Idrocele e complicanze

Gentili signori,
mi chiamo Maurizio e sono uno studente.
Circa due anni fa sono stato operato di ernia inguinale sx.
Alcuni mesi dopo ho notato che il gonfiore al testicolo
corrispondente, al contrario di quanto mi era stato assicurato
dal medico, tardava a ridimensionarsi.
Circa un anno e mezzo fa mi e' stato diagnosticato di conseguenza, dopo una ecografia, un "modico" idrocele.
L'urologo dapprima mi ha suggerito di procedere con dei farmaci
anti-infiammatori, tuttavia nell'ottobre 2004 il medico mi ha
caldamente suggerito un intervento (l'ultima ecografica riportava
la dicitura "marcato idrocele, varicocele bi. primo grado, cisti
sull'epididimo", anche se con l'eco-doppler l'urologo non ha riscontrato il varicocele).
L'intervento di "vaginalectomia" mi e' stato praticato una settimana fa circa, ed ora sono convalescente.
Sono piuttosto preoccupato sulle possibili complicazioni dell'intervento magari anche a lungo termine. Sicuramente ho trovato sgradevole esser stato nuovamente operato dopo il primo intervento d'ernia, e non vorrei che in seguito a questo nuovo intervento possano insorgere altre brutte sorprese. Il mio urologo dice che e' tutto OK, tuttavia anche il medico che mi aveva operato l'ernia era entusiasta del suo operato...
Ora io cortesemente vi chiedo: quali sono i possibili effetti collaterali di un intervento di vaginalectomia?
1) sterilita'?
2) impotenza?
3) comparsa/aggravamento varicocele?
4) recidiva ernia/idrocele?
5) ??????
Faccio presente che in seguito all'intervento, ho avuto la febbre a 39 per circa 36 ore, e che lo scroto presenta un edema marcato ed e' dolente.
Anche l'inguine e' un po' ingrossato.
Sono stato sottoposto a visita di controllo 5 gg dopo l'intervento.

Grazie
Maurizio
[#1]
Dr. Enrico Guarino Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo toracico 72
egregio maurizio purtorppo l'idorcele è una complicanza descritta per gli interventi di ernia inguinale e quasi sempre si risolvono spontanenamente o dopo terapia antiinfiammatoria. ma veniamo ai suoi quesiti:
1 rischio di sterilità vicino allo 0%
2 assolutamente no lo stimolo virile è localizzata in tutt'altra parte all'interno dell'addome dietro la vescica
3 recidiva di idrocele, se eseguita eversone albuginea, rischio vicino allo 0%
4 ernia se fatta con posizionamento di rete in prolene le casistiche internazionali parlano di percentuali che variano dal 2 al 10%
5) perchè vuole che capiti tutto a lei
per finire non è detto che nel suo caso, vista l'età e il fatto che sono passati due anni dall'intervento di ernia l'idrocele dipenda dal trattamento dell'ernia

enrico guarino
medico chirurgo
dr.enricoguarino@gmail.com

[#2]
Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
gentile signore
non viè rischio di sterilità nè tantomeno di deficit erettile .
il rischio di recidiva di idrocele c'è solo se non è stata effettuata una completa eversione della tonaca vaginale
il varicocele mi pare di capire ci sia e non so se è stato corretto. questo non vuol dire che sia necessario farlo
bisognerebbe valutare l'entità del varicocele e uno spermiogramma
per l'ernia le ha risposto egregiamente il collega
chirurgo generale

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

[#3]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gentile utente,
penso proprio che la sua piccola -grande odissea sia terminata.
Presto dimenticherà di vaginale,ernie e protesi.
Anch'io nei suoi panni avrei timore ma vedrà che con il passare del tempo dimenticherà questi timori
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

[#4]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
o meglio dovrei dire sfortunato Utente. Le esprimo telegraficamente il mio parere in merito ai Suoi quesiti.
1) Nessun rischio di sterilita'
2) Nessun rischio di impotenza
3) Nessun rischio di comparsa o aggravamento di varicocele da ricollegarsi alla plastica per ernia inguinale. Con questo non posso escludere che Lei in futuro possa, come tutti noi, essere affetto da questa patologia
4) Le perccentuali di recidiva di una ernia inguinale dipendono essenzialmente dalla tecnica chirurgica utilizzata dall'operatore, dalla correttezza dell'atto chirurgico e, non trascurabile, dallo scrupolo con cui Lei ha seguito le direttive consigliate sicuramente dal Suo chirurgo nel periodo post-operatorio.
Abbia fiducia nel medico che l'ha operata.
Un cordialissimo saluto e auguri di pronta guarigione
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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