Difficoltà minzione e prostatite in ventenne
Buongiorno,
circa due anni fa ho iniziato ad avere problemi di minzione: la flussometria dava un valore medio di 10 ml/s; per circa un anno ho preso Omnic quotidianamente, e per qualche mese anche Avodart in quanto avevo la prostata ingrossata per fattori non chiari. Successivamente, la prostata era tornata nella norma e il flusso arrivava a circa 16 ml/s. Il residuo era diminuito.
M'è stata diagnosticata la sclerosi del collo vescicale, solo mediante visione della flussometria ed ecografia dell'addome. Successivamente, ho interrotto l'assunzione di Omnic. Il problema permane, da circa un anno non prendo alcuna medicina ma mantengo il problema della minzione: spesso urino, mi alzo un paio di volte nella notte e dopo aver bevuto (dopo circa 20minuti) vado in bagno almeno un paio di volte. Ho notato una maggiore difficoltà nell'urinare nelle ore successiva a rapporti sessuali.
La situazione è reversibile? Possibile avere l'ipertrofia prostatica benigna a 20 anni?
Cordiali saluti
circa due anni fa ho iniziato ad avere problemi di minzione: la flussometria dava un valore medio di 10 ml/s; per circa un anno ho preso Omnic quotidianamente, e per qualche mese anche Avodart in quanto avevo la prostata ingrossata per fattori non chiari. Successivamente, la prostata era tornata nella norma e il flusso arrivava a circa 16 ml/s. Il residuo era diminuito.
M'è stata diagnosticata la sclerosi del collo vescicale, solo mediante visione della flussometria ed ecografia dell'addome. Successivamente, ho interrotto l'assunzione di Omnic. Il problema permane, da circa un anno non prendo alcuna medicina ma mantengo il problema della minzione: spesso urino, mi alzo un paio di volte nella notte e dopo aver bevuto (dopo circa 20minuti) vado in bagno almeno un paio di volte. Ho notato una maggiore difficoltà nell'urinare nelle ore successiva a rapporti sessuali.
La situazione è reversibile? Possibile avere l'ipertrofia prostatica benigna a 20 anni?
Cordiali saluti
[#1]
Gentile lettore,
escludo alla sua età la possibilità di una ipertrofia prostatica. Consiglierei una valutazione urologica, nel corso della quale si potrà considerare l'indicazione ad opportuni accertamenti (ad esempio: studio urodinamico, uretrocistografia retrograda, con anche fase minzionale).
Ci tenga informati,
escludo alla sua età la possibilità di una ipertrofia prostatica. Consiglierei una valutazione urologica, nel corso della quale si potrà considerare l'indicazione ad opportuni accertamenti (ad esempio: studio urodinamico, uretrocistografia retrograda, con anche fase minzionale).
Ci tenga informati,
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#3]
Gentile signore,
di "tipico" ingrossamento prostatico alla sua età ovviamente non si può parlare, anche se i suoi disturbi sono comuque simili a quelli di chi ha 40 anni più di lei! L'ipotesi di una sclerosi del collo vescicale è in effetti suggestiva, ci sono molti fattori che porterebbero a questo tipo di diagnosi, non ultimo il peggioramento riferito dopo l'eiaculazione. Trattandosi di disturbi tipicamente funzionali, gli accertamenti "statici" come l'ecografia o anche l'endoscopia sono certamente utili, ma non possono fa perfezionare definitivamente la diagnosi. Considerata la sua giovane e l'entità non indifferente dei disturbi, ritengo che lei non possa essere ancora curato empiricamente, ma che debba essere eseguita una indagine urodinamica (studio pressione/flussso). In base ai risultati si potrà giudicare con cognizione di causa su come proseguire e cosa consigliarle.
Saluti
di "tipico" ingrossamento prostatico alla sua età ovviamente non si può parlare, anche se i suoi disturbi sono comuque simili a quelli di chi ha 40 anni più di lei! L'ipotesi di una sclerosi del collo vescicale è in effetti suggestiva, ci sono molti fattori che porterebbero a questo tipo di diagnosi, non ultimo il peggioramento riferito dopo l'eiaculazione. Trattandosi di disturbi tipicamente funzionali, gli accertamenti "statici" come l'ecografia o anche l'endoscopia sono certamente utili, ma non possono fa perfezionare definitivamente la diagnosi. Considerata la sua giovane e l'entità non indifferente dei disturbi, ritengo che lei non possa essere ancora curato empiricamente, ma che debba essere eseguita una indagine urodinamica (studio pressione/flussso). In base ai risultati si potrà giudicare con cognizione di causa su come proseguire e cosa consigliarle.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#5]
Utente
Che cos'è la sclerosi del collo vescicale? Si tratta di una situazione reversibile, e nel caso per mezzo di medicinali o c'è un'operazione?
Aggiungo che spesse volte, solitamente dopo più rapporti sessuali in una giornata, il giorno successivo sento un senso di "tensione" e di pesantezza nella zona pubica e del basso ventre. Ho notato che la birra mi comporta una velocizzazione della minzione, e la necessità di andare in bagno superiore rispetto al solito.
Nel prendere l'Omnic, notai il problema dell'eiaculazione retrograda: c'è modo di risolvere la questione senza questo spiacevole effetto collaterale?
Grazie ancora per le risposte
Aggiungo che spesse volte, solitamente dopo più rapporti sessuali in una giornata, il giorno successivo sento un senso di "tensione" e di pesantezza nella zona pubica e del basso ventre. Ho notato che la birra mi comporta una velocizzazione della minzione, e la necessità di andare in bagno superiore rispetto al solito.
Nel prendere l'Omnic, notai il problema dell'eiaculazione retrograda: c'è modo di risolvere la questione senza questo spiacevole effetto collaterale?
Grazie ancora per le risposte
[#6]
Ci pone molte domande, che sicuramente meriterebbero un colloquio diretto.
In sintesi:
-sclerosi del collo vescicale: è una situazione in cui al momento della minzione non c'è l'idonea apertura che ci dovrebbe essere del punto di passaggio tra la base della vescica e il canale dell'urina (uretra). Ci può essere un miglioramento con farmaci alfalitici (tipo Omnic), ma la soluzione definitiva è costituita da un intervento da eseguire per via "interna", con una sonda: l'incisione del collo vescicale;
-l'eiaculazione alterata che si presenta con Omnic potrebbe essere normalizzata con un altro farmaco della stessa categoria: l'alfuzosina. Ne parli con il suo Urologo.
In sintesi:
-sclerosi del collo vescicale: è una situazione in cui al momento della minzione non c'è l'idonea apertura che ci dovrebbe essere del punto di passaggio tra la base della vescica e il canale dell'urina (uretra). Ci può essere un miglioramento con farmaci alfalitici (tipo Omnic), ma la soluzione definitiva è costituita da un intervento da eseguire per via "interna", con una sonda: l'incisione del collo vescicale;
-l'eiaculazione alterata che si presenta con Omnic potrebbe essere normalizzata con un altro farmaco della stessa categoria: l'alfuzosina. Ne parli con il suo Urologo.
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La sclerosi del collo vescicale è una rigidità, perlopiù congenita, del passaggio tra vescica ed uretra, che stenta ad assumere l'atteggiamento "ad imbuto" mentre si urina. La posizione "fatidica" nella via urinaria è tale da causare disturbi assai simili a quelli (ben più comuni) della prostata ingrossata dell'uomo maturo. La differenza sta appunto nell'età in cui si sviluppano questi sintomi.
I farmaci cosiddetti alfa-litici (come l'Omnic=tamsulosina, ed altri) possono avere un effetto migliorativo anche se di solito meno evidente che in altre situazioni. Questo proprio per l'intrinseca "rigidità" del collo, in cui le fibre muscolari (su cui agisce il farmaco) sono meno rappresentate. Per questi farmaci l'eiaculazione retrograda è un effetto collaterale praticamente inevitabile.
Proprio la conservazione dell'eiaculazione è il motivo per il quale le indicazioni ad una risoluzione operativa della malattia sono da porre con estrema attenzione. Infatti, un semplice intervento endoscopico di sezione/resezione del collo vescicale (oggi eseguita brillantemente con il laser) sarebbe perlopiù in grado di dare grossi vantaggi dal punto di vista del flusso, ma porterebbe un rischio elevato di riduzione/scomparassa della normale eiaculazione. Questo accade d'altronde anche dopo qualsiasi altro intervento sulla zona, come quelli comunemente eseguiti per l'ingrossamento dell'anziano. Se questo può essere accettabile in un uomo maturo o che comunque non intende più procreare, può capire quanto invece in un giovane le indicazioni si pongano solo in situazioni molto gravi, in cui l'ostruzione rischia di compromettere addirittura la funzione dei reni.
Per concludere, è normale che la birra causi un rapido aumento dell'urina prodotta, primo perchè essendo gradevole (!) si tende a berne di più e più in fretta rispetto ad altri liquindi, secondo perchè la sua componenete alcoolica agisce a livello renale, riducendo il fisiologico riassorbimento parziale ed aumentando così la diuresi finale.
Saluti
I farmaci cosiddetti alfa-litici (come l'Omnic=tamsulosina, ed altri) possono avere un effetto migliorativo anche se di solito meno evidente che in altre situazioni. Questo proprio per l'intrinseca "rigidità" del collo, in cui le fibre muscolari (su cui agisce il farmaco) sono meno rappresentate. Per questi farmaci l'eiaculazione retrograda è un effetto collaterale praticamente inevitabile.
Proprio la conservazione dell'eiaculazione è il motivo per il quale le indicazioni ad una risoluzione operativa della malattia sono da porre con estrema attenzione. Infatti, un semplice intervento endoscopico di sezione/resezione del collo vescicale (oggi eseguita brillantemente con il laser) sarebbe perlopiù in grado di dare grossi vantaggi dal punto di vista del flusso, ma porterebbe un rischio elevato di riduzione/scomparassa della normale eiaculazione. Questo accade d'altronde anche dopo qualsiasi altro intervento sulla zona, come quelli comunemente eseguiti per l'ingrossamento dell'anziano. Se questo può essere accettabile in un uomo maturo o che comunque non intende più procreare, può capire quanto invece in un giovane le indicazioni si pongano solo in situazioni molto gravi, in cui l'ostruzione rischia di compromettere addirittura la funzione dei reni.
Per concludere, è normale che la birra causi un rapido aumento dell'urina prodotta, primo perchè essendo gradevole (!) si tende a berne di più e più in fretta rispetto ad altri liquindi, secondo perchè la sua componenete alcoolica agisce a livello renale, riducendo il fisiologico riassorbimento parziale ed aumentando così la diuresi finale.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 8k visite dal 28/11/2011.
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