Pollachiuria, ansia o vescica iperattiva?
sono un ragazzo di 22 anni e da circa un anno soffro di un particolare disturbo.
Mi capita, abbastanza frequentemente e specialmente quando sono fuori casa (o subito prima), di dover urinare spesso, trovandomi spesso in situazioni di disagio.
Recentemente ho avuto un paio di coliche renali e ho espulso dei piccoli calcoli.
Onestamente, non so fino a che punto ciò possa essere pertinente con il mio problema, perché ciò mi accadeva anche prima che si manifestassero le coliche.
Inoltre, sono portato a pensare che si possa trattare di un problema di ansia, perché queste "urgenze" sono spesso legate a tachicardia e deconcentrazione.
Normalmente bevo poca acqua e di notte non mi alzo mai per andare in bagno, qualche giorno mi capita di restare anche per 4 ore senza urinare.
Il problema maggiore si presenta quando i sintomi sopra descritti sono molto forti e mi capita di dover andare in bagno anche ogni 10 minuti!
Quando ciò accade, l'urina è sempre trasparente, lo stimolo è "continuo" e le quantità sono "medie".
A tal proposito mi chiedevo se sia possibile che io non riesca a svuotare la vescica in determinate situazioni sentendo subito dopo l'esigenza di tornare ad espellerla.
Ho letto su internet degli articoli sulla vescica iperattiva, mi sembra che siano presenti tutti i sintomi che la caratterizzano, salvo la nicturia.
Le domande che vorrei porre sono queste:
1. E' possibile che si tratti di V.I. anche se non si rivela un disturbo costante ma "intermittente"?
2. E' possibile che in uno stato di ansia il corpo sia spinto a "produrre" grandi quantità di urina anche in breve tempo?
3. Farmaci come gli antimuscarinici possono essere efficaci anche se presi a intervalli irregolari?
N.B Ho fatto da poco esami del sangue e delle urine, tutti i valori erano regolari.
Prenoterò al più presto una visita da un urologo, ma spero possiate darmi delle delucidazioni riguardo ad una matrice psicologica o fisiologica del problema.
Scusate se mi sono dilungato, vi ringrazio anticipatamente.
Caro giovane, prima della visita urologica sarebbe opportuno completare gli accertamenti cona ecografia dell'apparato urinario (storia di calcolosi!). La vescica iperattiva non è una diagnosi, è una condizione in cui la vescica "chiede" di essere svuotata spesso. Alla Sua età conviene approfondire bene gli aspetti diagnostici e stabilire quali sono le cause che hanno causato questi suoi disturbi - peraltro intermittenti. Ciò può essere dovuto a vari motivi come calcolini urinari in transito, prostatite, uretrite. L'ansia, infine, gioca molti scherzi, ma non fa produrre urina. Aspettiamo gli esiti della visita urologica, intanto cordiali saluti
Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino
In attesa dell'ecografia e della visita urologica, volevo soffermarmi sul problema dell'ansia. Dal momento che il problema si presenta per circa l'80% delle volte quando mi sento ansioso o comunque, quando sono fuori casa, specie in luoghi dove non ci sia un bagno facilmente raggiungibile, vorrei chiedere in che modo gli aspetti psicologici possono interagire con l'apparato urinario.
Concludendo, un amico medico mi ha consigliato di provare un integratore naturale chiamato Vagostabil..potrebbe realmente essermi utile?
grazie ancora, cordiali saluti.
L'ecografia all'apparato urinario non ha evidenziato nessun problema visibile alla vescica, ma ha mostrato un calcolo di circa 4mm nel rene destro.
Con una Diretta renale il medico ha potuto constatare che il calcolo (così come quelli già espulsi qualche mese fa) è di calcio.
La cura che mi è stata prescritta è ovviamente orientata all'espulsione del calcolo con farmaci diuretici, antispastici e "idroterapia".Ovviamente sono un po' preoccupato, in primis perchè la cura prescritta mi aiuterà ad espellere il calcolo ma aggraverà la mia situazione riguardante la frequenza minzionale, in secondo luogo perchè, con una sessione di esami alle porte non vorrei rischiare abbassamenti di pressione (dovuti dal diuretico) o perdite eccessive di concentrazione.
Infine, dato per assodato il problema dei calcoli, il medico non mi ha assolutamente rassicurato sul problema della pollachiuria descritta in precedenza, dicendomi che un collegamento con la calcolosi è da escludere e virando su cause prettamente ansiose.
Mi ha, dunque, lasciato perplesso il modo con cui sia giunto questo "verdetto", dal momento che è arrivato senza esami specifici per la vescica come l'uroflussometria o l'urodinamica.
Lei cosa ne pensa?
Il problema della pollachiuria evidentemente dovrà essere risolto dopo e con diverse metodologie. (antimuscarinici? ansiolitici? mah!)
Un' ultima cosa volevo chiederle, ho notato che la frequenza nelle minzioni si accompagna molto spesso, anzi quasi sempre, con un' eccessiva attività intestinale..non so però se sia anche questa una conseguenza dell'ansia o se, paradossalmente, possa essere in qualche modo causa della pollachiuria.
La ringrazio ancora sentitamente per la Sua disponibilità, cordiali saluti.
Come potevo aspettarmi, ancora niente di nuovo.
Volevo porle una domanda sul problema della frequenza minzionale.
Da qualche giorno, ancora prima di iniziare la "cura", ho provato a misurare le minzioni giornaliere.
Devo dire che, anche se in questo periodo non si sta presentando il problema descritto nei post precedenti, ho notato che le minzioni (che si intervallano, in base al momento della giornata, da 1h30m a 3h) non superano quasi mai i 200ml. Questo avviene sia quando vado in bagno tranquillamente, magari prima di uscire di casa, sia quando avverto uno stimolo più forte.
Scusi la domanda banale ma, è normale?
(P.s. ovviamente la quantità è nettamente superiore dopo aver bevuto 1 litro d'acqua..ma questa è un'altra storia..)
Grazie ancora e Cordiali saluti.
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