Contagio escherechia coli

Egregi dottori,
ci rivolgiamo a Voi perchè abbiamo qualche dubbio circa la cura che ci ha prescritto il medico di famiglia.
Ad ottobre mio marito ha leseguito a spermiocoltura da cui è risultato escherichia coli e staphylococcus aureus sensibili a: amox/k clav, ampicillina, ciprofloxacina, fosfomicina, gentamicina, levofloxacina, tetraciclina, trinet/sulfa; ha assunto sotto consiglio del medico 10 gg mattina e sera di augmentin e circa 7 gg ha rieseguito la spermiocoltura (in un centro diverso dal precedente)ed è risultato escherichia coli sensibile a: acido nalidixico, amoxicillina/clavulanato, ampicillina, cefalotina, cefepime, cefotaxima, ceftriaxone,ciprofloxacina,cloramfenicolo, gentamicina, levofloxacina,meropeneme, norflozacina,ofloxacina.
Il problema è che a seguito di un rapporto non protetto ho iniziato ad avere anche io problemi di bruciore quando faccio pipì ed urina leggermente rossa.
Visto che a metà dicembre inizio la stimolazione per la ICSI, è il caso di assumere qualche antibiotico?
Il nostro medico di famiglia ci ha consigliato di assumere entrambi per altri 10 gg augmentin, seppure precedentemente non ha sortito gli effetti desiderati.
Grazie
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Cara signora, nel caso di infezioni seminali da patogeni comuni (il caso di Suo marito), è opportuno avere rapporti protetti fino a che non vi è la certezza che lo sperma è ritornato privo di infezione. Ciò può apparire paradossale in una coppia che cerca un figlio, ma lo sperma infetto può essere causa di infezioni pelviche femminili, quindi è giusto ora che Lei assuma antibiotici. Piuttosto, mi permetto una considerazione. Se siete in attesa di ICSI è perchè evidentemente non arriva una gravidanza, ma tenga conto che le prostatiti batteriche sono spesso causa di infertilità di coppia. Senza volermi sostituire ai Vostri curanti (e non conoscendo nei dettagli la situazione) mi permetto di suggerire che la cura della prostatite batterica di Suo marito potrebbe avere effetti positivi sulla fertilità, sempre che sia ben condotta e controllata. Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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Utente
Utente
La ringrazio per la sua esauriente risposta, e con l'occasione Le chiedo secondo lei quale sarebbe l'antibiotoco da assumere io e mio marito? Le ricordo che l'augmentin assunto per 10 gg mattina e sera non ha debellato il batterio.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Gentile signora, non è possibile esprimere un parere in merito al Suo quesito, perchè non possiamo sostituirci ai curanti "reali"e quindi fare prescrizioni! Posso però aggiungere che l'antibiotico in questione và scelto in base a 2 criteri: efficacia sul batterio in vitro (vedi antibiogramma) e caratteristiche chimico-biologiche dell'antibiotico stesso. Poichè la prostata è una ghiandola ove gli antibiotici entrano con difficoltà, quest'ultimo criterio è molto importante. Gli antibiotici più adatti in questo caso sono i fluochinolonici, poichè raggiungono concentrazioni significative nella ghiandola. Ciononostante il ciclo di cura deve essere molto lungo (2-3 settimane) ed il paziente deve essere avvisato che spesso è necessario dover ripetere il trattamento.Lei dovrebbe possibilmente assumere lo steso antibiotico, ma si ricordi che i rapporti protetti sono la cosa più importante per evitare reinfezioni. Sperando di esserLe stato utile, La saluto ancora cordialmente.