Problematica post corporoplastica nesbit
Cortesi Dottori,
Vi scrivo perchè tre anni fà sono stato sottoposto ad un intervento di corporoplastica secondo Nesbit per correggere una curvatura del pene, a seguito del quale si è manifestato un problema maggiore di quello che mi aveva portato alla scelta di operarmi.
L'intervento è riuscito discretamente nella correzione della curvatura, ma ha comportato la creazione sul pene di 5/6 aree confinate e circolari di piccole dimensioni (es. diametro 1 cm) che risultano al tatto più dure rispetto al resto dell'area del pene (come se si percepisse che nell'immediata profondità ci sia una componente più densa). Tali zone, durante la fase di erezione, aumentano di volume in misura maggiore rispetto al resto del pene, creando una sorta di effetto "collina" (es. +0,5 cm): talvolta queste protuberanze mi creano fastidio durante i rapporti sessuali, in quanto continuamente "compresse" in penetrazione e poi "rilasciate".
Il medico che mi ha operato, così come il collega urologo di un altro ospedale, mi hanno detto che è possibile si verifichi questo effetto nel post-operatorio e che non esiste rimedio (sarebbe stato carino dirlo prima): dovrebbe trattarsi di accumuli di sangue. Non mi sono state prescritte ulteriori analisi.
Nella mia ignoranza nel campo della medicina, non capisco cosa sia successo in queste zone, quale sia quindi la causa del problema, e se realmente non vi sia modo di intervenire per risolvere il problema (questa volta...senza ulteriori complicazioni!!).
Grazie dell'attenzione e per ogni risposta, buona giornata ed un saluto a tutti i lettori.
Vi scrivo perchè tre anni fà sono stato sottoposto ad un intervento di corporoplastica secondo Nesbit per correggere una curvatura del pene, a seguito del quale si è manifestato un problema maggiore di quello che mi aveva portato alla scelta di operarmi.
L'intervento è riuscito discretamente nella correzione della curvatura, ma ha comportato la creazione sul pene di 5/6 aree confinate e circolari di piccole dimensioni (es. diametro 1 cm) che risultano al tatto più dure rispetto al resto dell'area del pene (come se si percepisse che nell'immediata profondità ci sia una componente più densa). Tali zone, durante la fase di erezione, aumentano di volume in misura maggiore rispetto al resto del pene, creando una sorta di effetto "collina" (es. +0,5 cm): talvolta queste protuberanze mi creano fastidio durante i rapporti sessuali, in quanto continuamente "compresse" in penetrazione e poi "rilasciate".
Il medico che mi ha operato, così come il collega urologo di un altro ospedale, mi hanno detto che è possibile si verifichi questo effetto nel post-operatorio e che non esiste rimedio (sarebbe stato carino dirlo prima): dovrebbe trattarsi di accumuli di sangue. Non mi sono state prescritte ulteriori analisi.
Nella mia ignoranza nel campo della medicina, non capisco cosa sia successo in queste zone, quale sia quindi la causa del problema, e se realmente non vi sia modo di intervenire per risolvere il problema (questa volta...senza ulteriori complicazioni!!).
Grazie dell'attenzione e per ogni risposta, buona giornata ed un saluto a tutti i lettori.
[#2]
Ex utente
Grazie per la celerità della sua risposta, ascolterò il suo consiglio e prenoterò un ecodoppler.
Il mio presentimento è che abbia a che fare con i punti o le "graffette". Le è mai capitato un caso simile?
Aggiungo al post l'informazione che tali irregolarità non mi creano dolore in sè, ma appunto una semplice sensazione di fastidio durante il rapporto.
Il mio presentimento è che abbia a che fare con i punti o le "graffette". Le è mai capitato un caso simile?
Aggiungo al post l'informazione che tali irregolarità non mi creano dolore in sè, ma appunto una semplice sensazione di fastidio durante il rapporto.
[#3]
Potrebbe trattarsi di reazioni fibrotiche creatisi sui punti posti internamente nel corso dell'intervento.
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#4]
caro lettore,
la corporoplastica ( secondo nesbit o altre tecniche) comporta la creazione di suture culle membrane albuginee dei cavernosi che possono essere percepite come rilievi trasversali, semicircolari evidenti a pene flaccido ma pù durante l'erezione.
In genere si usano suture riassorbibili che in pochi mesi "si sciolgono". Alcuni chirurghi, invece, preferiscono suture che non si riassorbono mai e che si rendono evidenti.
Nel caso specifico è difficile esprimnere un parere solo con dati web; Una ecografia potrebbe anche mettere in evidenza tali "cicatrici" ( qualche informazione in più su www.andrologiaroma.net) o suture ma non le consentirebbe di risolvere il problema a cui, temo, lei si dovrà abituare
Cari saluti
la corporoplastica ( secondo nesbit o altre tecniche) comporta la creazione di suture culle membrane albuginee dei cavernosi che possono essere percepite come rilievi trasversali, semicircolari evidenti a pene flaccido ma pù durante l'erezione.
In genere si usano suture riassorbibili che in pochi mesi "si sciolgono". Alcuni chirurghi, invece, preferiscono suture che non si riassorbono mai e che si rendono evidenti.
Nel caso specifico è difficile esprimnere un parere solo con dati web; Una ecografia potrebbe anche mettere in evidenza tali "cicatrici" ( qualche informazione in più su www.andrologiaroma.net) o suture ma non le consentirebbe di risolvere il problema a cui, temo, lei si dovrà abituare
Cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#5]
la prima cosa che viene in mente è una reazione fibrotica ai punti. Ma in assenza di prove dirette difficile dirlo. In ogni caso è cosetta che si sitema facilmente. Personalmente mi è capitato una caosa simile: estruisone di un punto. Ma si sèè sistenmato facile.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.7k visite dal 22/11/2011.
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