Cistostomia
buon giorno, volevo chiedere un consulto per mio fratello di 35 anni affetto da tetraplegia (causa incidente stradale) con stiramento vertebrale da c3 a c7 avvenuto nel 2006. Per 3 anni ha usato cateterismo intermittente progressivamente sempre più difficile da gestire; nel febbraio 2009 subisce ma, da quel momento si susseguono una serie infinita di infezioni per tanto ogni 30 giorni circa è costretto ad assumere terapia antibiotica (che risolve temporaneamente le infezioni che comunque continuano a ripresentarsi). Un urologo gli ha consigliato di passare quindi alla cistectomia radicale con condotto ileale. Volevo sapere se è una proposta sensata ed eventualmente quali alternative possono esserci. grazie infinite
[#1]
cara signora da questa sede è difficile dare un giudizio valido, però personalmente prima di ricorrere alla cistectomia con derivazione urinaria ci penserei no 10 ma 1000 volte
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
Gentile utente,
è ovviamente una situazione molto delicata quella che lei descrive e di non semplice risoluzione.
Ovviamente non ci sono molte alternative a quelle già prospettatele.
Tenendo presente che si sta parlando di sottoporre suo fratello ad un ulteriore intervento molto delicato e non scevro da possibili complicanze va ponderata attentamente la scelta.
E' importante stabilire prima l'entità delle infezioni, la frequenza, la presenza o meno di febbre, la tolleranza di un eventuale cateterismo transuretrale a permanenza (da rimuovere periodicamente per ripassare all'autocateterismo), la possibilità di applicare un catetere vescicale sovrapubico, lo stato della vescica e dei reni ecc.; come nota sono molti i fattori da considerare ed è necessario parlare dei pro e dei contro approfonditamente con il suo Urologo.
è ovviamente una situazione molto delicata quella che lei descrive e di non semplice risoluzione.
Ovviamente non ci sono molte alternative a quelle già prospettatele.
Tenendo presente che si sta parlando di sottoporre suo fratello ad un ulteriore intervento molto delicato e non scevro da possibili complicanze va ponderata attentamente la scelta.
E' importante stabilire prima l'entità delle infezioni, la frequenza, la presenza o meno di febbre, la tolleranza di un eventuale cateterismo transuretrale a permanenza (da rimuovere periodicamente per ripassare all'autocateterismo), la possibilità di applicare un catetere vescicale sovrapubico, lo stato della vescica e dei reni ecc.; come nota sono molti i fattori da considerare ed è necessario parlare dei pro e dei contro approfonditamente con il suo Urologo.
Cordiali saluti
Gino Scalese
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.2k visite dal 04/10/2011.
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