Tuip inefficace

Buon giorno,
scrivo per chiedervi un parere sulla mia situazione clinica.
Mi hanno diagnosticato una sclerosi del collo vescicale a dicembre del
2009. Dopo aver assunto xatral, omnic e vari antibiotici senza alcun
risultato vengo operato di TUIP (con resettore) ad aprile 2010. Rimosso il
catetere il flusso non ha subito modifiche ne subito ne in seguito (f max 16 medio 8 residuo 22cc ). Sono
andato avanti continuando ad avere i soliti disturbi ed una qualità della
vita pessima. Nel frattempo iniziano anche problemi anali dovuti ad una
ragade anale e (anche qui girone infernale di visite, consulti e pomate
inutili, ho fatto persino una colon che ha diagnosticato ppunto una ragade), ragade ad oggi non si risolta, ma tenuta a bada con una crema
lenitiva senza cortisone e mille accortezze nell'alimentazione (integrando
con molta acqua e fibre una alimentazione già sanissima, ero uno sportivo,
quindi niente fumo, alcol, grassi saturi o troppi zuccheri semplici).
Soffrendo anche di dolori lombari e pensando a delle implicazioni scopro ad
agosto 2010 di avere una spondilolistesi mobile. Ho sentito vari
ortopedici/ neurologhi e purtroppo tutti prescrivono una stabilizzazione
(di s4 su s5) che dovrò fare.
Nel frattempo cambio urologo faccio una urodinamica che conferma una
ostruzione, faccio varie flusso (tutte danno lo stesso risultato pre intervento : f.medio 8 f massimo 16 circa, residuo 25 cc). Quindi lo scorso mese vengo sottoposto ad una seconda tuip (questa volta con laser) aggiungendo al primo taglio ad ore 5 un secondo ad ore 7 (o viceversa non ricordo). Anche stavolta tolto il catetere non c'è nessun miglioramento del flusso (sempre stessi valori flussometri, ultima flussometria fatta a 30 gg dall'intervento) e dei fastidi, forse leggermente attenuati (si alternano giornate vivibili ad altere molto meno).
Interpellato l'urologo mi ha fatto capire che devo rassegnarmi alla mia
condizione e ha ammesso che nel campo "si sa ancora poco". Capite bene che pur essendo molto demoralizzato non ho nessuna intenzione di arrendermi.
Arriviamo alle mie domande.
Visto che ho problemi dei seri schiena potrebbero influire o addirittura
essere la causa della mia condizione (magari per una irritazione del
pudendo che nasce proprio da s4)? Tempo fa Ho inserito una richiesta simile nel sito nell'area neurologia ricevendo una risposta più che evasiva.
Può esistere un condizione di ipertonia dello sfintere uretrale esterno che
vanifica le 2 tuip fatte?
Un urologo parlava anche di accenno del lobo medio visionando una eco
sovrapubica (mai fatta una transrettale) può essere la causa dei fallimenti
chirurgici?
Possono esserci dubbi sulla diagnosi di sclerosi del collo magari da fugare
con altri accertamenti?
In sintesi secondo voi perché non ho avuto nessun miglioramento del flusso con nessuno dei due interventi? idee?
Grazie a chi vorrà rispondermi e complimeti per il servizio offerto
[#1]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,
tutte le sue ipotesi sono plausibili ma da questa postazione è difficile esprimere una sicura opinione nè dare consigli utili.

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dottore,
grazie per le risposta, capisco l'impossibilità di una diagnosi a distanza e non è certo questa la mia pretesa. Volevo solo capire se nella pratica è possibile (ovviamente in buona fede) che ben due urologi mi abbiamo diagnosticato a seguito di una cistoscopia una patologia in maniera errata o incompleta e che inseguito abbiano praticato un intervento senza farsi delle domande da lei ritenute "plausibili".
Per essere più chiari volevo capire se una sclerosi del collo si può riconoscere con una cistoscopia e quindi a "vista"o se ci possono essere dei margini di errore. Allo stesso modo volevo inoltre capire se anche un lobo medio sia identificabile con una cistoscopia e ancora in corso di intervento.
Capisco che implicazioni neurologiche dovute alla schiena non sono di vostra competenza (non interamente almeno) però volevo una conferma che una squilibrio vertebrale possa causare dei seri problemi urinare e "simulare" una sclerosi.
Immaginavo che le indagini strumentali quali cistoscopia e flussometria fossero sufficienti per fare diagnosi, o sbaglio? E se sbaglio quali altri accertamenti posso effettuare? Gentile dottore solo qui a scrivere non per avere una conferma che mie ipotesi siano "plausibili" ma a caccia di una idea, una ipotesi più plausibile delle altre e su cui poter indirizzare le mia attenzioni. Sicuramente nella vostra esperienza avete visto situazioni simili e potete darmi un consiglio calmierato dalle vostre conoscenze.
[#3]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Posso solo esprimere che le due possibilità possono essere concomitanti.

Gli esami diagnostici per una diagnosi delle patologie sopraesposte sono:

-Uretrocistoscopia (visualizzazione ingrandita del canale uretrale e del collo vescicale compresi eventuali lobi medi)
-Esame urodinamico completo comprensivo di profilometria uretrale (anche se molti urodinamisti la ritengono superflua): studio delle pressioni di riempimento e svuotamento vescicale e della pressione di chiusura uretrale
-RMN lombare
-Uretrografia retrograda e minzionale
-Consulto neurologico

Ovviamente la esecuzione di questi esami singolarmente od in modo associato potrebbero non essere idonei al suo caso per quanto sopra esposto e la loro prescrizione va attentamente valutata dallo specialista.

Normalmente il mio iter diagnostico e terapeutico è differente da quello da lei eseguito.

[#4]
Utente
Utente
Gentile dottore, grazie per la risposta.
da quanto scrive mi pare di intendere che:
Un lobo medio o una stenosi sarebbero da escludere visto che ho subito ben tre cistoscopie (una diagnostica e due in fase di intervento) e si sarebbero visti li, giusto? Non ho ancora capito però se una sclerosi si può diagnosticare guardando il collo vescicale o meno su qyesto non mi ha risposto.
Dall' urodinamica fatta si evince la presenza di una osrtruzione infravescicale (contunuando a citare il referto: Destrusore normosensibile in vescica di normali capacità e compliance assente iperattività destrusoriale) e quindi non ho un problema di "forza della vescica". Non credo non mi sia stato fatto una profilometria uretrale, a cosa serve?
La RMN lombare è stata fatta ed evidenzia appunto una spondilolistesi mobile.
Consulti neurologici ne ho fatti molti, l' ultimo dal chirurgo che dovrà operarmi . Nessuno si è sbilanciato, tutti sono concordi nel credere che problemi importanti alla vescica sono annunciati da problematiche alle gambe che io non ho, pur non escludendo interferenze con il mio problema in campo urologico (anche qui tutto può essere ma anche no!)
Non ho mai fatto una Uretrografia retrograda e minzionale (nessuno me l' ha mia sconsigliata), pensavo che la cistoscopia avesse una valenza diagnostica migliore, sbaglio?
Dottore scusi l'insistenza ma deve sapere che prima di sottopormi al secondo intervento di tuip ho pelligrinato tra molti urlogi e i più senza ulteriori esami, ma solo visionando velocemente gli accertamenti fatti precedentemente, mi hanno proposto di "tentare" con una TURP! Capisce bene che l'idea di una turp alla mia età mi spaventa parecchio. E quindi mi sono sottoposto ad una seconda tuip perchè meno demolitiva e perché al chirurgo sembrava più indicata per il mio problema. Spero di averle dato più elementi, se scrivo su internet e ovvio che di specialisti non ho sentiti molti e che non sono a caccia di una diagnosi da bacchetta magica (anche se non gusterebbe) ma di un idea o intuizione da condividere con l' urologo che mi ha in cura e che, come molti altri già sentiti precedentemente , non sa che pesci prendere!
Grazie se vorrà rispondere e a chi altri vorrà farlo.
[#5]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
1) Si ma è poco probabile alla sua età
2) Sclerosi del collo vescicale si può anche diagnosticare con cistoscopia
3) Profilometria uretrale serve ad evidenziare un eventuale ipertono delo collo vescicale ma ripeto molti urodinamisti non lo ritengono attendibile
4) I suoi urologi non avranno ritenuto opportuno fare la uretrografia
5)Sconsigliabile la TURP per il problema della eiaculazione retrograda e possibile infertilità
[#6]
Utente
Utente
Dott. Scalese,
grazie per la gentile risposta. So bene che sopratutto ai medici non piace
parlare per ipotesi, ma a questo punto escludendo l'ipertesi di un terzo
lobo o di una stenosi uretrale ,visto che non credo che in due abbiano
potuto prendere un abbaglio tale, e considerando l'impossibilità da parte
dei neurologi di determinare quanto i miei problemi alla schiena possano
influire con la mia problematica le faccio un ultima domanda (poi le
prometto che la smetto di tediarla). Come si diagnostica un eventuale
ipertono delle sfintere uretrale esterno? solo con una urodinamica o ci
sono altre possibilità? E nel caso fossi affetto da una simile patologia
posso sperare in una cura?Sarebbe farmacologica di nuovo chirurgica?
Grazie ancora per la cortese risposta.
[#7]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Considerato che esite una ferma indicazione ad intervento neurochirurgico e lei è propenso ad eseguirlo queste problematiche è bene affrontarle dopo che tale intervento sia stato eseguito. Rileggendo il tutto ho notato che lei parla di "soliti disturbi": sarebbe opportuno che li elenchi nel dettaglio.
[#8]
Utente
Utente
i sintomi sono vari e mutevoli:
tutti i giorni ho sempre una esitazione ad iniziare la minzione (in realtà
ho sempre impiegato tempo per iniziare ad urinare, ma questa che pensavo
essere una mia caratteristica è peggiorata quando sono iniziati i disturbi)
accompagnata da un leggero fastidio uretrale e tenesmo vescicale (in alcuni
giorni forte e nei giorni "fortunati" molto lieve), Durante la notte mi
sveglio sempre almeno due volte per andare in bagno. A giorni più o meno
alterni il tenesmo aumenta di intensità costringendomi ad andare più
frequentemente in bagno e purtroppo si aggiungono sintomi più pesanti quali
forte sensazione di mancato svuotamento vescicale, bruciore e/o dolenzia
uretrale, fastidio alla punta del pene (ovviamente in queste giornate dormo
pochissimo). I sintomi stranamente a volte peggiorano dopo aver urinato e a
volte migliorano, mi sembrano migliorare dopo aver fatto piscina (unica
attività che la schiena mi consente), o dopo essere stato steso al letto. I
disturbi aumentano di intensità nel corso della giornata, infatti la
mattina sto quasi sempre meglio.
Da un po di mesi si è aggiunto un leggero dolore all'osso sacro (doore
leggermente spostato a sinistra), non so se imputabile alla schiena.
Otre ai sintomi prettamente urologici , tanto per non farci mancare nulla,
ho anche dei bruciori rettali, anche essi di variabile frequenza ed
intensità e provo spesso fastidio alla defecazione (mi hanno diagnosticato
una contrazione paradossa ed una ragade). Come già detto convivo (speriamo
fino ll'intervento) con una spondilolistesi alle schiena (s4-s5) che mi
impedisce di stare in piedi per più di 15 minuti senza iniziare ad
avvertire prima fastidio e poi dolore nella zona lombare (almeno qui
sedendomi o stendendomi il dolore passa).
Insomma una situazione sicuramente non felice, da cui naturalmente vorrei
trovare una via di uscita per tornare ad una vita serena, Soprattutto i
fastidi urologici quando forti diventano molto invalidanti, impedendomi
persino una buona concentrazione durante l'attività lavorativa.
[#9]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
1)Alla luce di quanto ha scritto confermo quanto sopra esposto
2)Dal mio punto di vista sconsigliato intervento urologico come prospettatole.
[#10]
Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta. Sono in effetti in lista di attesa per essere operato, purtroppo l'attesa è molto lunga e verrò operato tra circa otto-dieci mesi. Volevo capire se nel frattempo potevo in qualche modo trovare una "strada" per alleviare i miei disturbi urologici che sono davvero validanti. Sicuramente seguirò il suo consiglio e non mi sottoporrò ad una turp sopratutto considerando i risultati delle due tuip già subite.
Un caro saluto e buon lavoro.
[#11]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Casi complessi come il suo andrebbero discussi insieme fra urologo urodinamista, neurochirurgo, proctologo ed eventualemente terapista del dolore prima di giungere ad una terapia efficace.
[#12]
Utente
Utente
Gentile dottore.
Grazie per le sue veloci risposte. Sono infatti convinto che un approccio
olistico è sicuramente il modo migliore per venire a capo dei miei
problemi. Che lei sappia, esistono strutture in Italia (ma anche
all'estero) dove diversi professionisti lavorano in tal senso? Fatto
l'intervento alla schiena se le cose non dovessero migliorare saprei almeno
come muovermi.
[#13]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Esegua un passo alla volta e poi si vede.
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