapporti), così come le labbra o le narici, le mucose insomma. Secca e molto lenta a cicatrizzare, facile ad arrossarsi. Il tutto abbinato a ricorrente dissenteria e ad un'alimentazioni priva di latticini e priva di grassi: non assumo olio d'oliva o di semi o burro, mangio soprattutto proteine e pane, molto salmone e ho assunto per 5 mesi, fino a qualche giorno fa, forti dosi di omega 3omega 6 per curare la secchezza oculare. A ciò si aggiunga uno stato di vita molto stressato, ho lavorato e studiato moltissimo in questi mesi, senza tregua. Secchezza sì, ma sul corpo squame/macchie ecc tipiche dei vari tipi di psoriasi no. Esistono dottore casi in cui la psoriasi inizi dal solo glande e non abbia ancora segni sul resto del corpo a parte una generale secchezza di tutta la pelle indotta da farmaci?
grazie in anticipo, cordialmente
In questi 33 anni non ho mai avuto psoriasi; la mia pelle, di fototipo chiarissimo per natura (occhi azzurri e capelli biondo-rosso), non prende sole da anni (mi scotto e voglio prevenire tumori della pelle, mi padre ne ebbe uno) è biachissima sia in viso che su tutto il corpo, compresa la pelle esterna dei genitali, è tutta bianca; non ci sono chiazze rosse o squamate o argeentate o a gocce d'acqua e le mie unghie sono perfette; gomiti e ginocchia stanno apposto, è generalmente la pelle ad essere in questo periodo (che in effetti coincide con l'esplodere del glande secco riportato nel mio primo messaggio) ad essere, dicevo, secca sopratutto sul viso. La mia fronte e il naso sono le zone più secche, metto in continuazione la crema (semplice idratante calmante allo zinco) dermalibour, e la pelle se la beve. E' la stessa condizione che avevo quando ero sotto roaccutan (usato per 4 mesi e sospeso due anni fa) o il bassado (usato per qualche mese e sospeso 2 mesi fa, cioè la settimana prima della presentazione del glande secco), per curare l'eritrosi facciale, rimasta un pochino solo sul naso. Fatto sta che io da 2 mesi non assumo nulla per os (tranne integratori omega3 omega6), ma la mia pelle continua ad essere secca e in effetti, prima di infettarsi, anche il glande tendeva a essere un po' più asciutto del solito (con sensibilizzione durante i rapporti), così come le labbra o le narici, le mucose insomma. Secca e molto lenta a cicatrizzare, facile ad arrossarsi. Il tutto abbinato a ricorrente dissenteria e ad un'alimentazioni priva di latticini e priva di grassi: non assumo olio d'oliva o di semi o burro, mangio soprattutto proteine e pane, molto salmone e ho assunto per 5 mesi, fino a qualche giorno fa, forti dosi di omega 3omega 6 per curare la secchezza oculare. A ciò si aggiunga uno stato di vita molto stressato, ho lavorato e studiato moltissimo in questi mesi, senza tregua. Secchezza sì, ma sul corpo squame/macchie ecc tipiche dei vari tipi di psoriasi no. Esistono dottore casi in cui la psoriasi inizi dal solo glande e non abbia ancora segni sul resto del corpo a parte una generale secchezza di tutta la pelle indotta da farmaci?
grazie in anticipo, cordialmente
[#7]
Utente
Egr.o dottore,
dagli esami del sangue oggi ritirati, i valori di globuli bianchi, ves, gligemia, ferro, sono normali.
Il tampone invece, purtroppo, ha sviluppato (per ora) l'enterococco (come forse prevedibile dalla mia continua dissenteria, per la quale da due giorni sto prendendo iovis ).
Dopodomani sarà pronto l'antibiogramma, da cui si leggerà il numero di colonie e l'antibiotico adatto (ed eventuali altri microorganismi che dovessero aggiungersi).
L'urologo, informato di ciò, mi ha detto che a seconda dell'antibiogrammma mi darà l'antibiotico.
Leggo su enciclopedie mediche: Tra i batteri gram-positivi, quelli con maggiore resistenza agli antibiotici sono Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (-oxacillina), gli pneumococchi resistenti ai beta-lattamici e multiresistenti, gli enterococchi vancomicina-resistenti.
Leggo da numerosi messaggi di altri utenti risultati positivi all'enterococco, che a loro, curandosi con più cicli di diversi antibiotici, la situazione non è guarita ma peggiorata, e che da successivi tamponi che hanno dovuto fare (cosa che non sapevo, speravo di non dover mai più ripetere quell'esperienza in vita mia) sono risultati ulteriori peggiori infezioni.
Questo è il destino standard dottore?
Alla notizia, mio padre si è sentito male.
dagli esami del sangue oggi ritirati, i valori di globuli bianchi, ves, gligemia, ferro, sono normali.
Il tampone invece, purtroppo, ha sviluppato (per ora) l'enterococco (come forse prevedibile dalla mia continua dissenteria, per la quale da due giorni sto prendendo iovis ).
Dopodomani sarà pronto l'antibiogramma, da cui si leggerà il numero di colonie e l'antibiotico adatto (ed eventuali altri microorganismi che dovessero aggiungersi).
L'urologo, informato di ciò, mi ha detto che a seconda dell'antibiogrammma mi darà l'antibiotico.
Leggo su enciclopedie mediche: Tra i batteri gram-positivi, quelli con maggiore resistenza agli antibiotici sono Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (-oxacillina), gli pneumococchi resistenti ai beta-lattamici e multiresistenti, gli enterococchi vancomicina-resistenti.
Leggo da numerosi messaggi di altri utenti risultati positivi all'enterococco, che a loro, curandosi con più cicli di diversi antibiotici, la situazione non è guarita ma peggiorata, e che da successivi tamponi che hanno dovuto fare (cosa che non sapevo, speravo di non dover mai più ripetere quell'esperienza in vita mia) sono risultati ulteriori peggiori infezioni.
Questo è il destino standard dottore?
Alla notizia, mio padre si è sentito male.
[#9]
Utente
Egr.o dottor Izzo,
stamattina ho ritirato l'antibiogramma,
e quello che sembrava inizialmente un enterococco.. non è.
Risulta:
Pseudomonas aeruginosa di scarso sviluppo
e
Staphylococcus albo di discreto sviluppo
L'antibiogramma degli antibiotici è :
<< GENTAMICINA >4 R
IMIPENEM <=1 S
MEROPENEM <=1 S
TOBRAMICINA >4 R
AMIKACINA 8 S
AZTREONAM >16 R
CEFEPIME 8 S
CEFTAZIDIME 4 S
CIPROFLOXOCINA >1 R
LEVOFLOXOCINA >2 R
PIPERACILLINA >16 R
PIPERACILLINA+TAZOBACTAM > 16/4 R
MICETI = NEGATIVO
PER CEFEPIME E CEFTAZIDIME è NECESSARIA
UNA TERAPIA AD ALTO DOSAGGIO DI 2 GR X 3 DIE >>
L'urologo a cui oggi ho portato questi dati,
mi ha detto che è meglio fare 5 giorni e non 3,
e mi ha prescritto GLAZIDIM 1gr da fare
1 fiala intramuscolo ogni 12h per 5 giorni .
Stamattina mi sono già fatto fare la prima fiala, stasera faccio la seconda.
Spero che la mia pseudomonas aeruginosa venga debellata (almeno per la scarsa proliferazione),
a quanto pare essa è molto peggio dell'enterococco.. e infatti qui non basta curare per os ma serve intramuscolo..
Io ai polmoni non ho mai avuto nulla - finora -, ma agli occhi soffro da 2 anni di blefarite e spero che la pseudomonas non arrivi all'occhio, calcolando che io ho la pseudomonas da tempo e mi sono dovuto autodiagnosticare da solo (grazie anche a questo sito) che dovevo fare i tamponi (cosa che, chi mi diede la cura per la balanopostite non disse, nonostante il referto dica "il paziente lamenta forti dolori durante
la minzione" ... Tutto questo il 22 febbraio, cioè 40 giorni fa. Quaranta giorni di cura disattesa. E se non
mi fossi autodiagnosticato i tamponi - emulando quello che scrivono i vostri utenti - che sarebbe successo.. ?! )
Vedremo come andrà..
Immagino che a fine cura dovrò rifare i tamponi per vedere
cosa accade alla mia pseudomonas, vero ? Non ci sono altri modi per sapere se.. guarisco ?
cordiali saluti
stamattina ho ritirato l'antibiogramma,
e quello che sembrava inizialmente un enterococco.. non è.
Risulta:
Pseudomonas aeruginosa di scarso sviluppo
e
Staphylococcus albo di discreto sviluppo
L'antibiogramma degli antibiotici è :
<< GENTAMICINA >4 R
IMIPENEM <=1 S
MEROPENEM <=1 S
TOBRAMICINA >4 R
AMIKACINA 8 S
AZTREONAM >16 R
CEFEPIME 8 S
CEFTAZIDIME 4 S
CIPROFLOXOCINA >1 R
LEVOFLOXOCINA >2 R
PIPERACILLINA >16 R
PIPERACILLINA+TAZOBACTAM > 16/4 R
MICETI = NEGATIVO
PER CEFEPIME E CEFTAZIDIME è NECESSARIA
UNA TERAPIA AD ALTO DOSAGGIO DI 2 GR X 3 DIE >>
L'urologo a cui oggi ho portato questi dati,
mi ha detto che è meglio fare 5 giorni e non 3,
e mi ha prescritto GLAZIDIM 1gr da fare
1 fiala intramuscolo ogni 12h per 5 giorni .
Stamattina mi sono già fatto fare la prima fiala, stasera faccio la seconda.
Spero che la mia pseudomonas aeruginosa venga debellata (almeno per la scarsa proliferazione),
a quanto pare essa è molto peggio dell'enterococco.. e infatti qui non basta curare per os ma serve intramuscolo..
Io ai polmoni non ho mai avuto nulla - finora -, ma agli occhi soffro da 2 anni di blefarite e spero che la pseudomonas non arrivi all'occhio, calcolando che io ho la pseudomonas da tempo e mi sono dovuto autodiagnosticare da solo (grazie anche a questo sito) che dovevo fare i tamponi (cosa che, chi mi diede la cura per la balanopostite non disse, nonostante il referto dica "il paziente lamenta forti dolori durante
la minzione" ... Tutto questo il 22 febbraio, cioè 40 giorni fa. Quaranta giorni di cura disattesa. E se non
mi fossi autodiagnosticato i tamponi - emulando quello che scrivono i vostri utenti - che sarebbe successo.. ?! )
Vedremo come andrà..
Immagino che a fine cura dovrò rifare i tamponi per vedere
cosa accade alla mia pseudomonas, vero ? Non ci sono altri modi per sapere se.. guarisco ?
cordiali saluti
[#11]
Utente
Egr.o dottore,
aggiorno la mia situazione.
Da qualche giorno avverto fastidio ai testicoli, soprattutto al destro. Mi pare sia iniziato con la cura intramuscolo, non so dire se avessi fastidio già prima, ma sin dal primo giorno di iniezione, mi sono accorto del fastidio. Stamattina, terzo e penultimo giorno di cura con Glazidim, il fastidio è diventato dolore. I testicoli risultano non gonfi, ma se li tocco mi fanno male. A volte il dolore lo avverto senza muovermi, e poi se ne va. Sono andato a fare l'ecografia, e mentre muoveva il macchinario sui testicoli e premeva, mi dava accentuato fastidio.
Il medico che ha fatto l'ecografia dice che non risulta nulla, sulla carta ha scritto:
<< Borsa scrotale normostratificata. Indenne le lamine (parietale e viscerale) della vaginale propria. Presenza di scarsa quantità di liquido nei sacchi vaginali localizzato nel recesso funicolare. Testicoli entrambi in sede, ad ecostruttura omgeneamente ipoecogena, indenni da patologie focali >> .
Dottore, casisticamente è provata la comparsa di dolore ai testicoli come conseguenza dell'assunzione di Glazidim ad alte dosi (2 iniezioni al giorno) come cure di uretrite ?
cordiali saluti
aggiorno la mia situazione.
Da qualche giorno avverto fastidio ai testicoli, soprattutto al destro. Mi pare sia iniziato con la cura intramuscolo, non so dire se avessi fastidio già prima, ma sin dal primo giorno di iniezione, mi sono accorto del fastidio. Stamattina, terzo e penultimo giorno di cura con Glazidim, il fastidio è diventato dolore. I testicoli risultano non gonfi, ma se li tocco mi fanno male. A volte il dolore lo avverto senza muovermi, e poi se ne va. Sono andato a fare l'ecografia, e mentre muoveva il macchinario sui testicoli e premeva, mi dava accentuato fastidio.
Il medico che ha fatto l'ecografia dice che non risulta nulla, sulla carta ha scritto:
<< Borsa scrotale normostratificata. Indenne le lamine (parietale e viscerale) della vaginale propria. Presenza di scarsa quantità di liquido nei sacchi vaginali localizzato nel recesso funicolare. Testicoli entrambi in sede, ad ecostruttura omgeneamente ipoecogena, indenni da patologie focali >> .
Dottore, casisticamente è provata la comparsa di dolore ai testicoli come conseguenza dell'assunzione di Glazidim ad alte dosi (2 iniezioni al giorno) come cure di uretrite ?
cordiali saluti
[#12]
...non esiste una relazione tra la sintomatologia dolorosa,l'ecografia negativa e la terapia riferita...Credo convenga rifarsi unicamente al giudizio di uno specialista reale.Il web non può permettere di oggettivare un quadro clinico che non mi sembra definito in maniera chiara ed incontrovertibile.Cordialità.
[#13]
Utente
Egr.o dottore,
dopo 3 giorni di dolore, arrossamento e senso di peso ai testicoli (con ecografia negativa) contemporaneo al trattamento di 5 giorni di forti antibiotici intramuscolo per curare l'uretrite, ieri notte (che è stata anche l'ultima fiala di antibiotico iniettata) ho pensato di vedere se usciva (e di che colore) sperma. Effettuata una leggera e breve masturbazione, è uscito sperma normale; coincidenza o meno, dopo la masturbazione i testicoli non mi fanno più male. Ma l'apertura uretrale invece (che con gli antibiotici si era calmata) già durante la masturbazione si è ri-infiammata e ha preso a prudere per un giorno intero (nonostante la masturbazione sia stata lentissima, prudente e della durata di tre minuti, il fastidio è cominciato già al primo minuto); tutto ciò mi fa pensare che la mia uretrite dipenda da una prostatite, che spero abbia tratto giovamento dall' antibiotico selezionato dal tampone uretrale. Sto bevendo molto, e mi viene sempre da urinare, ma l'apertura uretrale resta sempre bagnata (di urina trasparente, mai pus), e oltre al dolore ai testicoli , sentivo pure il peso all'addome (sintomi questi due che ora sono scomparsi, è rimasto solo il bagnato sull'apertura uretrale, e la minzione non mi fa male). Non essendo passate neache 24 ore dall'ultima fiala intramuscolo penso che al momento qualsiasi esame di liquidi per la prostata sarebbe falsato (inoltre, l'urologo prima di farmi i tamponi, inserì anche la mano nell'ano per vedere se la prostata era gonfia e gli sembrò di no). Il fatto che testicoli e addome non facciano più male dovrebbe essere un buon segno. Appena passato l'effetto dell'antibiotico farò la routine per vedere la prostata. In tutto questo, mentre i testicoli non fanno più male, la pelle dello scroto è diventata molto secca e cadono tante squame (finora non ho mai avuto problemi allo scroto), non ci sono pustole ma c'è rossore diffuso sul lato sinistro, dove la pelle si è più raggrinzita ed esfoliata, come fosse pelle nuova molto sensibile: praticamente oggi, in un giorno solo, mi sono ritrovato gli slip pieni di frammenti di pelle morta, caduta di botto, lì dove c'era rossore e dolore nei 3 giorni precedenti . Nel frattempo pure la superficie del glande si è seccata ancora di più e tende a spellarsi ancora più velocemente, cosa che fa dall'inzio della cura. Preciso che ho effettuato patch test e risulto allergico solo agli acari (e soprattutto in questo periodo sto attentissimo all'igiene, e cambio ogni giorno slip di cotone bianco). Gomiti, ginocchia e mani non sono secchi né spellati. Le chiedo dottore, queste secchezze di glande e scroto possono ricondursi a uno stato post-infiammatorio associato alle secchezze tipiche indotte da antibiotico ?
cordiali saluti
dopo 3 giorni di dolore, arrossamento e senso di peso ai testicoli (con ecografia negativa) contemporaneo al trattamento di 5 giorni di forti antibiotici intramuscolo per curare l'uretrite, ieri notte (che è stata anche l'ultima fiala di antibiotico iniettata) ho pensato di vedere se usciva (e di che colore) sperma. Effettuata una leggera e breve masturbazione, è uscito sperma normale; coincidenza o meno, dopo la masturbazione i testicoli non mi fanno più male. Ma l'apertura uretrale invece (che con gli antibiotici si era calmata) già durante la masturbazione si è ri-infiammata e ha preso a prudere per un giorno intero (nonostante la masturbazione sia stata lentissima, prudente e della durata di tre minuti, il fastidio è cominciato già al primo minuto); tutto ciò mi fa pensare che la mia uretrite dipenda da una prostatite, che spero abbia tratto giovamento dall' antibiotico selezionato dal tampone uretrale. Sto bevendo molto, e mi viene sempre da urinare, ma l'apertura uretrale resta sempre bagnata (di urina trasparente, mai pus), e oltre al dolore ai testicoli , sentivo pure il peso all'addome (sintomi questi due che ora sono scomparsi, è rimasto solo il bagnato sull'apertura uretrale, e la minzione non mi fa male). Non essendo passate neache 24 ore dall'ultima fiala intramuscolo penso che al momento qualsiasi esame di liquidi per la prostata sarebbe falsato (inoltre, l'urologo prima di farmi i tamponi, inserì anche la mano nell'ano per vedere se la prostata era gonfia e gli sembrò di no). Il fatto che testicoli e addome non facciano più male dovrebbe essere un buon segno. Appena passato l'effetto dell'antibiotico farò la routine per vedere la prostata. In tutto questo, mentre i testicoli non fanno più male, la pelle dello scroto è diventata molto secca e cadono tante squame (finora non ho mai avuto problemi allo scroto), non ci sono pustole ma c'è rossore diffuso sul lato sinistro, dove la pelle si è più raggrinzita ed esfoliata, come fosse pelle nuova molto sensibile: praticamente oggi, in un giorno solo, mi sono ritrovato gli slip pieni di frammenti di pelle morta, caduta di botto, lì dove c'era rossore e dolore nei 3 giorni precedenti . Nel frattempo pure la superficie del glande si è seccata ancora di più e tende a spellarsi ancora più velocemente, cosa che fa dall'inzio della cura. Preciso che ho effettuato patch test e risulto allergico solo agli acari (e soprattutto in questo periodo sto attentissimo all'igiene, e cambio ogni giorno slip di cotone bianco). Gomiti, ginocchia e mani non sono secchi né spellati. Le chiedo dottore, queste secchezze di glande e scroto possono ricondursi a uno stato post-infiammatorio associato alle secchezze tipiche indotte da antibiotico ?
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 49.4k visite dal 06/02/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?