Calcolo rene di 14mm

salve è più di un anno che soffro con dei forti dolori al fianco dx che partono dalla metà della schiena fino a davanti.
Ho effettuato diverse analisi e visite ma non sono mai riusciti a capire cos'è.....fino a quando ho ritirato le analisi delle urine e avevo tracce di proteine, emoglobina +++, globuli rossi 315 (parametro 0-15) così ho deciso di fare un'altra eco ai reni (nelle precedenti non era stato riscontrato niente) e mi hanno trovato molta renella nel rene sx e dx ed un calcolo di più di 13mm nel rene dx.
L'ecografo mi ha detto che un calcolo di queste grandezze è da levare con un intervento.
Volevo sapere come si deve intervenire in questo caso?
grazie mille
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Egregio signore, la prima cosa da fare è una indagine di "imaging" più adeguata della situazione che possa permettere di pianificare un trattamento. Quest'ultimo dipende non solo dalla sede del calcolo ma anche dalla sua dimensione e dalla morfologia delle vie urinarie escretrici (calici, bacinetto renale e uretere). In condizioni standard si può effettuare una urografia ovvero una TAC con mezzo di contrasto. La scelta del trattamento infine, dipende in parte dalle scelte e dalle abilità personali del Suo urologo curante. In linea di massima un calcolo di 14 -15 mm può essere campo d'azione sia per litotrizia extracorporea (ESWL), che litotrizia endorenale o caliciale ed infine percutanea (PCNL), ma ribadisco che prima bisogna valutare la situazione. Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
gentile utente la scelta del trattamento dipende non solo dalla grandezza del calcolo ma anche dalla sua posizione, in quatto un calcolo di tale grandezza può essere affrontato con una ESWL

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
a margine di quanto indicato dai miei Colleghi, le ricordo che il trattamento dei calcoli renali di misura intermedia (come quello di cui lei è portatore) dipende dalla sua disponibilità di tempo da dedicare alla risoluzione del problema. Mi spiego meglio. Chi conduce una vita attiva e di responsabilità potrebbe essere pesantemente disturbato dall'insorgenza di coliche ed altre complicanze e desidera certamente risolvere il problema nel minor tempo possibile, anche a fronte della necessità di eseguire un intervento un poco più invasivo. Chi invece ha disponibilità di tempo e non ha grandi impegni, si può magari permettere di prendersela con maggiore calma, affrontando il caso con un trattamento meno invasivo, ma dai risultati meno prevedibili, almeno nell'immediato. Questa in sostanza la differenza tra aggredire il calcolo con un intervento endoscopico (ureteroscopia) o con un trattamento col le onde d'urto (ESWL).
I Colleghi che si occuoeranno del suo caso certamente le porranno questo genere di domande, pertanto è meglio che inizi a pensare cosa sia più coveniente per lei.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte date,
lunedì ho appuntamento con l urologo e sinceramente spero che decida per la soluzione più sbrigativa perchè dopo un anno di dolori costanti non vedo l ora che finisca tutto.
Grazie mille
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Utente
Utente
Buonasera,
ho fatto oggi la vista dall urologo e mi ha detto che il calcolo è posizionato centralmente e dice che dovrò fare un eco tridimensionale x vederlo meglio perchè potrebbe essere anche più grande. Dice che x lui si può fare tranquillamente con le onde d urto (perchè con l intervento si deve tagliare il rene), il problema sta nel fatto che lui lavora in clinica e il costo è elevato, ma è l unica soluzione perche il trattamento non lo fanno in ospedale perchè la usl non lo passa. Vorrei chiedervi se questa cosa è vera.
Grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
premesso che le indicazioni al tipo di intervento vengono poste dallo specialista in base alle sue competenze e disponibilità tecniche, le devo dire che per un calcolo di queste dimensioni l'approccio chirurgico tradizionale a cielo aperto non è più da considerarsi appropriato, tranne rarissime eccezioni. Certamente le onde d'urto invece sono invece indicate, anche se siamo ai limiti superiori delle dimensioni per ottenere un risultato soddisfacente in un tempo accettabile. Le alternative sono l'approccio percutaneo (attraverso il fianco) oppure quello endoscopico retrogrado attraverso le vie urinarie naturali (ureteroscopia). Quest'ultimo approccio è quello che io ritengo più opportuno, ma ovviamente è solo una mia opinione personale e non fa assolutamente testo in questa sede.
Le ho già espresso nel mio precedente consulto quali siano gli altri fattori che possono condizionare la scelta.
Mi sembra strano che nella zona di Roma non vi sia la possibilità di eseguire un trattamento con le onde d'urto in regime convenzionato con il SSN. Forse potrebbe valere la pena di informarsi.

Saluti.
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Utente
Utente
Infatti questa mattina mi sono informato e mi hanno detto che quello che mi ha detto il dott non è vero e quasi tutti gli ospedali lo fanno a carico del ssn o al massimo in alcune strutture pagando il ticket. Mi è stato anche sconsigliato di fare le onde d urto, sia x i motivi da lei scritti sopra e anche perchè la percentuale di riuscita in una sola volta non è tantissima. Purtroppo mi sono affidato al medico sbagliato che credeva di aver trovato un pollo disposto a pagare 3000 euro x una prima seduta e 2000 x la seconda (vista la grandezza una sola non bastava).
La ringrazio molto x la sua disponibilità.
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Utente
Utente
Salve ho effettuato un intervento lunedì 13 in ureteroscopia con laser e successiva applicazione dello stent per la rimozione di un calcolo renale di 15mm e due nell uretere.
Fino a ieri era tutto normale apparte un pò di dolore dopo che urino, poi ieri pomeriggio ha iniziato a farmi malissimo il fianco con dolore al fianco fino al inguine, brividi di freddo e difficoltà ad urinare durante questi dolori.
Ieri sera sono andato dall urologo che mi ha in cura e dopo avermi fatto l'eco dice che il rene risulta rigonfiato però nulla di preoccupante e di aspettare lunedì per andare a studio per la rimozione dello stent.
Questa notte sono ripresi e solo dopo essermi fatto un altra puntura di toradol sono diminuiti.
Questa mattina il colore delle mie urine sono rosse e sono usciti dei piccoli coaguli di sangue.
Volevo sapere da voi se è normale tutto questo e se la rimozione dello stent può essere fatta tranquillamente in uno studio privato o bisogna farla in ospedale.
Grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
i disturbi che lei riferisce sono compatibili con la presenza dello stent, che è di solito abbastanza fastidiosa, ma sopportata ovviamente in modo assai variabile da soggetto a soggetto. Anche la presenza di tracce di sangue nelle urine è ... compreso nel prezzo! Vedrà che queste cose spariranno d'incanto con la rimozione dello stent. Per quanto riguarda questa manovra, può essere effettuata con la semplice trazione dei fili collegati all'estremità vescicale dello stent (se sono sono stati utilizzati, come è ad esempio mia abitudine) oppure utilizzando un sottile strumento endoscopico flessibile. Entrambe le cose possono essere effettuate anche ambulatorialmente, non necessitando di anestesia.

Saluti
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Utente
Utente
grazie per la risposta