Infezione cronica escherichia coli
Mi chiamo Gabriella,mia madre da più di due anni soffre di un'infezione causata dal batterio noto come "escherichia coli".Il medico curante ha detto che ciò era dovuto alla presenza di un grosso calcolo renale,tuttavia dopo l'asportazione del suddetto calcolo oramai da quasi un anno, l'infezione persiste.L'urologo ha detto che si tratta di un'infezione cronica e che può essere curata solo con l'assunzione di antibiotici.A distanza di un anno dopo aver ripetuto l'urinocultura ogni mese e dopo aver assunto ogni tipo di antibiotico possibile la situazione non è migliorata. volevo chiedevervi se oltre all'assunzione di antibiotici esistono altre possbili cure. grazie per l'attenzione.
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cara signora, le consigli oltre all' antibiotico una visita urologica, per poter individuare la causa di tale infezione, spesso ad esempio causata da irregolarità dell' intestino
cordiali saluti
Dott. Giuseppe Quarto
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Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
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Utente
caro dottore,la ringrazio per la risposta cmq ho già effettuato una visita urologica e ho fatto anche un'urografia e diverse ecografie ma la risposta è stata sempre la stessa:<<signora si tratta di un'infezione cronica che si porterà per tutta la vita>>.E' possibile che non si possa curare? In attesa di risposta la ringrazio per la sua cortesia.
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Cara lettrice,
le infezioni croniche delle vie urinarie sono situazioni cliniche "difficili" ma non impossibili da curare. Bisogna valutare attentamente la sua particolare situazione clinica e poi impostare le successive strategie terapeutiche che non prevedono solo medicine ed antibiotici ma tutta una serie di indicazioni comportamentali e dietetiche che devono essere da lei attentamente seguite.
Riconsulti il suo urologo e con lui rivaluti il suo problema.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
le infezioni croniche delle vie urinarie sono situazioni cliniche "difficili" ma non impossibili da curare. Bisogna valutare attentamente la sua particolare situazione clinica e poi impostare le successive strategie terapeutiche che non prevedono solo medicine ed antibiotici ma tutta una serie di indicazioni comportamentali e dietetiche che devono essere da lei attentamente seguite.
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Giovanni Beretta M.D.
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