Prostatite e tampone uretrale

Salve.
Sono 3 mesi che soffro di prostatite.
Ho fatto 3 cicli di cure ma ho ancora dolore all'epididimo sinistro e forte fastidio nella zona perineale, vado ad urinare molto spesso e a volte sento un leggero bruciore alla base del pene e del glande.
La spermiocoltura è risultata negativa cosi come l'urinocoltura.
Ora sto aspettando i risultati del tampone.
La cosa SCONCERTANTE è che il giorno del tampone ho trattenuto la pipi per 6 ore (anche se all'ospedale non mi hanno dato indicazioni e mi hanno detto che non serviva assolutamente preparaziome)...e vi assicuro che 6 ore sono un tempo infinito dato che vado ad urinare ogni ora...
Arrivato in ospedale mi hanno detto che dovevo raccogliere ancora le urine...quando gli ho chiesto se potevo fare prima il tampone per non lavar via con l'urina eventuali batteri mi hanno detto di no e mi hanno fatto raccogliere le urine... Ora, non è che ho subito il male atroce del tampone e non è servito a niente perchè dovevo fare prima quello?
Visto che poi l'unico modo per avere una visita in tempi decenti è a pagamento non vorrei buttare 100 euro per sentirmi dire "non hai niente" anche se in realtà potrebbe non essere cosi!
Ultima cosa... da un eco al''addome sono risultate delle calcificazioni prostatiche...cosa sono lo so ma che sintomi possono dare? Possono essere eliminate?...o per lo meno possono essere eliminati i sintomi (se ne danno)?
Grazie mille! Vi chiedo un aiuto perchè sono disperato! letteralmente!
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Gentile utente, normalmente le metodiche di racolta di muco uretrale mediante tampone prevedono proprio di non urinare per almeno 3-4 ore prima, quindi quello che Le è successo lascia un pò perplessi. Le calcificazioni possono essere comunque il segno di una pregressa prostatite più che di una in atto. Tutto sommato Le converrebbe ripetere il tampone ed effettuare almeno una spermiocoltura. Meglio sarebbe un test di Stamey, ma per questo deve concordare la procedura con un urologo.In tal modo si potrebbe tipizzare al meglio la sintomatologia attribuita a prostatite. Cordali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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Utente
Utente
La cosa che mi lascia ancora piu sbalordito è il fatto che chiamando in ospedale al reparto urologico per un chiarimento è stato proprio un urologo a dirmi letteralmente "non so se serve una preparazione...se al centro prelievi le hanno detto così vuol dire che è giusto così"...MA SCHERZIAMO!?!? Lo so io stesso che non bisogna assumere antibiotici e antimicotici per 10 15 gg...lo so io che non devo avere rapporti sessuali per 24 ore e non devo urinare per 6!
La prego mi dia un consiglio...cambio struttura ospedaliera?
Io sono già terrorizzato di mio per il fatto di avere questa patologia...se in più so che mi stanno curando persone poco competenti (magari mi sbaglio) sono ancora più in ansia...
Oltretutto le fitte all'epididimo stanno peggiorando soprattutto durante l'eiaculazione e ho dei dolori taglienti al basso ventr e soprattutto sopra il pene...sono normali sintomi? Non è niente di preoccupante? Non rischio che facendo passare tempo prezioso resto "segnato a vita"?
Le chiedo unultima cosa....come faccio a trovare un bravo urologo nella mia zona? (sono della prov. di Bergamo)
Non so se potrà rispondere a tutto ma davvero non so piu cosa fare! penso mi stia venendo anche un po di depressione...non riesco a dormire bene, mi vengono leggeri attacchi di panico...è mai possibile che non si riesca a venire a capo di sta cosa?
La ringrazio anticipatamente...Buon giorno!
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Caro giovane, non mi pare il caso di perdere la calma. Tampone non preceduto da minzione lo può comunque fare (non deve mica giurare che ha urinato da poco!), idem spermiocoltura. Cominci da tali indagini poi, in base ai risultati si vedrà. Non è il caso di pensare di essere segnato a vita, stia tranquillo e si attivi per l'esecuzione degli esami suddetti. Cordiali saluti e incoraggiamenti
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Utente
Utente
Grazie mille...il fatto è che l'urina non è che me la fanno fare...gli serve un campione quindi devo raccoglierla per forza e quindi urinare prima del tampone...
io ho pensato che magari contano sul fatto che se l'urina lava via i batteri li ritrovano appunto nel campione di urina...ma mi sembra comunque una cosa insolita dato che potrebbero comunque farmi prima il tampone...
La spermiocoltura l'avevo già fatta, mi amnca solo il tampone.
Ma quindi il peggiorare di questi sintomi non implica un peggioramento che può diventare grave?
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Può essere che la metodica impiegata preveda questo Wash out con ricerca di eventuali patogeni uretrali appunto nel campione di urine. Non vedo rischi particolari considerando anche che la spermiocoltura è negativa, ma se le cose vanno per le lunghe il Suo urologo potrebbe indicarLe una terapia almeno su base empirca dopo visita. Cordiali saluti ancora
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Utente
Utente
Quindi mi consiglia di continuare con questo urologo? So che bisognerebbe non cambiare ma fino ad ora le cure che mi sono state prescritte hanno fallito miseramente...ho notato qualche minimo miglioramento...ma che con la fine dell'antibiotico è svanito...
Ho anche chiesto se poteva essere una prostatite "da stress" ma ha insistito nel dirmi che secondo lui era batterica....ma se è batterica come mai non risulta niente dalla spermiocoltura?
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
La prostatite cronica è tradizionalmente "la tomba" per molti urologi. Il più bravo è quello che finalmente azzecca la terapia giusta. Non c'erano ragioni per non tentare una terapia antibiotica "ex iuvantibus". Il fatto che abbia fallito rientra nelle nromali possibilità. L'importante - nella prostatite cronica più che mai - è che il paziente abbia un buon rapporto di fiducia con il curante perchè in situazioni come questa i disturbi mettono spesso a dura prova la pazienza e i nervi dei pazienti, quindi decida Lei se farsi seguire dallo stesso professionista o cambiare. Cordiali saluti
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Utente
Utente
Salve le scrivo per gli ultimi aggiornamenti e per avere un consiglio da lei.
Il tampone come già sapevo è risultato negativo...
La cosa GROTTESCA è che prima di tutto non hanno analizzato le urine e chiamando per chiarimenti non mi passano nessuno.
Oltretutto sull'impegnativa c'era specificato di cercare clamidia, tricomomas (non so come si scrive) e micoplasmi, ma invece di cercare queste cose hanno cercato le stesse cose cercate nella spermiocoltura e urinocoltura...è davvero agghiacciante.
Ora vorrei chiederle, sotto le voci Neisseria gonorrhoeae, strptococcus pyogenes, enterobatteri patogeni, pseudomondacee, miceti presumo non siano presenti i 3 "batteri" specificati sull'impegnativa giusto?
Se così non fosse come minimo voglio essere rimborsato dal costo del suddetto esame...Per non parlare dei peggioramenti che sto avendo (sento delle coltellate appena sopra il pene durante tutta la giornata)...
E' possibile che non si riesca a fare una cosa come si deve? Sono davvero stufo e spero che tutto si risolva per il meglio perchè mi hanno rotto i cosiddetti!
La ringrazio e scusi per lo sfogo...
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Gentilissino, Le confermo che clamydia, micoplasmi e tricomonas vanno cercati " a parte". Detto questo, i sintomi fanno proprio pensare ad una prostatite cronica. Cercgi di completare gli accertamenti. Dopo ciò, se si conferma che non vi sono patogeni, deve essere trattata come proostatite "abatterica". E' molto importante che comunque Lei trovi un medico urologo di riferimento con cui si instauri un buon rapporto. Cordiali saluti ancora
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