Trauma penieno
Buonasera, sono un ragazzo di 34 anni di Milano.
Alla fine di novembre 2011, durante un rapporto sessuale, il pene, fuoriuscendo, si è piegato provocandomi dolore al momento. Nei giorni seguenti ho avvertito dolore all'erezione e una sensazione di calore in zona perineale. Mi sono subito recato dal medico di base e successivamente, il 19 dicembre, da uno specialista che mi ha prescritto una ecografia peniena ed ecocolor doppler penieno basale e nel frattempo l'assunzione di vitamina E. Ho iniziato da subito ad assumere la vit E ed, a gennaio, ho fatto una Ecotomografia peniena dalla quale risulta "Esame condotto in condizioni basali. Tessuto cavernoso bilateralmente omogeneo normoecogeno. Albuginea regolare. Setto cavernoso regolare, eccetto il III° medio-prossimale destro ove è presente nodulo a margini irregolari non vascolarizzato iperecogeno di 4x2x7 mm (in corrispondenza del piccolo nodulo settale palpabile, verosimile esito trauma) da ricontrollare nel tempo. Normoflusso arterioso cavernoso basale bilaterale". Dopodichè lo specialista mi ha confermato la cura con vitamina E per altri tre mesi. Personalmente ho notato nel tempo una diminuzione del dolore, ma ad oggi (4 febbraio) durante le erezioni mattutine (le uniche perchè evito di farlo stimolare) è visibile un incurvamento (credo in corrispondenza del nodulo) e se cerco di spostarlo fino ad essere perpendicolare col corpo sento prima fastidio e poi dolore. Sono preoccupato perchè sono già due mesi di cura e tranne che per il dolore che è diminuito, noto che quella parte indurita (il nodulo) non tende a riassorbirsi. Quindi mi chiedo se si rissorbirà e se è possibile aiutare o velocizzare il riassorbimento con qualche altra cura. Se non si dovesse riassorbire, cosa è possibile fare? Non vorrei che fosse la malattia di peyronie...
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
Alla fine di novembre 2011, durante un rapporto sessuale, il pene, fuoriuscendo, si è piegato provocandomi dolore al momento. Nei giorni seguenti ho avvertito dolore all'erezione e una sensazione di calore in zona perineale. Mi sono subito recato dal medico di base e successivamente, il 19 dicembre, da uno specialista che mi ha prescritto una ecografia peniena ed ecocolor doppler penieno basale e nel frattempo l'assunzione di vitamina E. Ho iniziato da subito ad assumere la vit E ed, a gennaio, ho fatto una Ecotomografia peniena dalla quale risulta "Esame condotto in condizioni basali. Tessuto cavernoso bilateralmente omogeneo normoecogeno. Albuginea regolare. Setto cavernoso regolare, eccetto il III° medio-prossimale destro ove è presente nodulo a margini irregolari non vascolarizzato iperecogeno di 4x2x7 mm (in corrispondenza del piccolo nodulo settale palpabile, verosimile esito trauma) da ricontrollare nel tempo. Normoflusso arterioso cavernoso basale bilaterale". Dopodichè lo specialista mi ha confermato la cura con vitamina E per altri tre mesi. Personalmente ho notato nel tempo una diminuzione del dolore, ma ad oggi (4 febbraio) durante le erezioni mattutine (le uniche perchè evito di farlo stimolare) è visibile un incurvamento (credo in corrispondenza del nodulo) e se cerco di spostarlo fino ad essere perpendicolare col corpo sento prima fastidio e poi dolore. Sono preoccupato perchè sono già due mesi di cura e tranne che per il dolore che è diminuito, noto che quella parte indurita (il nodulo) non tende a riassorbirsi. Quindi mi chiedo se si rissorbirà e se è possibile aiutare o velocizzare il riassorbimento con qualche altra cura. Se non si dovesse riassorbire, cosa è possibile fare? Non vorrei che fosse la malattia di peyronie...
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
[#1]
Caro Utente,continui a seguire i consigli dello specialista di riferimento e si allontani da paure ingiustificate.Non è in alcun modo profetizzabile l'avvento di una IPP ,confortati dall'esito dell'ecodoppler penieno.L'assenza di dolenzia in erezione tranquillizza.Le sconsiglio di attuare qualsiasi manovra manuale...Ci aggiorni in seguito.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la celerità nel rispondere. In realtà la dolenzia in erezione è andata via lentamente. Tuttavia il dolore è presente nelle manovre iniziali dell'atto sessuale, per cui nell'unica volta che ho provato mi sono fermato. Credo che se il nodulo non si dovesse riassorbire completamente, il dolore non mi permetterebbe l'atto sessuale. Sarà solo questione di tempo?... In tutti i casi vi aggiornerò in caso di novità o, comunque, tra qualche mese.
Ringraziandola nuovamente, le porgo distinti saluti.
Ringraziandola nuovamente, le porgo distinti saluti.
[#4]
Utente
Buonasera,
ormai è passato poco più di un anno e dopo un pò di mesi le cose sono migliorate fino alla completa scomparsa del dolore. Tuttavia, l'incurvamento (in erezione), dapprima, è migliorato fino ad essere percepibile solo al tatto e, successivamente, specie negli ultimi due mesi, sembra sia sempre più marcato (in gradi direi una decina). Vi chiedo, quindi, se è possibile una ricaduta, un nuovo peggioramento? Dovrò tornare dallo specialista e fare altri accertamenti?
Come sempre, vi ringrazio per la disponibilità.
ormai è passato poco più di un anno e dopo un pò di mesi le cose sono migliorate fino alla completa scomparsa del dolore. Tuttavia, l'incurvamento (in erezione), dapprima, è migliorato fino ad essere percepibile solo al tatto e, successivamente, specie negli ultimi due mesi, sembra sia sempre più marcato (in gradi direi una decina). Vi chiedo, quindi, se è possibile una ricaduta, un nuovo peggioramento? Dovrò tornare dallo specialista e fare altri accertamenti?
Come sempre, vi ringrazio per la disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 04/02/2012.
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