Una prostatite o

Gentili Dottori io avverto un bruciore all'interno dell'uretra da circa due mesi. Premetto che tale fastidio ha avuto inizio dopo il mio primo rapporto non protetto con la mia ragazza, la quale dopo aver avuto delle perdite biancastre dalla vagina (solo per un paio di giorni ed a distanza di un mese dal rapporto)si è sottoposta a visita ginecologica in cui le è stata diagnosticata una vaginite batterica che ha curato con clindamicina (somministrata per una settimana insieme a lavaggi vaginali). Io mi sono rivolto da un urologo che nel visitarmi la prostata mi ha diagnosticato una prostatite; pertanto mi ha prescritto delle analisi che io ho puntualmente fatto, tutte nel mese di novembre, alcune anche ripetute, che sono le seguenti in ordine cronologico:
- urinocultura;
- urinocultura e spermiocultura (ricerca di micoplasma, batteri e miceti);
- tampone uretrale (ricerca di micoplasma, batteri, miceti, chlamydia trachomatis);
premetto che tali analisi le ho fatte tutte in giorni differenti e che hanno dato tutte esito negativo.
Al che l'urologo a cui mi sono rivolto mi ha detto che probabilmente sarà stata una irritizaione temporanea nonostante il verificarsi di alcuni sintomi che ancora permangono, che sono:
-sensazione di peso ai genitali e nella parte tra i testicoli e l'ano;
-bruciore nell'uretra;
-difficoltà nella minzione, sensazione di non totale svuotamento dopo aver urinato, urine frequenti;
-eiuaculazione ritardata e che comporta un fastidio nella parte anale, come una pressione dall'interno(immagino dalla prostata)soprattutto quando l'eiaculazione è provocata da masturbazione;
-inoltre nell'ultimo periodo si nota come una macchia bianca che sembra espandersi all'estremità del pene e che mi provoca un fastidio simile a bruciore-prurito;
La scorsa settimana mi sono recato da un altro urologo all'ospedale e dopo aver ascoltato i miei sintomi ed avermi controllato anch'esso la prostata mi ha diagnosticato un'uretrite, ordinandomi la somministrazione di un antimicotico(Diflucan) per una settimana, dicendomi di ritornare, nel caso non fosse passata, per prescrivermi degli antibiotici.
Ora sono al quinto giorno di cura e qualche effetto positivo c'è stato: ad esempio riesco ad urinare meglio rispetto ad un periodo in cui avevo serie difficoltà, anzi direi che l'attività urinaria da quando ho iniziato ad avere il problema è ritornata normale (permane ancora la frequente attività urinaria); inoltre il bruciore nell'uretra si è ridotto abbastanza mentre rimane il prurito all'estremità del pene e la relativa macchia bianca sul glande.
I sintomi più fastidiosi che rimangono sono uno stato di disagio determinato dal sentire una certa pesantezza ai genitali ed alla parte peri-anale ed il prurito-bruciore all'estremità del pene.
Premetto che sto facendo sesso protetto da quando ho scoperto il problema e che l'attività sessuale è normale.
Quello che chiedo è:
1)i sintomi sono quelli di una prostatite o di una uretrite?quali dei due dottori ha ragione?
2)Se le analisi non individuano dei batteri cosa significa?c'è necessità di ripeterli?
3)Mi posso sottoporre a terapia antibiotica anche senza la necessità di individuare eventuali batteri?
Detto questo vi ringrazio anticipatamente augurandovi buon lavoro ed un buon anno, cordiali saluti.
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,
lei pone le classiche domande che riguardano le prostatiti e su cui anche il mondo urologico ha risposte diverse.
In effetti i suoi sintomi possono far pensare ad un fatto infettivo-infiammatorio a carico della prostata e, quasi necessariamente, al tratto di uretra che la attraversa.
Le altre due domande non possono avere una risposta univoca.
segua i consigli dello stesso urologo
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Mi allineo al dott Pozza che mi ha receduto: da ciò che lei descrive sembrerebbe proprio trattarsi di una prostatite.
I sintomi più comuni di una prostatite sono: disturbi della minzione di carattere diverso da soggetto a soggetto, peso pubico e/o perineale, turbe dell'eiaculazione.
Per avere conferma della cosa esoprattutto per avviare un iter diagnostico preciso e una successiva terapia potrebbe rivolgersi ad un collega urologo nella sua zona di residenza. Al collega potrà poi anche chiedere circa dubbi ulteriori che avesse sul caso.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Utente
Utente
Grazie per le risposte. Vorrei ancora chiedere se il fatto che usando gli antimicotici(Diflucan) mi sia sentito meglio può essere considerato come segno di una esatta prescrizione medica, perchè a questo punto devo valutare a quale medico affidarmi; inoltre vi chiedo se tale infezione-infiammazione è stata determinata "esclusivamente" dall'essere entrato in contatto con dei batteri durante il rapporto sessuale, oppure se è possibile che alcune mie sensibilità intestinali hanno favorito tale "patologia"; infine, tale patologia potrebbe compromettere la fertilità, oppure, ancor più grave, la salute di un eventuale nascituro?
Vi porgo ancora i miei ringraziamenti e l'augurio di un buon lavoro, Cordialmente Filippo.
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