Tumore vescicale

Gentili Dottori,
Vi scrivo per avere un Vs. parare circa il risultato dell'esame istologico eseguito su un campione vescicale di mio padre (72 anni) prelevato in fase ci cistoscopia. Il referto è il seguente: Carcinoma uroteliale infiltrante G3, con aree di differenzazione epiteliale di tipo squamoso e mesenchimale di tipo eterologo (variante sarcomatoide) simil-osteosarcoma. Siamo già a conoscenza della procedeura da seguire, l'ospedale presso il quale è in cura, ha già disposto l'intervento di cistectomia radicale previsto tra 20 gg circa. Volevo però avere qualche Vs. consiglio circa la prognosi di questo tumore; dalla TAC con mdc, fortunatamente, non sono state riscontrate metastasi; gli urologi ci hanno comunque informati sul fatto che bisogna attendere anche l'esame dei linfonodi una volta effettuato l'intervento. Mio padre è tra l'altro diabetico e dializzato da circa 2 anni. Nel 2005 era già stato sottoposto all'esame istologico della vescica per una neoformazione con questo risultato: Carcinoma uroteliale papillare di basso grado, grado 2, non invasivo. assenza di muscolatura propria. Lembi di mucosa vescicale benigna , non evidenza di neoplasia. Oggi è invece sfortunato!!! Cosa ne pensate?! Siamo molto in pensiero per lui.
Grazie anticipatamente per la risposta ;-(
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Caro signore, comprendo la Vostra angoscia e Vi formulo i migliori incoraggiamenti. Ralativamente al Suo quesito, c'è da dire che la presenza dell'istotipo "sarcomatoide" nel campione bioptico, configura senz'altro (purtroppo) una situazione di malattia altamente aggressiva, cosa che non era affatto nel 2005. Le possibilità di guarigione ci sono, ma la loro percentuale adesso non è prevedibile. Per un giudizio prognostico preciso dovrete obbligatoriamente attendere l'esame istologico su tutta la vescica, dopo che sarà stata asportata. Da tale indagine e dall'esame dei linfonodi i Suoi curanti potranno precisare la prognosi con la accuratezza adeguata. Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Concordo con il collega:dall'esame istologioc della vescica e di eventuali stazioni linfonodali può essere più chiara la prognosi e l'eventuale necessità di cons oncologiche o radioterapiche.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

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Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Carissimi Dottori, grazie di cuore per i celeri riscontri. Volevo chiederVi, per approfondire sulla questione, se esiste una casistica che attesti l'incidenza di questo tumore sull'infettamento anche dei linfonodi; immagino dipenda pure dal ritardo con il quale viene diagnosticato. Gli urologi che seguono mio padre, parlano di un principio orientativamente a circa un anno e mezzo fa; durante tutto questo tempo è stato sempre silente con solo una leggera ematuria riscontrata nelle urine durante lo scorso mese di maggio. Il fatto che ad oggi non ci siano metastati è buon segno? Questo può far ben sperare anche sull'interessamento dei linfonodi? Ad ogni modo, nel caso tristissimo che risultassero anch'essi positivi, secondo quanto illustratoci, si procederà con dei trattamenti di chemio o radio terapia (secondo indicazioni dall'oncologo) ma vorrei capire quanto e come questi trattamentri rispondono a questo tumore e se sarebbe questa effettivamente la strada da seguire poi.
Credo forse di chiedere troppo, lo sò, ma vorrei avere più informazioni possibili di fronte a questa brutta cosa. Grazie mille.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.mo utente,
difficile è rispondere alla sue domande sopratutto perchè manca l'esame istologico definitivo.
Da quest'ultimo infatti si potrà stadiare seriamente la malattia non solo per quello che riguarda la infiltrazione locale e linfatica ma anche per quello che riguarda la mostruosità
cellulare (grading).
Dopo di ciò sarà possibile azzardarsi a parlare della prognosi.
In conclusione aspettiamo l'esame istologico e poi se vuole riparliamone.
Cordialità
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Le rispondo sul primo punto: purtroppo le possibilità che vi siano metastasi linfonodali ci sono. Ogni volta che c'è un tumore aggressivo ed infiltrante della vescica è infatti obbligatorio rimuovere i linfonodi per verificare se la malattia è arrivata anche lì. Per il resto Le ha già risposto il dottor Mallus. Cordiali saluti e non si perda d'animo perchè è prematuro trarre conclusioni definitive.
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Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Cari Dottori, grazie per i consulti.
Conto di ricontattarVi dopo l'intervento e dopo i risultati per avere degli ulteriori Vs. pareri.
Intanto grazie per l'attenzione prestatami.
Saluti.