Un idrocele al testicolo dx
Salve,
15 giorni fa ho subito un intervento per la rimozione di un idrocele al testicolo dx (resezione ed eversione della vaginale). Nei giorni successivi ho notato un notevole gonfiore del testicolo, che è andato aumentando, fino a raggiungere dimensioni doppie rispetto allo stato pre-intervento. Mi sono fatto visitare dal chirurgo che mi ha operato, il quale, in modo a mio avviso poco professionale, mi ha detto che il liquido "è tornato", e ciò, in aggiunta all'edema dell'intervento e alla presenza di coaguli, ha contribuito a conferire al testicolo le suddette dimensioni.
Mi ha rimosso il liquido attraverso aspirazione (3 siringhe di liquido), modalità che un mese prima mi aveva ALTAMENTE sconsigliato per la quasi certezza della recidiva e per il rischio di infezioni.
La domanda sorge spontanea: a cosa è servito l'intervento se questo liquido "è tornato"?
Se prima l'aspirazione era rischiosa, immagino lo sia anche adesso: sono esposto al rischio di infezione e recidiva?
In quest'ultimo caso, devo semplicemente accettare la cosa e tenermi un testicolo destro di quadruple (non sto esagerando) dimensioni rispetto al sinistro, per il semplice fatto che non provo dolore?
In aggiunta a queste pretenziose domande alle quali spero abbiate la pazienza di rispondere, chiedo anche consigli in merito ai metodi per ridurre l'edema, poichè l'unica indicazione del medico è stata la somministrazione di DANZEN (antinfiammatorio).
In apprensiva attesa di un gentile riscontro, vi ringrazio in anticipo.
Cordiali Saluti.
15 giorni fa ho subito un intervento per la rimozione di un idrocele al testicolo dx (resezione ed eversione della vaginale). Nei giorni successivi ho notato un notevole gonfiore del testicolo, che è andato aumentando, fino a raggiungere dimensioni doppie rispetto allo stato pre-intervento. Mi sono fatto visitare dal chirurgo che mi ha operato, il quale, in modo a mio avviso poco professionale, mi ha detto che il liquido "è tornato", e ciò, in aggiunta all'edema dell'intervento e alla presenza di coaguli, ha contribuito a conferire al testicolo le suddette dimensioni.
Mi ha rimosso il liquido attraverso aspirazione (3 siringhe di liquido), modalità che un mese prima mi aveva ALTAMENTE sconsigliato per la quasi certezza della recidiva e per il rischio di infezioni.
La domanda sorge spontanea: a cosa è servito l'intervento se questo liquido "è tornato"?
Se prima l'aspirazione era rischiosa, immagino lo sia anche adesso: sono esposto al rischio di infezione e recidiva?
In quest'ultimo caso, devo semplicemente accettare la cosa e tenermi un testicolo destro di quadruple (non sto esagerando) dimensioni rispetto al sinistro, per il semplice fatto che non provo dolore?
In aggiunta a queste pretenziose domande alle quali spero abbiate la pazienza di rispondere, chiedo anche consigli in merito ai metodi per ridurre l'edema, poichè l'unica indicazione del medico è stata la somministrazione di DANZEN (antinfiammatorio).
In apprensiva attesa di un gentile riscontro, vi ringrazio in anticipo.
Cordiali Saluti.
[#1]
Stia tranquillo. Se è stata effettuata la resezione della vaginale, l'idrocele NON può recidivare. Un testicolo operato aumenta sicuramente di dimensioni per reazione edematosa ma non certo di quattro volte. Evidentemente ha avuto un sanguinamento post-operatorio, per cui le dimensioni "in toto" dello scroto hanno
raggiunto il livello da lei indicato. Anche se dovesse avere coaguli intrascrotali non ha altro da fare che terapia antiedemigena e antibiotica "di copertura", ma stia sicuro che il testicolo, se è stata effettuata ampia resezione della vaginale, ritornerà nel giro di un mese alle dimensioni post-operatorie.
raggiunto il livello da lei indicato. Anche se dovesse avere coaguli intrascrotali non ha altro da fare che terapia antiedemigena e antibiotica "di copertura", ma stia sicuro che il testicolo, se è stata effettuata ampia resezione della vaginale, ritornerà nel giro di un mese alle dimensioni post-operatorie.
Dr. Gaetano Mazzone
Humanitas Catania tel:095.7339000
Studio Catania: 095.7221183
www.urologiacatania.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta estremamente tempestiva, e chiedo, forse in modo pretenzioso, notizie in merito all'aspirazione che ho subito e ad i rischi che corro.
Inoltre, se l'idrocele non può ritornare, che liquido era quello che mi ha aspirato oggi (3 siringhe di liquido)? Il medico non mi ha dato indicazioni in merito, se non che si tratta di "liquido formatosi in seguito all'operazione". Lo trovate plausibile?
Un ultima domanda: un altro urologo può verificare che l'operazione sia effettivamente andata a buon fine (come il dottor Mazzone ha specificato, "SE è stata effettuata un'ampia resezione della vaginale)?
Non so come ringraziarvi per la disponibilità.
Cordiali Saluti.
Inoltre, se l'idrocele non può ritornare, che liquido era quello che mi ha aspirato oggi (3 siringhe di liquido)? Il medico non mi ha dato indicazioni in merito, se non che si tratta di "liquido formatosi in seguito all'operazione". Lo trovate plausibile?
Un ultima domanda: un altro urologo può verificare che l'operazione sia effettivamente andata a buon fine (come il dottor Mazzone ha specificato, "SE è stata effettuata un'ampia resezione della vaginale)?
Non so come ringraziarvi per la disponibilità.
Cordiali Saluti.
[#3]
Utente
La ringrazio per la risposta estremamente tempestiva, e chiedo, forse in modo pretenzioso, notizie in merito all'aspirazione che ho subito e ad i rischi che corro.
Inoltre, se l'idrocele non può ritornare, che liquido era quello che mi ha aspirato oggi (3 siringhe di liquido)? Il medico non mi ha dato indicazioni in merito, se non che si tratta di "liquido formatosi in seguito all'operazione". Lo trovate plausibile?
Un ultima domanda: un altro urologo può verificare che l'operazione sia effettivamente andata a buon fine (come il dottor Mazzone ha specificato, "SE è stata effettuata un'ampia resezione della vaginale)?
Non so come ringraziarvi per la disponibilità.
Cordiali Saluti.
Inoltre, se l'idrocele non può ritornare, che liquido era quello che mi ha aspirato oggi (3 siringhe di liquido)? Il medico non mi ha dato indicazioni in merito, se non che si tratta di "liquido formatosi in seguito all'operazione". Lo trovate plausibile?
Un ultima domanda: un altro urologo può verificare che l'operazione sia effettivamente andata a buon fine (come il dottor Mazzone ha specificato, "SE è stata effettuata un'ampia resezione della vaginale)?
Non so come ringraziarvi per la disponibilità.
Cordiali Saluti.
[#4]
se non ha febbre in incremento non corre alcun rischio
il liquido aspirato verosimilmente è siero derivante dai processi di riassorbimento dell'ematoma.
In merito al terzo quesito le rispondo: al momento no. Lasci che il processo in atto regredisca e poi faccia una ecografia scrotale, rimanendo in contatto con l'urologo locale di riferimento
il liquido aspirato verosimilmente è siero derivante dai processi di riassorbimento dell'ematoma.
In merito al terzo quesito le rispondo: al momento no. Lasci che il processo in atto regredisca e poi faccia una ecografia scrotale, rimanendo in contatto con l'urologo locale di riferimento
[#6]
Utente
Salve,
rieccomi qui, questa volta con brutte notizie. Le dimensioni sono diventate assolutamente anomale, così mi sono recato da un altro urologo, che ha riscontrato la presenza di idrocele. L'intervento, dunque, non è andato bene, poichè -come Lei e altri medici mi hanno confermato- l'idrocele NON doveva recidivare, cosa che invece ha fatto.
Adesso dovrò nuovamente operarmi per lo stesso problema. Credete che il fatto che mi sia già operato e che il chirurgo abbia "sbagliato" (non è il termine adatto, so che la medicina non è matematica) mi consentirà di accellerare i tempi per il nuovo intervento? Oppure devo attendere i tempi di attesa standard (già attesi una volta) previsti per questo tipo di intervento (dai 3 ai 6 mesi)?
In attesa di un gentile riscontro,
Cordiali Saluti.
rieccomi qui, questa volta con brutte notizie. Le dimensioni sono diventate assolutamente anomale, così mi sono recato da un altro urologo, che ha riscontrato la presenza di idrocele. L'intervento, dunque, non è andato bene, poichè -come Lei e altri medici mi hanno confermato- l'idrocele NON doveva recidivare, cosa che invece ha fatto.
Adesso dovrò nuovamente operarmi per lo stesso problema. Credete che il fatto che mi sia già operato e che il chirurgo abbia "sbagliato" (non è il termine adatto, so che la medicina non è matematica) mi consentirà di accellerare i tempi per il nuovo intervento? Oppure devo attendere i tempi di attesa standard (già attesi una volta) previsti per questo tipo di intervento (dai 3 ai 6 mesi)?
In attesa di un gentile riscontro,
Cordiali Saluti.
[#8]
Utente
Salve,
vi scrivo per aggiornarvi. Come oggi ha constatato il primario di Urologia (che ha voluto visitarmi immediatamente dopo aver saputo dal mio medico di famiglia della mia situazione), presento idrocele destro RECIDIVO. Mi è stato detto che la recidiva è possibile, con una probabilità praticamente pari allo zero (1%).
Quindi: errore del chirurgo, o sono caduto in quella probabilità?
Beh, immagino che questo non sia dato saperlo.
Vengo operato domattina dal primario stesso, d'urgenza. Affinchè venisse passata l'urgenza, ha fatto scrivere "scroto acuto" (parole sue all'assistente: "scrivi scroto acuto così passano l'urgenza").
So che tra medici siete solidali, ma non credete che ci sia qualcosa che non va? Perchè l'idrocele ha recidivato (ormai è una certezza, lo hanno detto 2 primari di due diversi ospedali)? Perchè mi ha visitato oggi e mi opera domani (quando mi ha detto esplicitamente che non sarebbe un'urgenza)? Credete ci sia qualcosa che non torna in tutto questo? Sarà mica per salvare il buon nome dell'ospedale?
Vi/La ringrazio di tutto, servizio utilissimo ed efficentissimo.
Cordiali Saluti.
vi scrivo per aggiornarvi. Come oggi ha constatato il primario di Urologia (che ha voluto visitarmi immediatamente dopo aver saputo dal mio medico di famiglia della mia situazione), presento idrocele destro RECIDIVO. Mi è stato detto che la recidiva è possibile, con una probabilità praticamente pari allo zero (1%).
Quindi: errore del chirurgo, o sono caduto in quella probabilità?
Beh, immagino che questo non sia dato saperlo.
Vengo operato domattina dal primario stesso, d'urgenza. Affinchè venisse passata l'urgenza, ha fatto scrivere "scroto acuto" (parole sue all'assistente: "scrivi scroto acuto così passano l'urgenza").
So che tra medici siete solidali, ma non credete che ci sia qualcosa che non va? Perchè l'idrocele ha recidivato (ormai è una certezza, lo hanno detto 2 primari di due diversi ospedali)? Perchè mi ha visitato oggi e mi opera domani (quando mi ha detto esplicitamente che non sarebbe un'urgenza)? Credete ci sia qualcosa che non torna in tutto questo? Sarà mica per salvare il buon nome dell'ospedale?
Vi/La ringrazio di tutto, servizio utilissimo ed efficentissimo.
Cordiali Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 24.1k visite dal 05/09/2011.
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