Dolore inguinale testicolare
buongiorno. sono un caso disperato. circa tre anni fa mi sono sottoposto ad un intervento di varicocele (sin, III °) con tecnica legatura soprainguinale . L’intervento è stato eseguito in assenza di uno spermiogramma (fatto successivamente all’interv. e risultato nella norma). dopo l’intervento persistono i sintomi del varicocele (diagnosi di persistenza di varicocele), ma ad essi si aggiunge un forte dolore inguinale e testicolare (i miei attuali principali problemi), i quali aumentano in seguito a periodi di tempo, anche piuttosto brevi (dai 10 ai 30 min), in piedi o di cammino. Impossibile praticare qualsiasi tipo di sport. I sintomi non si riducono con trattamento farmacologico (Brufen 600 g, una compressa al giorno per 7 giorni).L’unico rimedio contro il dolore è il riposo: stare alternativamente stesi e seduti.
SPERMIOCULTURA (colturale): assenza di batteri patogeni e miceti.
RIC. CLAMYDIA (IF): NEGATIVO
RIC. MYCOPLASMA+UREAPLASMA: NEGATIVO
ottobre 2010: diagnosi di persistenza di varicocele sin di 3°(diagnosticato da un altro urologo)+ dolore testicolare cronico + segni di flogosi epididimaria a sinistra (pregressa o cronica). 03/11/2010:intervento di varicocele (legature subinguinale in tecnica microchirurgica + denervazione testicolare). Durante l’intervento non sono stati evidenziati lesioni e/o compressioni dei nervi ileoinguinale e genitofemorale (almeno a quanto dice il chirurgo).
Dopo il secondo intervento il dolore continua a persistere con la stessa intensità e modalità. A visita post-intervento mi viene proposto un ulteriore intervento per valutare il grado di epididimite (intervenendo direttamente sul testicolo) e viene aperta l’ipotesi di un successivo intervento per eliminare l’epididimo sinistro laddove persista ancora il dolore. Prima di sottopormi ad un nuovo intervento (molto invasivo)oggi mi sono rivolto ad un altro urologo/andrologo, il quale mi ha sconsigliato di sottopormi ad un intervento per eliminare l'epididimo sinistro xkè sono giovane e xkè non è necessario. La sua opinione è che i sintomi da me accusati (forte dolore inguinale e testicolare) siano causati (probabilmente) dalla compressione del nervo ileo inguinale successiva al primo intervento. mi ha inoltre confermato la presenza di un'epididimite cronica. l'intervento consingliatomi è quello di recidere il nervo-ileo inguinale nella speranza che sia esso a spiegare i sintomi. Se l'intervento non dovesse andare come sperato (scomparsa dei sintomi+insensibilità del testicolo sinistro) mi toccherebbe aspettare di sposarmi, fare figli per poi intervenire sull'epididimo eliminandolo. l'urologo mi ha assicurato che questo intervento non ha effetti collaterali.
cosa mi consigliate? mi sottopongo a questo nuovo intervento (recisione nervo ileo inguinale) o aspetto che passino 10 anni per poi farmi togliere l'epididimo sin?
Credo che le mie condizioni meritino la vostra attenzione, mi ha reso veramente disabile. grazie di cuore il vostro servizio è davvero nobile
SPERMIOCULTURA (colturale): assenza di batteri patogeni e miceti.
RIC. CLAMYDIA (IF): NEGATIVO
RIC. MYCOPLASMA+UREAPLASMA: NEGATIVO
ottobre 2010: diagnosi di persistenza di varicocele sin di 3°(diagnosticato da un altro urologo)+ dolore testicolare cronico + segni di flogosi epididimaria a sinistra (pregressa o cronica). 03/11/2010:intervento di varicocele (legature subinguinale in tecnica microchirurgica + denervazione testicolare). Durante l’intervento non sono stati evidenziati lesioni e/o compressioni dei nervi ileoinguinale e genitofemorale (almeno a quanto dice il chirurgo).
Dopo il secondo intervento il dolore continua a persistere con la stessa intensità e modalità. A visita post-intervento mi viene proposto un ulteriore intervento per valutare il grado di epididimite (intervenendo direttamente sul testicolo) e viene aperta l’ipotesi di un successivo intervento per eliminare l’epididimo sinistro laddove persista ancora il dolore. Prima di sottopormi ad un nuovo intervento (molto invasivo)oggi mi sono rivolto ad un altro urologo/andrologo, il quale mi ha sconsigliato di sottopormi ad un intervento per eliminare l'epididimo sinistro xkè sono giovane e xkè non è necessario. La sua opinione è che i sintomi da me accusati (forte dolore inguinale e testicolare) siano causati (probabilmente) dalla compressione del nervo ileo inguinale successiva al primo intervento. mi ha inoltre confermato la presenza di un'epididimite cronica. l'intervento consingliatomi è quello di recidere il nervo-ileo inguinale nella speranza che sia esso a spiegare i sintomi. Se l'intervento non dovesse andare come sperato (scomparsa dei sintomi+insensibilità del testicolo sinistro) mi toccherebbe aspettare di sposarmi, fare figli per poi intervenire sull'epididimo eliminandolo. l'urologo mi ha assicurato che questo intervento non ha effetti collaterali.
cosa mi consigliate? mi sottopongo a questo nuovo intervento (recisione nervo ileo inguinale) o aspetto che passino 10 anni per poi farmi togliere l'epididimo sin?
Credo che le mie condizioni meritino la vostra attenzione, mi ha reso veramente disabile. grazie di cuore il vostro servizio è davvero nobile
[#1]
Gentile utente,
considerata la giovane età, l'alterazione della qualità di vita e la impossibilità a condurre le normali attività quotidiane è ovvio che è necessario cercare una soluzione. Se confermato che il dolore sia di origine neuropatica da incarceramento di fibre nervose una possibile soluzione potrebbe essere quella a lei prospettata riguardo alla interruzione della innervazione sensitiva.
Se le può essere utile può leggere il mio articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/959-il-dolore-testicolare-cronico.html
considerata la giovane età, l'alterazione della qualità di vita e la impossibilità a condurre le normali attività quotidiane è ovvio che è necessario cercare una soluzione. Se confermato che il dolore sia di origine neuropatica da incarceramento di fibre nervose una possibile soluzione potrebbe essere quella a lei prospettata riguardo alla interruzione della innervazione sensitiva.
Se le può essere utile può leggere il mio articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/959-il-dolore-testicolare-cronico.html
Cordiali saluti
Gino Scalese
[#2]
Utente
Grazie mille dottore per la sua rapida risposta. Ho letto con molto interesse il suo articolo, peraltro sembra sia molto adatto al mio caso, e la ringrazio per il suo interessamento.
Il mio dubbio è se il dolore sia di origine neuropatica da incarceramento o sia legato all'epidimite o a entrambe le cose. E' proprio sull'origine del dolore che i medici non mi hanno dato una risposta univoca.
Vorrei specificare che il dolore è quasi sempre presente: è di lieve entità se sto completamente a riposo (sdraiato o seduto) ma aumenta moltissimo se sto per tanto tempo in piedi (o per tanto tempo seduto), se cammino molto. Non mi è possibile praticare nessuno sport (tranne il nuoto, cercando di non sforzarmi troppo), e quindi anche correre. Non posso sedere su poltrone o qualsiasi superficie mormida, in quanto in queste posizioni il mio corpo fa più peso sul testicolo (forse questo è legato ad una leggera ipermobilità del testicolo). Non posso sollevare pesi > ai 5 KG. Queste sono solo alcune delle situazioni scatenanti il mio dolore, ma potrei benissimo riassumere dicendo che ho dolore in qualsiasi momento tranne se sto seduto o sdraiato. Tuttavia, non avverto dolore durante la minzione e la defecazione. Non ho dolore durante i rapporti (o è di lieve entità) solo se sto io di sopra. Spero che queste info aggiuntive aiutino a comprendere meglio il mio caso.
Rispetto al trattamento vorrei chiederle se la microdenervazione chirurgica del funicolo spermatico, da lei citata nell'articolo sia qualcosa di diverso rispetto alla recisione del nervo ileo-inguinale di cui mi ha parlato recentemente il mio urologo e della denervazione testicolare (in microchirurgia) a cui mi sono già sottoposto senza nessun risultato.
Ancora grazie per la sua disponibilità e gentilezza
Il mio dubbio è se il dolore sia di origine neuropatica da incarceramento o sia legato all'epidimite o a entrambe le cose. E' proprio sull'origine del dolore che i medici non mi hanno dato una risposta univoca.
Vorrei specificare che il dolore è quasi sempre presente: è di lieve entità se sto completamente a riposo (sdraiato o seduto) ma aumenta moltissimo se sto per tanto tempo in piedi (o per tanto tempo seduto), se cammino molto. Non mi è possibile praticare nessuno sport (tranne il nuoto, cercando di non sforzarmi troppo), e quindi anche correre. Non posso sedere su poltrone o qualsiasi superficie mormida, in quanto in queste posizioni il mio corpo fa più peso sul testicolo (forse questo è legato ad una leggera ipermobilità del testicolo). Non posso sollevare pesi > ai 5 KG. Queste sono solo alcune delle situazioni scatenanti il mio dolore, ma potrei benissimo riassumere dicendo che ho dolore in qualsiasi momento tranne se sto seduto o sdraiato. Tuttavia, non avverto dolore durante la minzione e la defecazione. Non ho dolore durante i rapporti (o è di lieve entità) solo se sto io di sopra. Spero che queste info aggiuntive aiutino a comprendere meglio il mio caso.
Rispetto al trattamento vorrei chiederle se la microdenervazione chirurgica del funicolo spermatico, da lei citata nell'articolo sia qualcosa di diverso rispetto alla recisione del nervo ileo-inguinale di cui mi ha parlato recentemente il mio urologo e della denervazione testicolare (in microchirurgia) a cui mi sono già sottoposto senza nessun risultato.
Ancora grazie per la sua disponibilità e gentilezza
[#3]
Gentile utente,
l'intervento al quale si è sottoposto dovrebbe essere quello di microdenervazione chirurgica che però a quanto pare non le ha dato molti benefici.
L'altro intervento che le è stato proposto è quello di sezione del nervo ileoinguinale il cui ramo genitale ha una area di innervazione sensitiva più ampia.
Dal mio punto di vista sarebbe più opportuno agire in sinergia con il terapista del dolore per tentare prima soluzioni meno invasive.
l'intervento al quale si è sottoposto dovrebbe essere quello di microdenervazione chirurgica che però a quanto pare non le ha dato molti benefici.
L'altro intervento che le è stato proposto è quello di sezione del nervo ileoinguinale il cui ramo genitale ha una area di innervazione sensitiva più ampia.
Dal mio punto di vista sarebbe più opportuno agire in sinergia con il terapista del dolore per tentare prima soluzioni meno invasive.
[#4]
Utente
La ringrazio tantissimo per la chiarezza delle sue risposte...vorrei sottoporle due quesiti: il primo è se l'intervento di sezione del nervo ileo-inguinale comporta rischi o effetti collaterali e il secondo riguarda la terapia del dolore. Mi sono stati già prescritti Brufen 600 per 7 giorno oppure antinfiammatorio più antidolorifici(generici) senza alcun risultatato. Lei ritiene che potrei tentare con altre terapie?
Ancora grazie
Ancora grazie
[#5]
Gentile utente,
il problema della sezione del nervo ileoinguinale nella sua componente sensitiva è che come le sarà stato detto può determinare la presenza di aree cutanee di insensibilità e/o formicolio che possono essere causa di un certo grado di fastidio ("aree fantasma").
Come avrà ben compreso è una problematica che è a ponte principalmente fra tre branche, la urologia, la terapia del dolore e la neurochirurgia ed è di non semplice risoluzione, perciò sarebbe necessaria una attenta valutazione di un team composto dai tre specialisti per poi decidere il tipo di trattamento più idoneo.
Quello che intendevo per minore invasività è che si potrebbe verificare specie se si individua una zona "trigger" (zona che se stimolata scatena il dolore) se esiste indicazione ad una termoablazione nervosa mirata con radiofrequenza (ripeto è una ipotesi personale tutta da verificare).
il problema della sezione del nervo ileoinguinale nella sua componente sensitiva è che come le sarà stato detto può determinare la presenza di aree cutanee di insensibilità e/o formicolio che possono essere causa di un certo grado di fastidio ("aree fantasma").
Come avrà ben compreso è una problematica che è a ponte principalmente fra tre branche, la urologia, la terapia del dolore e la neurochirurgia ed è di non semplice risoluzione, perciò sarebbe necessaria una attenta valutazione di un team composto dai tre specialisti per poi decidere il tipo di trattamento più idoneo.
Quello che intendevo per minore invasività è che si potrebbe verificare specie se si individua una zona "trigger" (zona che se stimolata scatena il dolore) se esiste indicazione ad una termoablazione nervosa mirata con radiofrequenza (ripeto è una ipotesi personale tutta da verificare).
[#6]
Utente
Come al solito la ringrazio per le sue risposte specifiche.. Ammettiamo che io decida di proseguire con l'intervento (anche se credo che accetterò il suo consiglio e proverò altre strade prima) c'è modo di sapere quali zone risulterebbero, post-intervento, "anestetizzate"? Nel senso c'è il rischio che alcuni punti della zona inguinale e/o genitale diventino insensibili al tatto?
Per quanto riguarda l'ipotesi da lei suggerita vorrei sapere se devo cercare io un team fatto da i tre specilisti in questione oppure devo richiedere consulti separati alla tre figure?
Potrebbe darmi, infine, qualche informazione in più rispetto alla termoablazione nervosa e a come identificare la zonna "trigger".
La ringrazio molto per la sua pazienza e buon week end
Per quanto riguarda l'ipotesi da lei suggerita vorrei sapere se devo cercare io un team fatto da i tre specilisti in questione oppure devo richiedere consulti separati alla tre figure?
Potrebbe darmi, infine, qualche informazione in più rispetto alla termoablazione nervosa e a come identificare la zonna "trigger".
La ringrazio molto per la sua pazienza e buon week end
[#7]
Gentile utente,
le aree di desensibilizzazione dipendono dalla altezza alla quale viene sezionato il nervo; in merito alla sua domanda come sopra esposto è chiaro che ci possono essere delle aree di desensibilizzazione cutanea genitale (anche al tatto).
I consulti possono anche essere eseguiti in momenti differenti ma in ultima analisi è necessaria una valutazione congiunta.
Non eseguo personalmente questo tipo di trattamento terapeutico, quindi non le posso dare notizie dettagliate; conosco la tecnica perchè c/o il nostro Centro la stanno eseguendo per alcuni tipi di dolore persistente; comunque può facilmente reperire le informazioni digitando con un motore di ricerca "termoablazione con radiofrequenza" .
le aree di desensibilizzazione dipendono dalla altezza alla quale viene sezionato il nervo; in merito alla sua domanda come sopra esposto è chiaro che ci possono essere delle aree di desensibilizzazione cutanea genitale (anche al tatto).
I consulti possono anche essere eseguiti in momenti differenti ma in ultima analisi è necessaria una valutazione congiunta.
Non eseguo personalmente questo tipo di trattamento terapeutico, quindi non le posso dare notizie dettagliate; conosco la tecnica perchè c/o il nostro Centro la stanno eseguendo per alcuni tipi di dolore persistente; comunque può facilmente reperire le informazioni digitando con un motore di ricerca "termoablazione con radiofrequenza" .
[#8]
Utente
Dott. Scalese ancora grazie per la sua gentilezza e prontezza nelle risposte. Terrò veramente conto dei suoi consigli ... Mi sono stati molto utili, e mi hanno consentito di sottrarmi ad un'intervento di cui ignoravo l'invasività.. Per non considerare le utilissime informazioni su altri possibili consulti eo terapie. La terrò aggiornata sui prossimi sviluppi.
Ancora grazie, il vostro servizio è davvero ammirevole
Ancora grazie, il vostro servizio è davvero ammirevole
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 6.4k visite dal 21/09/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.