Recidiva e/o complicanze dopo intervento di ipb
Ho 54 anni e nel mese di ottobre u.s. sono stato sottoposto ad intervento di IPB con l'tilizzo del laser TULLIO.
Dopo circa n mese dall'intervento sono stato sottoposto a flssimetria con eccellente risultato (vol.mitto 284 flusso max 36.2 flusso med. 19.4)e tutto è sembrato andare per il meglio fino a Natale dove, repentinamente, ho avto problemi di minzione con un mitto ipovalido, senso di pesantezza nel basso ventre, difficoltà ad iniziare la minzione. Mi sono subito allarmato (all'intevento sono arrivato dopo circa un anno di terapia antibiotica, antinfiammatoria ed altre sostanze medicinali specifiche quali mictsone, Omnic, Xtral, Permixson ed altri) e nell'impossibilità di contattare il chirurgo (era all'estero), ho cercato altri medici urologi i quali, premesso che il chirurgo che ha operato è la persona più indicata a risolvere la problematica, mi hanno per un verso ulteriormente allarmato e dall'altro cercato di tranquillizzarmi. I dubbi sono quelli legati ad una possibile recidiva (in pratica ripetere nuovamente l'intervento), ad una stenosi del collo vescicale o uretrale, ad una infezione della prostata con la ferita non perfettamente guarita ed a seguito di un raffreddore. Come terapia mi hanno somministrato Bactrim Forte (2 al gg x 5 gg) Topster supposte (1 x 7gg), Xtral 10 (1 la sera per 30 gg). In pratica tutto quello che assumevo prima dell'intervento.
Le domande sono:
- è possibile a così breve tempo che l'ostruzione si ripresenti così come prima?;
- è sono possibili dopo circa due mesi la formazioni di stenosi che ostruiscono il passaggio dell'urina?;
- è possibile l'instaurarsi di una sofferenza renale?
- è possibile ancora aver la ferita aperta e quindi essere esposto ad infezioni batteriche e relative le conseguenze?
Prima di assumere l'antibiotico ho comunque eseguito l'analisi completa dell'urina con urinocoltura ed eventuale antibiogramma di cui però non dispongo ancora delle risposte.
Ringrazio della gentile collaborazione e degli eventuali chiarimenti/suggerimenti che verranno forniti in proposito.
Dopo circa n mese dall'intervento sono stato sottoposto a flssimetria con eccellente risultato (vol.mitto 284 flusso max 36.2 flusso med. 19.4)e tutto è sembrato andare per il meglio fino a Natale dove, repentinamente, ho avto problemi di minzione con un mitto ipovalido, senso di pesantezza nel basso ventre, difficoltà ad iniziare la minzione. Mi sono subito allarmato (all'intevento sono arrivato dopo circa un anno di terapia antibiotica, antinfiammatoria ed altre sostanze medicinali specifiche quali mictsone, Omnic, Xtral, Permixson ed altri) e nell'impossibilità di contattare il chirurgo (era all'estero), ho cercato altri medici urologi i quali, premesso che il chirurgo che ha operato è la persona più indicata a risolvere la problematica, mi hanno per un verso ulteriormente allarmato e dall'altro cercato di tranquillizzarmi. I dubbi sono quelli legati ad una possibile recidiva (in pratica ripetere nuovamente l'intervento), ad una stenosi del collo vescicale o uretrale, ad una infezione della prostata con la ferita non perfettamente guarita ed a seguito di un raffreddore. Come terapia mi hanno somministrato Bactrim Forte (2 al gg x 5 gg) Topster supposte (1 x 7gg), Xtral 10 (1 la sera per 30 gg). In pratica tutto quello che assumevo prima dell'intervento.
Le domande sono:
- è possibile a così breve tempo che l'ostruzione si ripresenti così come prima?;
- è sono possibili dopo circa due mesi la formazioni di stenosi che ostruiscono il passaggio dell'urina?;
- è possibile l'instaurarsi di una sofferenza renale?
- è possibile ancora aver la ferita aperta e quindi essere esposto ad infezioni batteriche e relative le conseguenze?
Prima di assumere l'antibiotico ho comunque eseguito l'analisi completa dell'urina con urinocoltura ed eventuale antibiogramma di cui però non dispongo ancora delle risposte.
Ringrazio della gentile collaborazione e degli eventuali chiarimenti/suggerimenti che verranno forniti in proposito.
[#1]
caro lettore,
non sono molti gli urologi ad avere esperienza diretta di Resezione Endoscopica di Prostata con Tullio, Roma..
E' chiaro che esiste sempre la possibilità di una sclerosi del collo vescicale ma prima di vedere le possibilità "negative" segua i consigli terapeutici e riconsulti il suo Urologo che la saprà sicuramente tranquillizzare
cari saluti
non sono molti gli urologi ad avere esperienza diretta di Resezione Endoscopica di Prostata con Tullio, Roma..
E' chiaro che esiste sempre la possibilità di una sclerosi del collo vescicale ma prima di vedere le possibilità "negative" segua i consigli terapeutici e riconsulti il suo Urologo che la saprà sicuramente tranquillizzare
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Caro lettore
Sono possibili tutte le evenienze da lei descritte, ha detto di assumere l'antibiotico ma l'infezione è presente o no?
Eventualmente se il problema dovesse persistere ci sono esami diagnostici ben precisi per rilevare recidiva e/o stenosi della loggia prostatica o uretrali.
Cordiali saluti
Dott. Patrizio Vicini
Sono possibili tutte le evenienze da lei descritte, ha detto di assumere l'antibiotico ma l'infezione è presente o no?
Eventualmente se il problema dovesse persistere ci sono esami diagnostici ben precisi per rilevare recidiva e/o stenosi della loggia prostatica o uretrali.
Cordiali saluti
Dott. Patrizio Vicini
Dott. Patrizio Vicini
www.patriziovicini.it
www.chirurgia-plasticaestetica.com
Roma
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.9k visite dal 05/01/2008.
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