Una terapia farmacologica

ho 46 anni e per la prima volta quest'anno ho effettuato gli esami di prevenzione per la prostata - dopo la prima visita con l'urologo ho effettuato poi gli esami del sangue - un'ecografia prostatica transrettale ed infine l'uroflussometria. Concludendo mi é stata riscontrata una IPB. Alla fine ho portato gli esiti al mio medico curante che mi ha prescritto degli antinfiammatori a base di ribes rosso e mi ha riferito che al limite se sarà necessario con un intervento chirurgico si può ridurre il volume della prostata. non voglio farmi condizionare da internet ma lego di terapie farmacologiche (finateride ecc.) Io non voglio necessariamente sostenere un intervento chirurgico - la domanda é questa - ritenete opportuno che io torni dall'Urologo con gli esiti per valutare una terapia farmacologica ? Grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

la sua domanda è un pò scontata!

Certamente ora deve ritornare dal suo urologo e con lui ridiscutere la terapia da intraprendere.

Se nel frattempo comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tale problematica urologica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/383-quando-la-prostata-aumenta-di-volume-l-ipertrofia-prostatica-benigna.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Gentile Signore,
lei ci parla degli esiti di una "visita di prevenzione" senza dare dettagli sull'eventuale presenza di disturbi ad urinare! I primi accenni all'ingrossamento prostatico benigno sono microscopicamente già rilevabili tra i 30 ed i 40 anni, ma l'ulteriore evoluzione è assolutamente variabile da soggetto, sia come volume come per velocità di sviluppo. Questo per dire che non è mai il volume in sè della prostata che deve spingere ad intraprendere terapie farmacologiche od addirittura far porre indicazioni ad interventi! Sono invece i sintomi, che lo specialista sa interpretare, anche alla luce dei risultati degli accertamenti, consigliando per il meglio il paziente. Desidero quindi tranquillizzarla sul fatto che, in assenza di altre patologie delle basse vie urinarie (non necessariamente legate alla prostata) alla sua età l'ipotesi di dover intervenire, anche solo con dei medicinali, la vedrei assolutamente remota. Sono quasi certo che il mio Collega che la seguirà sarà dello stesso avviso.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Rifatta la valutazione con il suo urologo poi ci riaggiorni, se lo ritiene utile.
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La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

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