Un esame colturale delle urine
Saluto con gratitudine la vostra lodevole iniziativa e passo a descrivervi il problema: sono un uomo di 57 anni e dai primi di dicembre del 2011 accuso problemi alle vie urinarie. Avvertivo, nei primi giorni, lo stimolo di urinare e durante la minzione accusavo lievi bruciori, ma dopo aver urinato lo stimolo non cessava; il problema persisteva anche di notte. Mi rivolsi al medico curante che mi prescrisse un esame colturale delle urine (esito del giorno 2/12: negativo). Quindi mi prescrisse una visita urologica, e nel frattempo di assumere del Monuril e di bere molta acqua; il Monuril fu efficace, ma dopo tre giorni il problema si ripresentò. Riferii la cosa al medico curante che mi prescrisse di rifare l’esame colturale, che feci presso un altro laboratorio, (esito del giorno 13/12: negativo), e nel frattempo di assumere del Cistalgan e di bere molta acqua. Ebbi dei miglioramenti alternati a giorni di ritorno del disturbo. Il giorno 16, presso la ASL, riuscii fare la visita urologica e ricordo che quel giorno non avevo disturbi (esito dopo esplorazione rettale: si consiglia visita nefrologica e chirurgica – per controllo ano e colon; esame colturale dello sperma; si consiglia Permixon 1cp al dì per 30 gg.). Riportai il tutto al medico curante (quel giorno trovai il sostituto che lo sostituì sino al giorno 09/01/2012) e quindi interruppi il Cistalgan (mi sentivo meglio e non feci le visite e gli esami consigliati) e per diversi giorni presi il Permixon. Purtroppo, il disturbo piano piano, nonostante la molta acqua che bevvi, si fece sempre più prorompente e dopo 2 notti insonni la mattina presto del 27/12 mi presentai al pronto soccorso del Policlinico (esito dopo ecografia: reni nella norma; vescica completamente vuotata dopo l’ultima minzione; si consiglia Unidrox 600 1 cp al dì per 14 gg; Aulin al bisogno; Xatral 1 cp ogni sera; richiedere visita urologica tra 60 gg.). Rientrai a casa e verso le ore 10:30 mentre mingevo sentii e vidi uscire un calcolo della dimensione di un grosso chicco di riso. Presi Unidrox per 6 giorni, sino al 01/01/12, ma non apprezzai nessun lieve miglioramento. Il giorno 02/01/12 con urgenza contattai un urologo, per una visita privata (non potevo aspettare i tempi di prenotazione della ASL), e telefonicamente gli descrissi il mio problema della irruente e continua necessità di andare a orinare sia di giorno che di notte – che sentivo un continuo lieve bruciore interno all’uretra e al glande – che dopo la minzione, senza bruciore, sentivo sempre irruente lo stesso stimolo – che accusavo bruciore anche all’ano e sentivo come una spinta nella parte perineale; mi consigliò di assumere del Ciproxin 500 1 cp al dì per 6 gg., di mangiare in bianco, di bere molta acqua, ed ebbi l’appuntamento per il giorno 09/01. Il giorno 09/01 mentre venivo visitato (preciso che dal giorno prima non accusavo più disturbi e stavo molto meglio), inoltre, riferii di essere una persona ansiosa, che soffrivo di Colon irritabile, e che il giorno 27/12 espulsi un calcolo; chiesi se questo contribuiva a complicare il quadro clinico avendomi raschiato all’interno la vescica, l’uretra e il glande; mi rispose che era certamente una complicazione, (esito dell’esame con esplorazione visiva di tutta la zona anale e genitale, ecografia ai reni, alla vescica e prostata; ecografia transrettale: prostata ingrossata, reni nella norma, vescica vuotata dopo l’ultima minzione; si consiglia di interrompere il Ciproxin, di assumere lo Xatral la sera ed eventualmente, al bisogno, una bustina di Aulin od OKI). Riferii il tutto al medico curante, al suo rientro il giorno 09/01, e questi mi disse che avevo “sottovalutato” la necessità di fare l’esame colturale dello sperma, mentre andava fatto al più presto, e che l’assunzione del Ciproxin 500 mi ritardava ulteriormente l’esame, già consigliatomi nella prima visita urologica. Il giorno 10/01 partecipai ad una festa di famiglia e sentendomi bene, ed a mio parere ormai guarito, decisi di bere un po’di alcoolici (non l’avessi mai fatto). Il giorno 11/01, dalle ore 16:00 circa (preciso che un’ora prima feci l’amore con mia moglie), piano piano, fino a sera ripresero con irruenza i disturbi. Il giorno 12/01 mia moglie ricevette l’esito di un pap test, effettuato due mesi prima presso un consultorio famigliare, nel quale era riportata l’infezione da CANDIDA; il ginecologo le prescrisse l’assunzione di Zoloder 200 (fluconazolo - 1 cp, dopo il pranzo, ogni 2 gg. per una settimana e di seguito 1 cp a settimana per 3 settimane). Il giorno 12/01 anch’io riferii la cosa all’urologo e questi mi prescrisse di fare la stessa terapia con lo Zoloder per una settimana, insieme allo Xatral ogni sera, e l’OKI al bisogno per non più di 5 gg. . Ho preso Zoloder ma, piano piano, sino a sera ho accusato bruciore interno all’uretra e al glande, un bisogno continuo e irruente di orinare, un calore allo scroto, al glande e intorno all’ano. Il giorno 16/01 ho riferito il tutto all’urologo ed ho ri-chiesto se era possibile che il raschio lasciato dal calcolo era ancora concausa di tanti disturbi; mi ha risposto che era possibile ed ha aggiunto di completare la terapia con lo Zoloder solo per una settimana e di continuare con lo Xatral e l’OKI al bisogno. Al momento che scrivo ho i disturbi innanzi detti, e non posso uscire di casa perché bevo molta acqua e vado continuamente ad orinare !! Ma la cosa più tragica è la notte….. !!!!!!! Cosa mi consigliate ??? Aspetto una vostra gradita risposta, Grazie !
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Gent.le utente,
ho letto attentamente la sua lunga e precisa descrizione e penso che debba rimanere in contatto con l'urologo curante e continuare ad avere un colloquio con lui.La cura della prostatite è lunga e abbisogna di rigorose regole e consigli di vita oltre che di cure, ma soprattutto una continuità di cure.
Cordiali saluti
ho letto attentamente la sua lunga e precisa descrizione e penso che debba rimanere in contatto con l'urologo curante e continuare ad avere un colloquio con lui.La cura della prostatite è lunga e abbisogna di rigorose regole e consigli di vita oltre che di cure, ma soprattutto una continuità di cure.
Cordiali saluti
Dott.Roberto Mallus
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.2k visite dal 18/01/2012.
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