L'urologo mi ha detto che al momento non servono

Buongiorno,
ho 37 anni e da un mese e mezzo mi hanno diagnosticato una prostatite.
Urino spesso senza bruciore, ma la cosa peggiore è che ho costantemente la fastidiosa sensazione di vescica piena, che è sopportabile durante il giorno al lavoro ma che non mi fa praticamente dormire la notte.
In questo mese e mezzo ho già fatto 2 settimane di Ciproxin (1 al dì), 10 giorni di supposte Topster, 10 giorni di Bactrim forte (2 al dì), 10 giorni di Centellase, al bisogno antidolorifico TachiDol, e ho appena iniziato il Monuril buste(1 volta a settimana).
Ho avvertito reale benessere solo durante i 10 giorni di Bactrim forte, ma una volta sospeso è ricominciato il fastidio, a giorni è sopportabile, altri giorni no.
Ho eseguito una ecografia transrettale e all'apparato urinario completa dalle quali non è emerso nulla di rilevante, ma dalle quali hanno confermato la prostatite.
Ho persino fatto una tac con liquido di contrasto perchè dall'ecografia risultava un'anomalia al rene destro, ma non è emerso nulla.
Ho fatto l'esame delle urine mentre ero sotto antibiotico, e non è risultato nulla.
Sono dubbioso perchè non ho fatto nè urinocultura nè spermiocultura nè tampone uretrale, l'urologo mi ha detto che al momento non servono.
Adesso secondo lui io dovrei stare nei prossimi 3 mesi solo a prendere Centellase (dopo i pasti) e 1 bustina di Monuril a settimana.
Io intanto avverto sempre questa sensazione di vescica piena e dolori in zona lombare e schiena.
Non bevo birra e superalcolici (solo 1 bicchierino di vino ogni tanto), non mangio piccante, non fumo, faccio sport (nuoto e corsa) e ho rapporti sessuali protetti.
L'unico miglioramento notato è che adesso nello sperma non vedo più grumi giallognoli, ma è tornato ad essere biancastro e uniforme, per cui qualcosa queste cure hanno fatto.
Ho forti dubbi su questo Centellase (2 volte al dì per 3 mesi) e Monuril (1 volta la settimana per 3 mesi) che mi sembra facciano ben poco rispetto al Bactrim.
Secondo voi dovrei fare su mia iniziativa urine completo, urinocultura, tampone uretrale e spermiocultura, magari per identificare il batterio, prendere l'antibiotico adatto e debellarlo ?
Oppure mi devo rassegnare a vivere costantemente con questa fastidiosa sensazione di vescica non svuotata ?
Grazie mille in anticipo.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore ,

segua le indicazioni ricevute poi, con una sospensione di circa 15 giorni dell'antibiotico e con il consiglio del suo medico di fiducia, faccia anche le valutazioni colturali da lei ricordate.

Il suo urologo potrà così meglio capire il suo quadro clinico con gli esiti colturali che eventualmente lei potrà portagli.

Se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottore per la rapida risposta.
Quindi lei mi consiglia di fare gli esami colturali solo dopo aver finito il Monuril (che prendo solo 1 volta a settimana) tra 3 mesi ?
Purtroppo non credo che riuscirò a resistere per 3 mesi a questa sensazione di vescica piena, tornerò presto dall'urologo, mi farà sospendere il Monuril e farò tutte le analisi colturali necessarie per capire meglio e mi darà un nuovo antibiotico.
Strano però che queste analisi non me le abbiano fatte fare all'inizio del mio problema.
La ringrazio di nuovo comunque.
Saluti.
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

spesso in queste situazioni cliniche urgenti si preferisce vedere se si riesce, senza drammi ed indagini supplementari, risolvere il problema clinico acuta ma se così non è ed il problema si ripresenta allora bisogna rivalutare per bene la situazione e quindi anche le valutazioni colturali possono essere un primo passo per meglio capire il quadro clinico presente.

Ancora un cordiale saluto.
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