Una prostatite acuta

Buongiorno,
Dal 14 Agosto 2011 soffro di alcuni disturbi legati all'area pubica (scroto, perineo). Inizialmente, essendo all'estero, i medici locali mi hanno curato semplicemente con del paracetamolo (1000mg, 4 volte al dì) ed il problema sembrava essere risolto.

Tuttavia col tempo i sintomi sono ricomparsi e, una volta in Italia, ho deciso di recarmi da uno specialista in urologia e andrologia. Costui non individuò nessuna particolare sindrome e semplicemente diete la colpa di tutto ciò alla mia postura e alla mia vita sedentaria. Per tale motivo mi diede solo degli antidolorifici (Brufen).

Dopo circa una settimana, essendo anche esasperato dai continui dolori, mi sono recato in osedale dove mi hanno diagnosticato una prostatite cronica i cui sintomi, in considerazione dell'intensità degli stessi, si avvinanvano a quelli di una prostatite acuta. All'esame della prostata (mai eseguito prima) potevo sentire un chiaro dolore/bruciore nel momento in cui il dottore premeva la ghiandola per valutarne lo stato. Mi dissero di prendere per 10 gg Ciproxin 500mg (2 compresse al dì), un integratore a base di Serenoa repens, di bere almeno 2 litri di acqua al giorno e, alla sera, di continuare con il Brufen. Inoltre, mi consigliarono di stare a letto almeno 8 giorni (cosa che ho seguito alla lettera). I sintomi si sono ridotti parzialmente e sembrava quasi che tutto fosse risolto, anche perchè da una seconda visita la prostata non doleva più all'analisi dello specialista e l'analisi delle urine/urinocultura erano negative (salvo il peso specifico delle urine, appena sopra il valore massimo).

Oggi (9° giorno dall'inizio della terapia), recandomi in università, non appena mi sono seduto mi è nuovamente tornato un moderato/forte bruciore nell'area del perineo, come se tutto fosse stato inutile. In tal senso volevo sapere se la cosa fosse normale e se debba ritardare ancora il rientro in università, magari con un'altra settimana di riposo. La mia preoccupazione più grande è quella di non poter guarire più.

Grazie mille per il vostro consulto: penso che il parere di terzi possa aiutarmi a capire meglio la mia situazione e a tranquillizzarmi.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
le prostatiti possono andare incontro a recidive soprattutto se neglette per un po di tempo, e questi potrebbero essere i sintomi. Meglio farsi ricontrollare che di qua non possiamo fare diagnosi e terapia.
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Utente
Utente
Gentile Dr. Giorgio Cavallini,
La ringrazio per la Sua rapida risposta, davvero molto gentile.
Giusto per contestualizzare: l'ultima visita l'ho fatta Venerdi' scorso e la prostata al tatto non doleva più e sono ancora sotto antibiotici fino a domani (compreso). Il dottore ha parlato di 1 mese prima di un completo recupero (ho 23 anni, quindi di giovane età). Ciò corrisponde alla vostra esperienza? Consiglia di rimanere a riposo a letto nel frattempo? (il mio medico ha detto che è meglio evitare di stare seduti ed effettivamente oggi quando ho provato a sedermi all'università ho avuti diversi fastidi di cui sopra).
Grazie ancora.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
la terapia delle prostatti varia a senda dell'esperienza personale.
Esprimere poi pareri su una terapia cmq prescritta da un collega è alquanto antipatico.
Le dico solo che il riposo a letto proprio non è indicato.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

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Utente
Utente
Gentile Dr. Roberto Mallus,
La ringrazio per la celere risposta. Ora però mi assale un dubbio: il mio medico curante mi ha raccomandato strettamente di stare a riposo e, anche dopo la seconda visita, di evitare di stare seduto (cosa che mi crea notevoli fastidi). Perchè lei dice che il riposo a letto non è indicato? Davvero non so più che fare!
Grazie ancora moltissimo.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
allora sia mo a posto così. Usi un cuscino a ferro di cavallo. da mettere sulla seduta. Faccia semicupi caldi (si sieda nell' acqua calda) ma se perwsiste a 10 gg dakllla sospensione di antibiotici consulti collega.- Eviti thè, caffè. piccanti, insaccati, alcoolici.
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Utente
Utente
Grazie mille dottore, gentilissimo!
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
FACCIA SAPERE SE VUOLE. Scusi maiuscolo.
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Utente
Utente
Alla fine si trattava di sindrome del piriforme con interessamento del pudendo. Non sono più guarito al 100%, ma grazie a valium e laroxyl ora sono all'80% e la sindrome è gestibile. Ci tenevo a scriverlo per chi dovesse leggere questa discussione.
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