Recurvatio penis congenita - informazioni
gentili dottori, sono stato operato 7 anni fa di recurvatio penis congenita da un chirurgo plastico dell'ospedale san filippo neri di roma.
il pene era soprattutto curvo verso il basso.
sulla cartella clinica leggo che l'intervento è stato eseguito in questo modo:
risvolti a "z" multiple sulla fascia dorsale con inserzione di punti di sutura non riassorbibili e tagli di detensione sulla fascia ventrale del pene.
le mie domande sono:
1) i punti non riassorbibili sulla fascia dorsale, immagino che siano stati inseriti fino alla profondità dei corpi cavernosi. questa cosa può aver costituito trauma ai corpi cavernosi tanto da poter creare un'impotenza futura?
2) la tecnica vi sembra corretta o magari ce ne sono altre migliori?
(anche se questa tecnica non ha determinato un accorciamento del pene).
3) c'è rapporto tra un intervento del genere e impotenza?
grazie mille
il pene era soprattutto curvo verso il basso.
sulla cartella clinica leggo che l'intervento è stato eseguito in questo modo:
risvolti a "z" multiple sulla fascia dorsale con inserzione di punti di sutura non riassorbibili e tagli di detensione sulla fascia ventrale del pene.
le mie domande sono:
1) i punti non riassorbibili sulla fascia dorsale, immagino che siano stati inseriti fino alla profondità dei corpi cavernosi. questa cosa può aver costituito trauma ai corpi cavernosi tanto da poter creare un'impotenza futura?
2) la tecnica vi sembra corretta o magari ce ne sono altre migliori?
(anche se questa tecnica non ha determinato un accorciamento del pene).
3) c'è rapporto tra un intervento del genere e impotenza?
grazie mille
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Caro signore l'intervento chirurgico è di per sè un evento traumatico per qualsiasi organo o apparato, dunque anche per il pene e per i corpi cavernosi, ma ovviamente in questo caso è di necessità.
Esistono diverse metodiche per l'espletamento di chirurgia di raddrizzamento penieno. Quelle a lei fatta è una delle tecniche tradizionalmente utilizzate dai chirurghi plastici, noi urologi ne utilizziamo delle altre, ma in linea di massima non esiste un enorme differenza in termini di risultati.
Non mi risulta alcuna correlazione tra questo tipo di chirurgia e l'insorgenza di impotenza.
Cordiali saluti e auguri di Buon Natale.
dott Daniele Masala.
Esistono diverse metodiche per l'espletamento di chirurgia di raddrizzamento penieno. Quelle a lei fatta è una delle tecniche tradizionalmente utilizzate dai chirurghi plastici, noi urologi ne utilizziamo delle altre, ma in linea di massima non esiste un enorme differenza in termini di risultati.
Non mi risulta alcuna correlazione tra questo tipo di chirurgia e l'insorgenza di impotenza.
Cordiali saluti e auguri di Buon Natale.
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#2]
Ex utente
gentile dottore, se da un lato mi conforta dicendo che non c'è correlazione tra ipotenza e un intervento del genere, dall'altro mi fa sorgere spontaneamente una domanda, se posso:
premesso che con questo intervento ho ripristinato molto bene la corretta curvatura del pene, e premesso che non ho subito un accorciamento dello stesso, mi chiedo:
1)per problemi di recurvatio penis congenita, è bene applicare sempre la stessa tecnica chirurgica, la più moderna, la più all'avanguardia, oppure in base alla curvatura si deve preferire una tecnica piuttosto che un'altra?
2)la tecnica chirurgica su me applicata,(descritta nel mio primo messaggio), come la giudica lei da urologo da 1 a 10 sinceramente parlando?
morale della favola, questa tecnica lei l'avrebbe mai utilizzata? se no, per quale motivo?
GRAZIE MILLE
premesso che con questo intervento ho ripristinato molto bene la corretta curvatura del pene, e premesso che non ho subito un accorciamento dello stesso, mi chiedo:
1)per problemi di recurvatio penis congenita, è bene applicare sempre la stessa tecnica chirurgica, la più moderna, la più all'avanguardia, oppure in base alla curvatura si deve preferire una tecnica piuttosto che un'altra?
2)la tecnica chirurgica su me applicata,(descritta nel mio primo messaggio), come la giudica lei da urologo da 1 a 10 sinceramente parlando?
morale della favola, questa tecnica lei l'avrebbe mai utilizzata? se no, per quale motivo?
GRAZIE MILLE
[#3]
Caro lettore,
come precisato dal dottor Masala, la tecnica chirurgica utilizzata per la sua curvatura del pene non è la tecnica "classica" normalmente utilizzata in ambiente urologico ma dovrebbe avere comunque la capacità di portare ad un raddrizzamento soddisfacente.
Molto spesso alle curvature dell'asta si associano quadri di Disfunzione veno Occlusiva cavernosa che comportano impossibiliutà a ottenere una adeguata rigidità dell'asta .
Sarebbe opportuno che elei si sottoponesse ad accertamenti in merito
Cari saluti
come precisato dal dottor Masala, la tecnica chirurgica utilizzata per la sua curvatura del pene non è la tecnica "classica" normalmente utilizzata in ambiente urologico ma dovrebbe avere comunque la capacità di portare ad un raddrizzamento soddisfacente.
Molto spesso alle curvature dell'asta si associano quadri di Disfunzione veno Occlusiva cavernosa che comportano impossibiliutà a ottenere una adeguata rigidità dell'asta .
Sarebbe opportuno che elei si sottoponesse ad accertamenti in merito
Cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#4]
Ex utente
riguardo il risultato finale, posso confermarvi che l'intervento è ottimamente riuscito, ma mi piacerebbe sapere cosa pensate della tecnica che hanno applicato su me....
è una tecnica obsoleta, troppo invasiva, che porta a più sequele?
mi piacerebbe ascoltare dei commenti a riguardo....
grazie mille
è una tecnica obsoleta, troppo invasiva, che porta a più sequele?
mi piacerebbe ascoltare dei commenti a riguardo....
grazie mille
[#5]
caro lettore,
la tecnica è una tecnica valida, assolutamente non invasiva (poi, bisognerebbe sapere se sono state osservate tutte le accortezze tecniche per non danneggiare le strutture vascolo nervose che decorrono negli strati perialbuginei)che "di per sè" non dovrebbe determinare alterazione della funzione erettile.
cari saluti
la tecnica è una tecnica valida, assolutamente non invasiva (poi, bisognerebbe sapere se sono state osservate tutte le accortezze tecniche per non danneggiare le strutture vascolo nervose che decorrono negli strati perialbuginei)che "di per sè" non dovrebbe determinare alterazione della funzione erettile.
cari saluti
[#7]
Ex utente
ah mi sono ricordato che il medico che mi ha operato ha 3 specializzazioni:
chirurgia vascolare
chirurgia addominale
chirurgia plastico-ricostruttiva ed estetica
con la sua prima specializzazione, si presume che abbia ben in mente come siano disposte le strutture venose del pene, e che quindi abbia eseguito una tecnica conservativa....che ne pensate?
chirurgia vascolare
chirurgia addominale
chirurgia plastico-ricostruttiva ed estetica
con la sua prima specializzazione, si presume che abbia ben in mente come siano disposte le strutture venose del pene, e che quindi abbia eseguito una tecnica conservativa....che ne pensate?
[#8]
Caro lettore se a distanza di 8 anni non ha avuto alcun problema o recidiva non vedo perchè continua ad avere tutti questi timori ingiustificati, la tecnica usata è una delle opzioni disponibili, personalmente eseguo un altro tipo di intervento con filo di sutura riassorbibile, usare infatti filo di sutura riassorbibile come nel suo caso spesso porta alla formazione di fastidosi granulomi
Cordiali saluti
Dott. Patrizio Vicini
Cordiali saluti
Dott. Patrizio Vicini
Dott. Patrizio Vicini
www.patriziovicini.it
www.chirurgia-plasticaestetica.com
Roma
[#11]
Ex utente
ma secondo voi per quale motivo per me sono stati utilizzati dei punti non riassorbibili?
quale può essere la motivazione?
alla fine se uno mette dei punti a lento riassorbimento, non è sempre e cmq meglio??
(considerando che secondo me, le strutture interne dopo l'intervento si cicatrizzano completamente dopo 2 mesi)
spesso si legge che la pratica sessuale può essere ripresa dopo 30-40gg...non ci credo neanche se mi dovessero pagare....io ho avvertito gli ultimi dolori, (durante le erezioni), dopo 4 mesi dall'intervento.
quale può essere la motivazione?
alla fine se uno mette dei punti a lento riassorbimento, non è sempre e cmq meglio??
(considerando che secondo me, le strutture interne dopo l'intervento si cicatrizzano completamente dopo 2 mesi)
spesso si legge che la pratica sessuale può essere ripresa dopo 30-40gg...non ci credo neanche se mi dovessero pagare....io ho avvertito gli ultimi dolori, (durante le erezioni), dopo 4 mesi dall'intervento.
[#13]
la attività sessuale viene sconsigliata nei primi 30-40 giorni ritenendo questo il tempo necessario per un corretto e stabilizzato processo di cicatrizzazione delle suture che diventerebbero capai di resistere anche a sollecitazioni importanti
Le sensazioni dolorose sono molto personali
cari saluti
Le sensazioni dolorose sono molto personali
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Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 6.9k visite dal 24/12/2007.
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