Ipertrofia e psa
Buon giorno a tutti. Sono un ragazzo di 56 anni che sin da 40 anni soffro di prostata (prostatiti e ipertrofia). Sono da tre anni che pultroppo, essendo aumentato il volume della prostata(circa 110cc) ho l'urgenza urinaria.Volevo porvi una domanda: che il pomodoro ha la possibilità di abbassare il PSA che è sempre intorno a 12 o è stato il farmaco Pygenil che ormai prendo da 3 mesi? L'ultima analisi del PSA lo portava a 9 . Grazie per un eventuale risposta
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caro utente da studi si è visto che il licopene che è contenuto nella buccia del pomodoro, può avere un effetto protettivo sulla prostata, il pigenil che è un fitoterapico, invece dovrebbe agire come antiinfiammatorio sicuramente però con una prostata così grande ed un psa alto va effettuata una consulanza urologica per impostare un piano terapeutico adeguato
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
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Caro ragazzo (mi permetta di chiamarLa come Lei stesso si definisce!), mi preme aggiungere alle puntuali indicazioni del collega, che con una prostata di questo volume (110 ml), se ha disturbi minzionali importanti (riduzione del flusso urinario, minzioni frequenti eccetera), bisognerebbe prendere in considerazione anche un eventuale intervento disostruttivo, magari preceduto da una biopsia prostatica. Si ricordi che il PSA in sè non è una malattia, mentre l'ostruzione cervico-prostatica causa spesso notevoli disagi. In alcuni casi, PSA elevato e ostruzione spesso coesistono, tenendo il paziente sotto scacco, sia per il timore di avere una neoplasia, sia per la qualità di vita alterata dai sintomi minzionali. Se si riconosce in questa descrizione, ne parli con il Suo urologo. P.S.: quando il PSA è espressione di uno stato infiammatorio, gli antinfiammatori e antiossidanti (come il licopene) possono provocarne una riduzione. Cordiali saluti
Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino
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Utente
Vi ringrazio tanto per le cordiali risposte. Mi era stata proposta una cura con la dutasteride, poi leggendo un servizio porprio su internet (Xapedia Medicina Prevenzione del tumore alla prostata)della FDA Food and Drug Amministrotion americana che parlava di un aumento dei casi con l'uso della dutasteride ecc,mi sono fermato. Penso che potrei stare moderatamente tranquillo per quanto riguarda il lato peggiore della patologia prostatica,se gli antiinfiammatori riescono un po' a ridurre il PSA. Comunque sia, mi è stata proposto un intervento per l'ipetrofia prostatica, ma il mio medico della mutua dice che, anche il solo intervento per l'adenoma fa' parecchio danno. Voi cosa ne pensate? Cordiali saluti
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Caro signore, lo studio REDUCE, con risultati pubblicati sul New England J of medicine dice il contrario. La dutasteride sembra avere un moderato effetto protettivo sui tumori di prostata:
http://italiasalute.leonardo.it/Copertina.asp?Articolo_ID=8011
L'intervento per la rimozione dell'adenoma non fa parecchio danno. E' un intervento con conseguenze e complicanze. Come sempre, se l'indicazione è azzeccata, il paziente sarà soddisfatto. Ne parli con un urologo di fiducia. Ancora cordiali saluti
http://italiasalute.leonardo.it/Copertina.asp?Articolo_ID=8011
L'intervento per la rimozione dell'adenoma non fa parecchio danno. E' un intervento con conseguenze e complicanze. Come sempre, se l'indicazione è azzeccata, il paziente sarà soddisfatto. Ne parli con un urologo di fiducia. Ancora cordiali saluti
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caro utente, penso che ci sia un pò di confusione,
per quanto rigurada la dutasteride, in realtà si è visto tramite uin grosso studio clinico che ha funzione protettiva nei confronti del tumore della prostata, forse lei si confonde con la finasteride.
per quanto rigurda l'intervento per adenoma, questo comporta come effetto collaterale, l'eiaculazione retrogrda ma non comporta problemi di impotenza, personalmente con tutto il rispetto verso il collega medico di famiglia il suo caso andrebbe analizzato in maniera corretta tramite visita urologica
per quanto rigurada la dutasteride, in realtà si è visto tramite uin grosso studio clinico che ha funzione protettiva nei confronti del tumore della prostata, forse lei si confonde con la finasteride.
per quanto rigurda l'intervento per adenoma, questo comporta come effetto collaterale, l'eiaculazione retrogrda ma non comporta problemi di impotenza, personalmente con tutto il rispetto verso il collega medico di famiglia il suo caso andrebbe analizzato in maniera corretta tramite visita urologica
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Utente
Buon giorno dottori. Una cortesia e un'informazione: ho letto su internet l'embolizzazione della prostata ingrossata che effettuano in Portogallo a Lisbona dal dott Prisco. Vorrei gentilmente sapere se c'è anche in Italia un centro cosifatto e se , ipoteticamente fatta l'embolizzazione , c'è un effetto ritorno. Grazie
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La tecnica di embolizzazione delle arterie prostatiche del Professor Martins Prisco è effettuata a mia conoscenza solo presso il suo centro. Non si tratta di una tecnica universalmente approvata e và considerata ancora sperimentale. Nel Suo caso inoltre non vi è solo un problema di disturbi minzionali ma anche di PSA elevato (che ovviamente La preoccupa). In altre parole: non c'è solo la necessità di togliere i disturbi ma anche quello di avere un esame istologico, cosa che con la tecnica di Prisco è da escludere in partenza . Cordiali saluti ancora
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In un mio paziente in una situazione analoga alla Sua, consiglierei decisamente la TURP. Si tratta di pensare anche al prossimo futuro: nessuno sà (nè può ancora saperlo) come si comporterà il PSA dopo una eventuale embolizzazione secondo Martins. Continuerà ad essere elevato? Lei continuerebbe ad effettuate dosaggi della PCA3 o PHI o PSA per tutta la vita? Sarebbe tranquillo soprattutto? Io no, pertanto sapendo per esperienza che dopo la TURP, se non c'è tumore, normalmente il PSA scende sotto ad 1 ng/ml, il paziente è disostruito, felice di avere un esame istologico che lo rassicura, questa è la procedura che personalmente consiglio senza alcuna remora. Spero di averLe chiarito a sufficienza la mia posizione. Cordiali saluti
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caro lettore,
mi inserisco nella discussione.
Una prostata di 110 grammi a 60 anni creerà "quasi sicuramente" problemi ostruttivi a la porterà nel giro di pochi anni ad un intervento disostruttivo.
Per queste dimensioni molti ritengono migliore la Adenomectomia TransVescicale ,altri la TURP.
Lasci perdere le embolizzazioni...... che sono ancora una delle tante ideee che dovranno essere validate nel tempo e che comunque lasciano la prostata in sede magari con una zona neoplastica che, zitta zitta, cammina...... si espande...... e potrebbe creare problemi molto seri
Cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
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Gentile utente, al di là del fatto che la colite non può evidentemente essere innescata da una voluminosa ipertrofia (sia pure con PSA elevato) , non c'è bisogno di andare alla ricerca di nuove ragioni per risolvere il Suo problema. Come da tutti consigliato si tratta di risolverlo con l'asportazione dell'adenoma prostatico. Cordiali saluti ancora
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Egregio signore, le conseguenze di una ostruzione vescicale da adenoma si manifestano in ispessimento grossolano della parete vescicale, degenerazione progressiva del tessuto muscolare che la compone, alterazioni neurosensoriali responsabili di sintomi della fase di svuotamento e riempimento vescicale (come l'urgenza minzionale che Lei accusa). Cordiali saluti
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Eliminando l'ostruzione cervico-prostatica la situazione vescicale tende a normalizzarsi e i sintomi (soprattutto) regrediscono. Non è interessante tanto il recupero dell'aspetto anatomico primitivo quanto l'aspetto funzionale con la ripresa di una dinamica di svuotamento della vescica a pressioni normali. Ancora saluti
Questo consulto ha ricevuto 22 risposte e 13.3k visite dal 19/09/2011.
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