Tampone uretrale

Buongiorno.
soffro di bruciore durante e dopo la minzione da anni.
le urinocolture sono sempre negative .
mentre i tampoi uretrali spesso positivi , mi è sempre stato detto che sono batteri innocui e non vanno trattati (ultima volta enterobacter, sempre negativi per clamidia)
oggi sono stata da una ginecologa che ritiene invece debbano essere trattati con terapia antibiotica ogni volta che i tamponi siano positivi perchè potrebbero dare a infezioni urinarie.
chi ha ragione?
i tanti specialisti che mi han sempre detto che non andavano curati?
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,
gli enterobatteri vivono normalmente nell'apparato digerente, perciò se presenti lungo il tratto urinario andrebbero debitamente curati e debellati spcie se associati a sintomi urinari come nel suo caso. Successivametne sarebbe opportuno avviare una terapia preventiva per le recidive.

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#2]
Utente
Utente
Benissimo mi ha chiarito un punto :
1)se farò un tampone uretrale e verrà trovato enterobacter, eschrichia, streptococco,klebsiella vanno trattati dallo specialista che mi segue.

2)sucessivamente non potrò fare ogni settimana un tampone di controllo.
quindi sarbbe indicata una terapia preventiva come dice lei , tipo 5 giorni al mese di antibiotico?
una procedimento simile a questo scritto vero?

3)nel canale uretrale durante il tampone viene ricercato :batteri ,clamidia,gonorrea,micoplasma,ureaplasma,trichomonas,miceti,gardnerella, e altri?


voglio avere conferme perchè scopro che per anni non mi han curato su basi elementari di esami di laboratorio e sono molto amareggiata con i vs colleghi , urologi (che mi dicevano che un tampone uretrale con enterobacter non va curato) e ginecologi.
mi han persino parlato e sottoposto a due cistoscopie inutili!senza prima effettuare correttamente le basi
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,

non esiste una linea guida comune nella terapia delle infezioni delle vie urinarie recidivanti e quindi ciascuno di noi può agire in maniera differente senza però poter affermare sicuramente quale sia la giusta via.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
cara lettrice,

il problema delle infezioni urinarie, cistiti, nelle giovani donne è un grosso problema che dovrebbe essere tarttato da uno specialista uro-ginecologo vicino al luogo di residenza, che possa essere consultato con una certa facilità.
La decisioone circa la curabilità deve essre decisa dallo specialista "con fiducia" senza avere il dubbio di una terapia impropria
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
d'accordo.
ma se io lamento da anni e anni bruciori urinari, con tamponi uretrali spesso positivi per qualche batterio, e scopro solo ieri che invece andavano curati rimango perplessa per non dire scandalizzata.
invece che curarmi tali batteri, mi hanno fatto eseguire più cistoscopie, mi han persino parlato di neuromodulazione sacrale, mi han mandato da uno psicologo (cosa centri poi vorrei saperlo)....permettete che mi scandalizzi sulla scarsa professionalità dei medici da me consultati (uroginecologi, e urologi )
con il risultato che dopo quasi 10 anni ormai si è cronicizzato

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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Spero che a questo punto le siano state date indicazioni più dettagliate per la prevenzione e cura di tali infezioni.
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Utente
Utente
No
la ginecologa in questione mi ha detto solo che vanno trattati, ma non mi ha dato terapie nè in fase acuta nè come profilassi.
mi ha detto che mi devo rivolgere a un urologo , non consigliandomi nessuno
e perdo anche le speranze perchè non saprei più a chi rivolgermi
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Si rivolga presso un altro centro di urologia.