Il primo è che estrapolando l'andamento del psa, ho timore che dopo tre mesi senza copertura
ho scoperto da poco il Vostro sito e mi congratulo con Voi per il servizio che rendete alla collettività.
Anche io ho bisogno di notizie e conforto e quindi Vi espongo il mio caso.
Sono un paziente di 60 anni e sei anni fa (gennaio 2002) fui operato di prostatectomia radicale a seguito di diagnosi di adenocarcinoma di grado 3+4 secondo la classificazione Gleason.
Il PSA pre-operatorio era pari a 6,7 mentre quello post-operatorio scese a 0,3. Per tre anni e mezzo (fino al luglio 2005) il valore si mantenne intorno a 0,1-0,2 e poi improvvisamente, nel settembre 2005, salì a 3,4 e a dicembre fino a 4,9.
Gli esami clinici eseguiti in quel periodo (ecografia transrettale, cistoscopia con biopsia dell’anastomosi, esplorazione e quant’altro) non mostrarono segni o focolai locali di talché il medico curante mi prescrisse terapia di tre mesi con casodex 50 (gennaio/marzo 2006).
Il PSA scese a 0,1 ma dopo alcuni mesi riprese a salire tant’è che a ottobre (PSA=3,3) fui costretto a fare un secondo ciclo di casodex 50 per due soli mesi.
Questa volta, però, il PSA non scese a valori prossimi a zero, ma si attestò intorno ad 1,3 (gennaio 2007) e a fine febbraio già era risalito a 4,1. Da qui un terzo ciclo di casodex 50 per tre mesi che abbatté il PSA fino a 0,7. Il contemporaneo esame del testosterone indicava un valore di 6,45, quello dell’ormone follicolostimolante 4,9 e quello dell’ormone luteinizzante 8,0.
Trascorsero appena tre mesi e di nuovo il PSA schizzò a 8,9 (settembre 2007), di guisa da indurre il medico curante ad un quarto ciclo di casodex, terminato pochi giorni fa, che ha ridotto il PSA al valore di 2,7.
Il medico curante ha previsto una visita di controllo a fine aprile, ma la cosa mi preoccupa non poco per due motivi: il primo è che estrapolando l'andamento del PSA, ho timore che dopo tre mesi senza copertura con casodex esso possa arrivare a valori molto elevati; il secondo va ricercato in una frase sibillina del medico che però non ho avuto la prontezza di farmi spiegare meglio durante la visita: “a distanza di circa sei anni e visti gli accertamenti fatti tu sei clinicamente guarito, per cui non dovresti neanche venire più da me; il problema è di carattere biologico”.
Vi prego di darmi una spiegazione e suggerimenti per evitare errori o inutili e dannose perdite di tempo prima della prossima visita che avrò ad aprile.
Vi ringrazio infinitamente.
Giovanni
in generale il casodex una volta intrapreso non va sospeso così presto, le consiglio cmq una visita urologica per valuatare la situazione locale e magari integrare il tutto con una PET Colina
cordiali saluti
Dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
indubbiamente il ricorso alla terapia con casodex senza aver prima effettuato almeno gli esami capaci di dimostare eventuali ripetizioni secondarie ( scintigrafia o PET)deve essere nato da considerazioni note al Collega e non a noi
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Dr Mirco Castiglioni
Specialista in Urologia
Andrologo
le osservazioni dei Colleghi che mi hanno preceduto sono sottoscrivibili. Aggiungo che un aumento del PSA a distanza di tempo dall'intervento potrebbe richiedere un trattamento radioterapico in sede pelvica. Senta comunque il Suo Urologo di fiducia
Cordiali saluti
Mauro Seveso
Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano
LA sua è una situazione gestibile a lungo e con buone prospettive di controllo di malattia(in considerazione del Gleason e del quadro iniziale), ma da affrontare ASSOLUTAMENTE in mani esperte(!!!).
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Cordiali saluti
Dott. Massimo Capone
www.sexualmedicine.eu facebook.com/urosexmed
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