Enuresi notturna

Buonasera,sono una mamma molto preoccupata,per mio figlio.Ha 16 anni e soffre di enuresi notturna.All'età di un anno è stato sottoposto ad intervento chirurgico,per ipospadia.L'intervento è andato bene,ma ad oggi ha sempre questo problema tutte lr sere bagna il letto.Ci sono stati sporadici episodi in cui non è successo per una settimana,ma poi ha ricominciato di nuovo.Dopo l'operazione e successivi controlli non era emerso nulla di patologico.Mi hanno sempre detto che da grande le andava via da sola.Gli ultimi controlli che ha fatto ,una lastra alla colonna (sinceramente non ricordo il nome esatto e poi ha effettuato la flussimetria,che era nella norma.Mi avevano anche detto di abituarlo a svegliarsi ogni 3 ore a notte per mandarlo in bagno.poi sentendo un altro parere mi hanno consigliato un piccolo strumento con dei sensori ,attaccati alle mutandine che appena si bagnava suonava,(non ricordo il nome) ,siccome il problema persiste come devo fare?
Sono molto preoccupata , visto che non è più un bambino ,questo problema lo condiziona molto anche a livello psicologico.E stato visto anche da uno psicologo quando era più piccolo ma non ha risolto niente.Sono molto preoccupata mi potete dare un consiglio? Ci sono altre analisi da fare,o può dipendere dall'operazione che ha fatto ad 1 anno? Ringrazio anticipatamente e spero di essere stata chiara nello scrivere.Attendo una risposta.Di nuovo grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Gentile lettrice,

lasci perdere l'intervento chirurgico per correggere l'ipospadia.

Il problema di suo figlio, da quello che ci racconta e tutte le valutazioni urologiche nella norma, sembra avere una chiara base psicologica e quindi il consiglio, da questa postazione, è quella di sentire o meglio risentire un esperto psicologo.

Un consiglio pratico poi molto utilizzato e seguito è quello di allontanare il ragazzo dalla famiglia, in cui finora sembra aver vissuto per diversi mesi, magari ospitato da parenti, amici o altre persone ben conosciute.

Cordiali saluti.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
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Grazie prima di tutto per la risposta. Le volevo far sapere che ho già provato a fare questa (diciamo prova).a mandarlo a casa di amici .ma sinceramente si vergogna per paura che possa proprio accadere.e quindi non vuole andare.Proverò a risentire uno psicologo .Grazie di nuovo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Il gioco è proprio questo di mandarlo in un ambito relativamente protetto ma che non sia quello abituale "ultraprotetto" di sempre; una volta c'erano le famose e "drammatiche" colonie estive che spesso peròerano un "aiuto" .

Comunque rifare un percorso psicologico mirato è forse ancora la soluzione più saggia da seguire.