Cistectomia
Gentili Sigg.ri Medici mi permetto di rivolgere a voi alcune domande, non avendo altri a cui porle.A mio marito, 67 anni, sportivo, normopeso, senza patologie cardiovascolari o diabete, ma purtroppo FUMATORE, il 23 luglio 2011 è stato diagnosticato da esame istologico un "papilloma vescicale T2G3. Alla TAC effettuata il 22 Agosto 2011 non sono emerse compromissioni metastatiche o linfonodali. Il 30 Agosto 2011 è stato inserito nella lista d'attesa dell'IFO per essere sottoposto ad intervento di cistectomia. A tutt'oggi 15 Settembre non abbiamo ricevuto ancora alcuna telefonata; da premettere che prima dell'intervento saremo chiamati per effettuare una PET! Questa attesa è logorante, devastante : non dubito sulla professionalità degli operatori sanitari, mi rendo conto che questo problema riguarda noi come tante altre persone in lista d'attesa, ma mi chiedo quali sono, in media, i tempi tra la diagnosi e l'intervento? Questo tempo che passa potrebbe in qualche modo complicare l'esito dell'intervento? Vi ringrazio
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Gent.ma utente,
Quindici gg sono un tempo ancora accettabile anche in considerazione che suo marito è stato sottoposto cmq ad una anestesia 15 gg fa.
Cmq penso che la cosa migliore sia chiedere al responsabile della struttura prescelta per l'intervento quale sia il tempo di attesa e comportarsi di conseguenza.
I tagli anche recenti alla sanità e quelli che si prospettano non fanno pensare in positivo riguardo alla nostra sanità che vive ormai da decenni di slogan e "operazioni di immagine" ma in realtà ha sempre meno risorse e per giunta male ammininistrate.
Cordiali saluti
Quindici gg sono un tempo ancora accettabile anche in considerazione che suo marito è stato sottoposto cmq ad una anestesia 15 gg fa.
Cmq penso che la cosa migliore sia chiedere al responsabile della struttura prescelta per l'intervento quale sia il tempo di attesa e comportarsi di conseguenza.
I tagli anche recenti alla sanità e quelli che si prospettano non fanno pensare in positivo riguardo alla nostra sanità che vive ormai da decenni di slogan e "operazioni di immagine" ma in realtà ha sempre meno risorse e per giunta male ammininistrate.
Cordiali saluti
Dott.Roberto Mallus
[#2]
Utente
Gentilissimo Dottore, la ringrazio per il suo interessamento. Volevo precisare che la biopsia effettuata in anestesia epidurale risale al 23 luglio u.s.; inolltre il Professore che ha visitato mio marito in data 30 agosto, inserendolo in lista d'attesa ha testualmente detto "entro un paio di mesi sarà effettuato l'intervento". A tale proposito mi chiedo: 5 mesi dai primi sintomi (l'ematuria si è presentata a metà giugno), non sono tanti? E nel frattempo nel corpo di mio marito, cosa accade? Credo sia legittimo da parte nostra avere paura, tanta paura che una neoplasia per ora circoscritta, possa diffondersi! Le porgo il nostro saluto
[#3]
cara signora, è vero che il tumore alla vescica è una malattia da non sottovalutare ma per fortuna non così aggressiva da pegiorare la prognosi nell' arco di 2 mesi, come detto dal collega però i tempi di attesa variano da struttura a struttura pertanto per avere dei tempi più chiari deve chiedere alla struttura dove si è rivolta
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#6]
Utente
Gentili Dottori, ho chiamato il reparto di Urologia del Regina Elena e mi hanno detto"signora sarà chiamata 5 giorni prima per venire a fare la Pet", nulla di più, nessuna data! E a questo punto, io e mio marito, ci siam fatti un Segno di Croce e ci siamo detti:aspetteremo. Vorrei rivolgervi alcune domande: da quando è stato sottoposto a cistoscopia, mio marito ha notato che il getto dell'urina durante la minzione non è più forte come prima, e che dopo aver terminato alcune gocce fuoriescono senza che lui se ne accorga. Questo ha relazione con la sede della neoplasia? Scrivo come da TAC: " Esiti di recente intervento di resezione endoscopica di neoformazione vescicale in corrispondenza della regione trigonale in adiacenza dello sbocco ureterale destro ove le pareti vescicali risultano tutt'ora ispessite "a placca" estendendosi anche lungo parete laterale dx e mostrano enhancement in fase arteriosa. Le cavità caliciali, i bacinetti e gli ureteri non mostrano difetti di riempimento al loro interno. Plurime piccole calcificazioni in corrispondenza degli apici papillari in corrispondenza dei calici medi ed inferiori dx e antero inferiore sx. Nulla a carico degli altri organi". Inoltre in data 3 Settembre u.s. ha avuto una brutta colica renale sx che in P.S. hanno trattato con terapia idropinica e Lixidol. Come se non bastasse a questa si è aggiunta una colica addominale con ileo paralitico. Per fortuna dopo 4 giorni di riposo e dieta liquida tutto si è risolto nel migliore dei modi.Vi chiedo: la presenza di queste calcificazioni può compromettere l'intervento di cistectomia con ricostruzione della vescica ileale? Ancora una domanda e poi non abuserò ulteriormente della vostra disponibilità. Io e mio marito abbiamo un bellissimo rapporto e tra di noi c'è una grande intesa, anche dal punto di vista sessuale. Ad oggi nulla è cambiato tra di noi, però mi chiedo se lo stare insieme possa avere qualche controindicazione. Può sembrare una domanda sciocca, ma in reatà è importante per noi sapere ed evitare tutto ciò che potrebbe arrecargli danno. Grazie per essere così pazienti e presenti.
[#8]
Utente
Gentilissimo dott Mallus, perdoni il mio silenzio di questi mesi, ma questo ultimo anno ha decisamente cambiato il corso della vita , mia e di mio marito! Le racconto quanto avvenuto: nonostante le mie ripetute telefonate alla struttura dove mio marito era inserito in lista d'attesa per l'intervento, non siamo mai riusciti a contattare un responsabile della stessa!!! E così, dopo aver contattato privatamente un utente di Medicitalia, e dopo aver saputo della loro esperienza, sabato 17/9/2011 ho contattato telefonicamente una struttura della mia regione. Mio marito è stato visitato il 19/9/2011 e , fortunatamente , il medico non ha visto solo le carte, ma ha " guardato" l'uomo che gli era di fronte! E' stato quindi suggerito un ricovero per valutare l'entità dell ' idronefrosi dx ed effettuare un nuovo esame istologico. A ottobre 2011 l'esito istologico è stato negativo, mentre l'idronefrosi, anche se di modesta entità, continuava a persistere nonostante fosse stata fatta una resezione della zona interessata nel corso della TURV. Ebbene, un ulteriore ricovero è stato effettuato a dicembre 2011 con esito negativo: nulla alla vescica, permane idronefrosi . A marzo 2012 ( terzo ricovero) viene nuovamente effettuata una TURV con ampia resezione della zona ureterale compromessa . Anche questa volta l'esito dell'es. istologico è negativo , ma permane l'idronefrosi per cui, dopo 72 ore dall'intervento, si decide di intervenire con una nefrostomia ; giunto in sala operatoria mio marito viene sottoposto ad es. ecografico e, sembra difficile da credere, si realizza che non vi è più idronefrosi!!!! E così si ritorna a casa ! I controlli ecografici mensili eseguiti durante l'estate sono sempre rimasti negativi. E siamo al presente: ultimo ricovero in data 18/9/2012 .Mio marito è stato sottoposto a Pet-Tac e l'esito è stato negativo; anche il citologico urinario è negativo. E' trascorso più di un anno, da quel 23/7/2011 , giorno in cui la diagnosi di papilloma vescicale è piombata sulle nostre vite come un fulmine a ciel sereno ! Grazie al Cielo,e grazie agli Uomini che abbiamo incontrato nel nostro cammino, la nostra vita, quella di mio marito e la mia, continua con una grande consapevolezza: non ci è dato di sapere nulla circa il nostro futuro, ma una cosa è certa: "abbiamo ricevuto di più di quanto abbiamo dato ". Caro Dottore, sentivo di raccontarle tutto ; se vuole continuerò volentieri nei prossimi mesi. Le auguro Pace e Bene
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.6k visite dal 15/09/2011.
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