Posizione nell'urinare.

Buonasera dottori.

Ho 29 anni, e mi sono reso conto che da almeno un anno, ho bisogno di divaricare la gambe e spesso anche piegare un pò le ginocchia per urinare. Non appena l'urina inizia ad uscire, sento di potermi rilassare, redistendere le ginocchia e divaricare meno le gambe. Da seduto non urino quasi mai, a meno che non abbia appena defecato.

A Maggio dell'anno scorso, sia perchè già prendevo questa posizione quando urinavo, sia perchè a volte mi accorgevo che uscivano gocce di urina dopo aver urinato (soprattutto se andavo subito a sedermi), mi sono sottoposto ad una visita urologica, e l'urologo aveva definito la prostata "perfetta" (al palpaggio e dall'ecografia) e le analisi urine perfette. Mi aveva detto che probabilmente il tutto era fisiologico. Ho provato ad insistere, a dire che comunque io questi sintomi li avevo, e lui mi ha detto che se proprio insistevo, potevo prendere degli integratori, non servivano a nulla, ma male non facevano (vabè, me la sono cercata perchè ho insisito...).


Dopo più di un anno non noto peggioramenti, ma continuo a dover prendere questa posizione per urinare e a volte sento uscire un pò di urina dopo aver urinato, anche dopo diversi minuti, e soprattutto se mi siedo.


Secondo voi è normale, o è sintomo di qualcosa che dovrei controllare?


Aggiungo questa cosa, non so se può essere importante: due anni fa, prima di andare dall'urologo, mi ero rivolto al medico di base per dei pizzichi all'uretra quando urinavo, e lui mi aveva prescritto un tampone uretrale; il dolore del tampone è stato il peggiore mai provato nella mia vita, sono svenuto, e ancora oggi, ogni tanto ho delle brevi fitte nell'uretra nel punto in cui arrivò il tampone, che spariscono nel giro di 15 minuti (a volte mi è capitato senza evidente motivo, un paio di volte dopo essermi lavato con un sapone che poi ho scoperto essere aggressivo per il glande).

Dal tampone si evinceva lo stafilococco hemoliticus, che è stato curato con delle pasticche dal medico di base; ovviamente non ho più rifatto il tampone ma solo le analisi delle urine.



Grazie mille a tutti.
[#1]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
La Sua storia personale potrebbe far pensare ad una prostatite, ad una lieve stenosi (restringimento) del collo vescicale o -più banalmente - alla persistenza di una infezione delle vie genito-urinarie. E' opportuno farsi rivisitare ed eventualmente effettuare una serie di test tra cui è possibile che Le si richieda di ripetere il tampone uretrale, magari effettuandolo in maniera meno lancillottiana.. Cordiali saluti e incoraggiamenti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

[#2]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Io la ringrazio moltissimo per la sua risposta e per gli incoraggiamenti!

Quindi non dovrebbe essere niente di terribile, ma comunque mi pare di capire che è giusto continuare con le indagini.

Per il tampone, non è tanto il dolore di per se (anche se terribile), quanto il dubbio che possa avermi creato dei danni permanenti (a volte, come spiegavo, sento delle fitte laddove è arrivato il tampone), e che il prossimo che farò, possa peggiorarmi la situazione. E' possibile, oppure il tampone, se fatto bene, non può creare danni permanenti? Esistono indagini che non prevedono il tampone uretrale, ma che siano abbastanza affidabili?

Se anche il prossimo urologo da cui andrò mi dicesse che è tutto fisiologico e mi lasciasse senza cure come ha fatto il mio precedente urologo (se quindi sostanzialmente, dovesse trascurare questo problema) che tipo di problemi potrei avere in futuro?

In ogni caso vi ringrazio ancora tutti.
[#3]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Il tampone non può causarLe danni. Insieme alla spermiocoltura è l'unico esame attendibile per stabilire se c'è infezione nel tratto urogenitale basso maschile. Se tutto risultasse negativo, allora si porrebbe il problema di una cura empirica per i Suoi disturbi. Cordialità
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